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Come debbono comportarsi i fratelli nel correggere i loro alunni

1 I Fratelli faranno di tutto - con l'attenzione e il controllo su di sé - per ricorrere alle punizioni solo di rado, persuasi, com'è giusto che sia, che questo è uno dei mezzi migliori per condurre bene una scuola e instaurarvi il vero ordine.

2 Ma se è proprio necessario punire un alunno, i Fratelli cercheranno in particolar modo, di farlo con grande moderazione e presenza di spirito, cercando di osservare quanto prescrive in proposito la Guida delle scuole.

Baderanno soprattutto a non intervenire impulsivamente né quando sono turbati.

3 Con un severo autocontrollo faranno in modo che la passione della collera o anche il minimo scatto di impazienza non entrino in causa non solo nella correzione che debbono fare, ma anche nelle parole e azioni, appunto perché sanno che, se non prendono questa precauzione, gli alunni non profitteranno della correzione ( che è lo scopo che deve muoverli a farla ) e che Dio non li benedirà.

4 In questa, come in qualsiasi altra circostanza, i Fratelli eviteranno di rivolgersi agli alunni con epiteti ingiuriosi o volgari; li chiameranno sempre con il loro nome, senza mai dare del tu.

5 Baderanno soprattutto a non toccare o colpire gli alunni con la mano, il pugno, il piede o con la bacchetta e non li respingeranno né li sospingeranno rudemente e non li colpiranno mai in volto, in testa o sul dorso.

6 Si guarderanno bene dal prenderli per le orecchie, il naso o i capelli, e di non lanciare loro la ferula o qualsiasi altro oggetto, comandando loro di riportarli.

I Fratelli non debbono mai ricorrere a siffatti modi di correggere perché non sono dignitosi, si oppongono anzi alla carità e alla dolcezza cristiana.

7 Non correggeranno gli alunni durante il catechismo e la recita delle preghiere, tranne che la correzione non possa essere assolutamente rinviata.

8 I Fratelli faranno uso della ferula solo quando sono in cattedra; non sono tenuti a questa norma solo i maestri degli alunni che imparano a scrivere.

9 Nessun Fratello avrà in classe le verghe o il martinetto; può averli solo chi è stato autorizzato dal Fratello Direttore; se è assicurata la presenza dell'Ispettore delle Scuole, i Fratelli correggeranno con le verghe o il martinetto solo dopo averne parlato con lui.

10 Se l'Ispettore non è presente a scuola, sarà il primo maestro ad autorizzare i Fratelli delle classi subalterne a servirsi, per la correzione, delle verghe o del martinetto; debbono però dargliene un preavviso; egli comunque l'accorderà solo se lo giudica opportuno.

11 I giovani Fratelli, che non hanno raggiunto l'età di 21 anni, saranno più esatti degli altri ad osservare le norme concernenti l'uso delle verghe o del martinetto come, del resto, è prescritto dalla Guida delle scuole, parte II, art. 5 del cap. 7 riguardante le correzioni.

Questo richiamo vale anche per chi, pur avendo raggiunto la maggiore età, non ha ancora completato il primo anno di scuola.

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