Spiegazione del metodo di orazione |
302 Impostato il discorso sulla fede, si passa agli atti della seconda parte, i cui primi tre si riferiscono a Nostro Signore e cioè:
- un atto di fede
- un atto di adorazione
- un atto di ringraziamento
303 Si fa un atto di fede sulla massima immaginando Nostro Signore mentre l'insegna, dichiarandogli che crediamo fermamente che fu proprio lui a insegnarcela.
Per convincerci meglio di questa verità, dobbiamo entrare pienamente nello spirito espresso dalla frase del Nuovo Testamento che contiene la massima.
304 Se, ad es., vogliamo fare orazione sull'importanza della salvezza, possiamo impostare così l'atto di fede:
a. Credo con tutto il cuore, Signor mio Gesù Cristo, che sei stato tu ad insegnarmi la massima: Che giova all'uomo conquistare tutto il mondo ( Mt 16,26 ) se perde la sua anima?
b. Credo a questa verità, o mio Dio, che sono al mondo solo per lavorare alla salvezza dell'anima mia e che sono sulla terra solo per cercare di meritare il cielo, amandoti e osservando i tuoi comandamenti. ( Gv 14,15 )
Lo scopo che hai avuto creandomi e chiamandomi in religione, è che, con il buon uso del tempo, con l'aiuto delle tue grazie, e con le buone opere che più si addicono alla mia vocazione, mi rendessi degno ( nel limite del possibile e con l'aiuto della tua santa grazia ) della vita beata ed eterna.
Credo che quand'anche conquistassi tutto il mondo, e perdessi l'anima, perderei tutto. ( Mt 16,26 )
c. Sei stato tu, mio Dio, a insegnarmi questa verità.
Chiedo, dunque, che la tua grazia e la virtù del tuo Santo Spirito mi aiutino sempre più a persuadermene.
305 Terminato l'atto di fede, si resta nella disposizione interiore che esso deve produrre, con l'attenzione fissa a Nostro Signore presente e alla verità contenuta nella massima da lui insegnata, prima di fare l'atto seguente, per tutto il tempo che proveremo attrattiva per esso.
Questa norma vale per qualsiasi atto che faremo, prima di passare a quello successivo.
306 Possiamo restare a riflettere su questa massima con riflessioni continuate, o con semplice attenzione, secondo il metodo precedentemente esposto.
Quanto è stato lì detto, può essere facilmente applicato al presente argomento, o a qualsiasi altro.
Ecco perché non diciamo nulla adesso.
307 Si fa un atto di adorazione offrendo i nostri omaggi a Nostro Signore mentre insegna questa massima e restando al suo cospetto con grande attenzione e con profondo rispetto verso di lui.
308 Lo possiamo fare in questo modo:
a. Mio Signore e mio Dio, offro la mia più umile adorazione ( Gv 20,28 ) a te che mi hai insegnato questa massima e, per suo mezzo, il grande valore della salvezza dell'anima mia.
Ascolto, con rispetto, la tua celeste dottrina che è tanto importante conoscere e praticare.
b. Ti riconosco come un dottore inviato da Dio.
Nel tuo santo Vangelo mi proibisci di assumere il titolo di dottore, affermando che l'unico nostro dottore è il Cristo. ( Mt 23,10 )
Con S. Pietro, confesso che sei tu il Cristo, il Figlio del Dio vivente, e che hai parole di vita eterna. ( Mt 16,16 )
c. Ti adoro come tale, assieme agli angeli e agli uomini e mi prosterno ai tuoi piedi, con il rispetto profondissimo che ti devo e con il quale voglio stare sempre alla tua presenza, ascoltando, con umiltà e docilità, la tua santa parola che è la vita dell'anima mia.
d. Adoro questa divina verità in te e fuori di te, ( Gv 6,63 ) come se uscisse dalla tua santa bocca, per manifestarsi al mio spirito, supplicandoti di imprimervela profondamente, come pure nel mio cuore.
309 Segue un atto per ringraziare Nostro Signore della bontà che ha avuta insegnandoci questa massima, per istruirci e santificarci.
310 Lo possiamo fare in questo modo:
a. Quanto ti sono obbligato, o mio Dio, per la bontà che ci hai dimostrato insegnandoci questa massima con la quale ci fai conoscere quanto sia importante la nostra salvezza.
Una tale verità poteva essere insegnata solo da un maestro come te, o Signore, che, per rivelarcela, sei sceso dal cielo sulla terra, ( Gv 3,13 ) per dissipare le tenebre ed immergerci nella tua ammirabile luce. ( 1 Pt 2,9 )
b. Ti ringrazio con tutto il cuore e con tutta l'anima, divino Maestro.
c. Per testimoniarti la mia riconoscenza, penserò solo a salvarmi l'anima, lavorando fedelmente alla mia santificazione, servendomi dei mezzi che mi consigli.
d. Assistimi, o Dio, con la tua santa grazia; perché - lo riconosco - senza di essa non riesco a fare nulla. ( Gv 15,5 )
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