Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Verità della carne di Cristo contro i Manichei
2 - Cristo avrebbe perso il frutto della sua passione se non fosse vera la sua risurrezione
3 - Cristo si fece vedere, toccare e volle mangiare con i suoi discepoli
4 - Verità della risurrezione dall'argomento delle Scritture
5 - Annunziata la diffusione della Chiesa fra tutte le Genti
Con molti e diversi argomenti il Cristo Signore si è degnato di convincere sulla certezza e veracità della sua risurrezione, allo scopo di edificare la fede, allontanare dalle menti ogni incredulità ed eliminare ogni possibilità di dubbio sulla sua risurrezione.
Non si contentò di farsi vedere con gli occhi, ma volle anche esser toccato con le mani.
Quello che molti empi ed eretici Manichei pensano e credono di Cristo, che cioè quella non era vera carne, ma uno spirito nelle sembianze della carne, [ apparso ] non per edificare la fede, ma per illudere gli occhi; che egli non era un uomo ma che tale fu creduto; che la sua non era vera carne, ma che tale sembrava; insomma quel che credono i Manichei facendone un dogma e costituendo un'eresia, quello stesso sorse come primo pensiero nella mente degli Apostoli.
I Manichei credono che Gesù non fu mai uomo; hanno ritegno di attribuire una carne al Verbo e non hanno ritegno di contrapporre il falso alla verità.
Egli invece ha una vera carne, e con essa la Verità mette a nudo il falso ed edifica nel cuore degli uomini la verità.
Essi dunque credono che il Signore Gesù Cristo non fu mai uomo; i discepoli invece proprio come uomo lo avevano conosciuto, essendo convissuti con lui per tanto tempo.
Lo avevano visto camminare, sedersi, dormire, mangiare, bere: tutto di lui sapevano, sapevano che si era seduto stanco sul pozzo. ( Gv 4,6 )
Da questa prolungata convivenza l'avevano conosciuto come un vero uomo; ma dopo che fu morto ( e questo lo avevano conosciuto ), quando mai avrebbero creduto che avrebbe avuto la potenza di risuscitare, lui che aveva avuto la debolezza di morire?
Apparve quindi ai loro occhi proprio nella condizione in cui essi lo avevano conosciuto; e siccome non potevano credere che uno che era stato vera carne potesse dopo tre giorni risuscitare dal sepolcro, per questo pensarono che stavano vedendo un fantasma.
Questo, per gli Apostoli, fu un errore, per i Manichei è un dogma.
Quando si fanno loro di queste obiezioni, essi sono soliti rispondere così: Che cosa crediamo di male, se crediamo che Cristo Dio fu spirito?
Come spirito lo crediamo, come carne non lo crediamo: lo spirito vale ben più della carne.
Noi crediamo a ciò che vale di più: ci rifiutiamo di credere a ciò che vale di meno.
Dove sta il male? Se nulla di male c'è in questo parlare, Gesù avrebbe lasciato i suoi discepoli in questo errore.
Che cosa credettero di male?
Anche i discepoli credettero che egli fosse uno spirito; non credettero infatti che fosse proprio lui, ma uno spirito.
Il Signore li avrebbe dovuti lasciar tranquilli, avrebbe dovuto dar loro conferma che credevano il giusto; pur trovandoli nel falso, non avrebbe dovuto dir loro la verità.
State a sentire che male ci sia a credere così, ascoltate il Signore.
Se ti par piccolo il male che rischi, ascolta la sentenza del medico.
Quel che credettero i discepoli, di vedere cioè uno spirito, questo lo credi anche tu, Manicheo.
Presso i discepoli venne il medico e trovò che essi credevano allora quello che tu vuoi credere adesso.
Se li avessi lasciati senza curarli, allora puoi star sicuro nel tuo errore; ma se si diede da fare per guarirli, tu come puoi star contento nel tuo male?
Ascolta il Signore: Perché siete turbati, e perché sorgono perplessità nel vostro cuore?( Lc 24,38 )
Quali perplessità, se non false, malsane, perniciose?
Cristo infatti avrebbe perso il frutto della sua passione, se non fosse vera la sua risurrezione.
Perché siete turbati, e perché sorgono perplessità nel vostro cuore?
È come un buon agricoltore che dicesse: Io voglio raccogliere quel che ho piantato: non le spine, perché non le ho piantate.
Nel vostro cuore è discesa la fede, che proviene dall'alto; queste perplessità invece non sono venute dall'alto, ma dal cuore stesso vengono su come erbe cattive.
Egli però non le lascia crescere, estirpa queste erbe malnate, ripulisce il campo, vi semina il seme buono.
E dice: Perché siete turbati? Turbati, cioè non bene ordinati.
Perché sorgono perplessità nel vostro cuore?
Guardate le mie mani e i miei piedi.
E se non vi basta guardare, toccate.
Non credete agli occhi? Credete alle mani.
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne ed ossa come vedete che ho io. ( Lc 24,39 )
E siccome per la grande gioia ancora non credevano …
Gioivano e dubitavano; vedevano, toccavano, e stentavano a credere.
Oh! Grande degnazione della grazia nei nostri riguardi!
Noi non abbiamo visto, non abbiamo toccato, e tuttavia abbiamo creduto.
Ma siccome per la grande gioia ancora non credevano, disse: Avete qui qualcosa da mangiare? ( Lc 24,41 )
Vi convincerete almeno che sono io vivo, se mi seggo a tavola con voi.
E gli offrirono quel che c'era apparecchiato, una porzione di pesce arrostito. ( Lc 24,42 )
Il pesce arrostito è come il simbolo del martirio, la fede provata col fuoco.
E perché una porzione? Perché è scritto: Se dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. ( 1 Cor 13,3 )
Supponi che tutto il corpo sia composto di martiri, ma che alcuni soffrono per motivo di carità, altri per ostentazione.
Bisogna buttar via la porzione dell'ostentazione [ e resta ] la porzione della carità.
Questo è il cibo di Cristo.
Dà a Cristo la sua porzione: Cristo ama i martiri che hanno patito a motivo di carità.
Mangiò, ed era proprio lui, era quello stesso che fu visto e che venne martirizzato sulla croce; lui che era guardato, che veniva toccato, a cui veniva offerto da mangiare, lui che davanti agli occhi dei discepoli mangiava e si cibava.
Però tutto questo non bastava.
Ma scusate, Apostoli, dopo tutto questo ancora titubanti!
Ma la loro correzione è la nostra edificazione; considerate infatti come il Signore si comportò, come allontanò ogni ambiguità.
Si fece vedere, toccare, mangiò; sì, era lui di sicuro.
Tuttavia, affinché in nessun modo si potesse pensare che egli avesse illuso il sentimento degli uomini, mise mano alle Scritture.
I pagani dicano pure quel che vogliono: Egli era un mago, poteva fare apparizioni.
Ma un mago, prima di essere nato, può mai profetare di se stesso attraverso gli scritti?
Guardate: quel che voi vedete era stato già previsto, quello che osservate era stato già predetto.
Ascolta, figlia, e guarda. ( Sal 45,11 )
O Chiesa santa, ascolta e guarda: ascolta quanto predetto, guarda come [ si è ] adempiuto.
Era il capo, colui che voleva convincere, il Cristo Signore; era il capo della Chiesa e la voleva convincere di esser vivo, vero, integro, certo e così portava verso la fede dei credenti.
Delle Scritture dunque che disse?
Non sapete che bisognava che si compissero tutte le cose scritte su di me nella Legge, nei Profeti, nei Salmi?
Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture, e disse: Così è scritto e così bisognava che il Cristo patisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno. ( Lc 24,44-46 )
Ecco avvenuto quanto scritto: ecco adempiuto quanto predetto; ecco spiegato quanto letto.
Ascolta le parole e osserva i fatti: verificatisi pienamente, la fede è certa.
E allora la smetta la perfidia degli eretici.
È scritto proprio così: Così bisognava, che cosa? che il Cristo patisse ( dunque era predetto! ) e risuscitasse dai morti il terzo giorno ( era predetto! ).
I Giudei queste cose le avevano lette: le leggevano, ma non le vedevano; e perché si realizzasse quel che altri avrebbero creduto, andavano a inciampare nell'ostacolo di una pietra.
Perché se l'avessero conosciuto, non avrebbero mai crocifisso il Signore della gloria; ( 1 Cor 2,8 ) e se non avessero crocifisso il Signore della gloria, le Genti non avrebbero potuto credere in lui, nella sua nascita e nella sua morte.
Affinché dunque questi discepoli prendessero le distanze dai Giudei, il cui cuore era chiuso all'intelligenza delle Scritture, fu la grazia del Signore a operare la separazione.
O Apostolo, o Pietro, o Matteo, o Tommaso, o voi Apostoli tutti, chi dunque ti ha dato questo privilegio?
Forse tu diresti: La mia fede.
Ma io credo che se non te l'avesse data lui, tu non l'avresti.
La tua fede ti ha dato questo privilegio.
Ma che cosa tu possiedi che non abbia ricevuto?
E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l'avessi ricevuto? ( 1 Cor 4,7 )
Ecco la grazia: egli risorge, si presenta agli occhi degli Apostoli, mentre non si è degnato di presentarsi agli occhi dei Giudei.
Egli si presta ad essere visto con gli occhi, si presta ad essere palpato con le mani.
Non basta: leggi, egli richiama le Scritture.
E neanche questo basta: ti apre la mente, perché possa comprendere quel che leggi.
Egli, il capo, li persuase nei riguardi di se stesso.
E nei nostri riguardi? Nei riguardi del corpo? Cristo è il capo, la Chiesa il corpo.
Gli Apostoli vedevano il capo, ma la Chiesa futura non la vedevano.
State attenti: il capo lo vedevano, il capo lo toccavano, il capo lo abbracciavano, col capo ci parlavano; ma la Chiesa futura non la vedevano.
E allora noi? In quell'atto di matrimonio avrà pur dovuto in qualche modo nominare ed esprimere sia lo sposo che la sposa.
E siccome finora ha presentato solo lo sposo, e della sposa niente, le nozze sono solo a metà.
Si completi il celeste connubio: lo sposo si è visto; si presenti anche la sposa: lui è già presente, lei futura; lui nella risurrezione, lei nella predicazione; lui si è visto, lei creduta.
Come si è visto lui? Guardate, un fantasma non ha ossa e carne come vedete che ho io. ( Lc 24,39 )
Poi aprì loro la mente.
Bisognava che il Cristo patisse e che risuscitasse il terzo giorno.
Ormai il Signore lo vediamo, ormai il Signore lo conosciamo, lo tocchiamo, lo sentiamo, lo crediamo.
E la Chiesa?
Nel suo nome saranno predicati la conversione e il perdono dei peccati.
Dove? Fin dove? Che non salti fuori da un angolo un'altra e si spacci per tua.
Dove? Fin dove? A tutte le Genti, cominciando da Gerusalemme. ( Lc 24,47 )
Ecco, hai sentito com'è già descritta la Chiesa.
Quando i discepoli ascoltavano queste cose, non vedevano la Chiesa diffusa tra tutte le Genti; una cosa la vedevano, l'altra la credevano; vedevano il capo e credevano al corpo.
Noi vediamo il corpo e crediamo al capo.
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