Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - La verità è sorta dalla terra
2 - La giustizia si è affacciata dal cielo
3 - Tutto è dono
Chiamiamo Natale del Signore il giorno in cui la Sapienza di Dio si manifestò in un bambino e il Verbo di Dio, che si esprime senza parole, emise vagiti umani.
La divinità nascosta in quel bambino fu tuttavia indicata ai Magi per mezzo di una stella e fu annunziata ai pastori dalla voce degli angeli.
Con questa festa che ricorre ogni anno celebriamo dunque il giorno in cui si adempì la profezia: La verità è sorta dalla terra e la giustizia si è affacciata dal cielo. ( Sal 85,12 )
La Verità che è nel seno del Padre è sorta dalla terra perché fosse anche nel seno di una madre.
La Verità che regge il mondo intero è sorta dalla terra perché fosse sorretta da mani di donna.
La Verità che alimenta incorruttibilmente la beatitudine degli angeli è sorta dalla terra perché venisse allattata da un seno di donna.
La Verità che il cielo non è sufficiente a contenere è sorta dalla terra per essere adagiata in una mangiatoia.
Con vantaggio di chi un Dio tanto sublime si è fatto tanto umile?
Certamente con nessun vantaggio per sé, ma con grande vantaggio per noi, se crediamo.
Ridestati, uomo: per te Dio si è fatto uomo.
Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà. ( Ef 5,14 )
Per te, ripeto, Dio si è fatto uomo.
Saresti morto per sempre se lui non fosse nato nel tempo.
Mai saresti stato liberato dalla carne del peccato, se lui non avesse assunto una carne simile a quella del peccato. ( Rm 8,3 )
Ti saresti trovato per sempre in uno stato di miseria se lui non ti avesse usato misericordia.
Non saresti ritornato a vivere se lui non avesse condiviso la tua morte.
Saresti venuto meno se lui non fosse venuto in tuo aiuto.
Ti saresti perduto se lui non fosse arrivato.
Celebriamo con gioia l'arrivo della nostra salvezza e della nostra redenzione.
Celebriamo solennemente il giorno in cui il grande ed eterno Giorno venne dal grande ed eterno Giorno in questo nostro tanto breve e temporaneo giorno.
Qui egli è diventato per noi giustizia, santificazione e redenzione perché, come sta scritto: Chi si vanta, si vanti nel Signore. ( 1 Cor 1,30-31 )
Per non farci diventare superbi come i Giudei, i quali non volendo riconoscere la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio, ( Rm 10,3 ) dopo aver detto: La verità è sorta dalla terra, il Salmo aggiunge subito: E la giustizia si è affacciata dal cielo. ( Sal 85,12 )
Questo affinché l'uomo debole non se la rivendichi e non dica sue queste cose e, credendo che può giustificarsi da solo, cioè diventare giusto per merito proprio, non rifiuti la giustizia di Dio.
La verità perciò è sorta dalla terra: Cristo, il quale ha detto: Io sono la verità, ( Gv 14,6 ) è nato da una vergine.
E la giustizia si è affacciata dal cielo: chi crede in colui che è nato non si giustifica da se stesso, ma viene giustificato da Dio.
La verità è sorta dalla terra: perché il Verbo si è fatto carne. ( Gv 1,14 )
E la giustizia si è affacciata dal cielo: perché ogni grazia eccellente e ogni dono perfetto discendono dall'alto. ( Gc 1,17 )
La verità è sorta dalla terra, cioè ha preso un corpo da Maria.
E la giustizia si è affacciata dal cielo: perché l'uomo non può ricevere cosa alcuna, se non gli viene data dal cielo. ( Gv 3,27 )
Così, dunque, giustificati per virtù della fede, noi abbiamo pace con Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, per il quale abbiamo ottenuto l'accesso a questa grazia in cui siamo e ci gloriamo, nella speranza della gloria di Dio. ( Rm 5,1-2 )
Mi piace, fratelli, confrontare queste poche parole dell'Apostolo, che insieme abbiamo richiamato alla memoria, con le poche parole del Salmo di cui stavamo parlando, e trovarne la concordanza.
Giustificati per virtù della fede, noi abbiamo pace in Dio, perché la giustizia e la pace si sono baciate ( Sal 85,11 )
Per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo: perché la verità è sorta dalla terra.
Per il quale abbiamo ottenuto l'accesso a questa grazia in cui siamo e ci gloriamo, nella speranza della gloria di Dio.
Non dice: "Della gloria nostra", ma: Della gloria di Dio, perché la giustizia non è derivata da noi, ma si è affacciata dal cielo.
Perciò chi si vanta si vanti non in se stesso ma nel Signore.
Per questo, quando il Signore, del quale oggi celebriamo il Natale, è nato dalla Vergine, le voci angeliche annunziarono: Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. ( Lc 2,14 )
Perché pace in terra se non perché la verità è sorta dalla terra, cioè Cristo è nato da un essere umano?
Ed egli è la nostra pace, colui che ha unito i due in un popolo solo: ( Ef 2,14 ) affinché diventassimo uomini pieni di buona volontà, dolcemente legati con il vincolo dell'unità.
Rallegriamoci per questa grazia, perché il nostro vanto sia la testimonianza della nostra buona coscienza: ( 2 Cor 1,12 ) vantiamoci non di noi, ma del Signore.
Perciò è stato detto: Tu sei il mio vanto, che rialzi la mia fronte. ( Sal 3,4 )
Quale dono maggiore di questo poté Dio far risplendere ai nostri occhi: che il Figlio unigenito che aveva l'ha fatto diventare figlio dell'uomo affinché viceversa il figlio dell'uomo potesse diventare figlio di Dio?
Di chi il merito? Quale il motivo? Di chi la giustizia? Rifletti e non troverai altro che dono.
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