Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 111

San Benedetto ( 480-544 )
21 marzo; nuovo calendario: 11 luglio

1 San Benedetto iniziò i suoi studi a Roma ma, per non seguire i cattivi esempi dei compagni di scuola, abbandonò la città e si ritirò in un luogo solitario e orrido dove condusse una vita molto austera e tutta dedita all'orazione.

È con questi mezzi che si preparò a divenire il padre di una grande famiglia religiosa a cui diede una Regola molto saggia che raccomanda molto la vita ritirata, se si vuole giungere a una grande perfezione.

Furono questa santa Regola e la sua vita esattissima e regolarissima che atirarono un gran numero di anime a Dio, allontanandole dal mondo e da qualsiasi conversazione per disporle a conversare intimamente con lui.

È uno dei più grandi vantaggi che si possono avere in questa vita e una dei principali mezzi di cui ci si possa servire per darsi tutto a Dio.

Più sarete regolari, più sarete perfetti; meno comunicherete con gli uomini, più Dio si comunicherà a voi.

2 Questo santo esercitò su di sé una grande vigilanza e una grande attenzione per conservare la purezza: quando sentiva sopraggiungere la tentazione, si mortificava molto per riuscire a vincerla.

Una volta che la tentazione lo tormentò con maggior virulenza, si denudò e si gettò con tanta violenza in mezzo a un roveto dalle spine acutissime che il suo corpo grondava sangue da tutte le parti.

Rinunziava con tatto, ma anche con molta decisione, alla conversazione con le donne, riducendo al minimo essenziale - una sola volta l'anno - anche le visite a sua sorella Scolastica, che pure era una santa, e si intratteneva con lei per poco tempo e parlando solo delle cose di Dio.

Se anche voi volete possedere la purezza che il vostro stato richiede, mortificate il vostro spirito e i vostri sensi, concedendo loro solo ciò che è rigorosamente necessario; abbiate soprattutto orrore di ogni eccessiva confidenza con le donne e intrattenetevi con loro solo quando la necessità vi obbliga a farlo.

3 L'educazione dei ragazzi parve di così grande importanza a san Benedetto che aprì loro i suoi monasteri, prendendosi cura di educarli nelle scienze e nella pietà.

La sua Regola riporta numerose norme per ben riceverli e ben guidarli.

Tra di essi ci furono san Mauro, che aveva allora solo otto anni, e molti altri ragazzi, tutti ancora giovanissimi.

Questi giovani erano educati con molta cura e attenzione e non era loro permesso di recarsi da soli in nessun luogo, perché un Religioso era sempre con loro, perciò conducevano una vita molto più vicina a quella angelica che a quella maliziosa degli uomini.

E voi prendete tutte le precauzioni per allontanare i vostri alunni da tutto ciò che può corrompere i loro costumi, in particolar modo li tenete lontani dalle cattive compagnie, ispirando loro l'orrore di esse?

La vostra vigilanza è talmente efficace da impedire di commettere il minimo male in vostra presenza e da fornire loro i mezzi per fare altrettanto quando sono lontani da voi?

Imparate da san Benedetto a condurre gli alunni che vi sono affidati e chiedetegli, nelle vostre preghiere, di aiutarvi a educarli davvero bene.

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