Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Come non regnerà il giusto se, ancor peccatore, Dio è morto per lui?
2 - È dono di misericordia che le Genti entrino nelle promesse dei padri
3 - È nell'uomo interiore che si svolge la vecchiezza e la novità
Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. ( Rm 5,10 )
Cristo dunque è morto per gli empi.
E Cristo è Dio.
Potrà non regnare il giusto che sia trovato nella vita di Dio, quando l'empio, perché non perisse, è stato salvato con la morte di Dio?
Saremo infatti salvati mediante la vita di Dio, perché nella vita nostra avevamo fatto naufragio.
Quando però sentiamo dire vita di Dio, morte di Dio, capiamo bene che cosa sia e perché.
Egli certo ha portato a noi la vita e da noi ha preso la morte; e non per un suo vantaggio, ma per un vantaggio nostro.
Re dei Giudei perciò è Cristo, e sotto il suo giogo leggero ( Mt 11,30 ) sono state poste anche le genti per la loro salvezza; questo è concesso loro per una misericordia ancora più grande.
Lo dichiara apertamente lo stesso Apostolo che dice: Io dico che Cristo si è fatto servitore dei circoncisi a motivo della fedeltà di Dio nell'adempiere le promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio a motivo della sua misericordia. ( Rm 15,8-9 )
Non era obbligo infatti prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani, ( Mt 15,28 ) a meno che i cani stessi, umiliatisi a raccogliere le briciole che vedevano cadere dalla mensa dei padroni, non avessero meritato di potersi accostare a quella stessa mensa, elevati e fatti uomini proprio a motivo di quella umiltà.
Il vecchio uomo non è il corpo e il nuovo non è l'anima, come pensano alcuni; il corpo è l'uomo esteriore, l'anima quello interiore.
È nell'uomo interiore che si svolge questa vecchiezza e novità.
E quando l'Apostolo diceva: Deponete l'uomo vecchio e rivestitevi dell'uomo nuovo, non comandava di abbandonare il corpo, ma di cambiare in meglio la vita.
Continuando infatti il discorso, quasi a spiegare quel che aveva detto, egli precisa: Perciò bando alla menzogna, e dite ciascuno la verità al proprio prossimo. ( Ef 4,22-25 )
Indice |