Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Cristo è la pietra angolare e il " giorno fatto dal Signore "
2 - I battezzati sono luce nel Signore
3 - Tommaso incredulo diviene luce nel Signore a nostro profitto
Abbiamo cantato a Dio: Questo è il giorno fatto dal Signore. ( Sal 118,24 )
Di questo verso vogliamo ora dire quel che il Signore ci concederà.
Il presente testo scritturale, infatti, certamente profetico, ci invita a intendervi qualcosa.
Non è un giorno ordinario, non è un giorno che risplenda agli occhi del corpo, non è il giorno che sorge e tramonta, ma è quel giorno che, se conobbe un inizio, non potrà conoscere una fine.
Osserviamo quel che antecedentemente diceva lo stesso Salmo: La pietra che i costruttori avevano scartata è diventata testata d'angolo.
Dal Signore è stato fatto: esso è mirabile ai nostri occhi. ( Sal 118,22-23 )
E prosegue: Questo è il giorno fatto dal Signore.
Prendiamo l'avvio per comprendere questo giorno dall'affermazione che egli è la pietra angolare.
Ebbene, chi è questa pietra angolare che hanno scartato i costruttori se non Cristo Signore che i maestri del giudaismo scartarono?
Pur essendo infatti bravi conoscitori della legge, i maestri del giudaismo lo estromisero quando affermarono che lui, in quanto si permetteva di violare il sabato, non era da Dio. ( Gv 9,6 )
Ecco, l'avete detto: Non è da Dio costui che si permette di violare il sabato.
La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo.
In che modo testata d'angolo? qual è il motivo per cui Cristo è stato definito pietra angolare?
Per il fatto che ogni angolo congiunge - mettendole in pace - due pareti provenienti da direzioni opposte.
E di fatto gli Apostoli provenivano di fra i circoncisi, provenivano dal popolo giudaico, e parimenti dal popolo giudaico provenivano le turbe che, precedendo e seguendo la cavalcatura sulla quale Gesù sedeva, dicevano quelle parole, prese anch'esse dal nostro Salmo, cioè: Benedetto colui che viene nel nome del Signore. ( Mt 21,9; Sal 118,26 )
In mezzo a tale popolo sorsero numerose comunità, parlando delle quali l'Apostolo Paolo dice: Di persona ero sconosciuto alla Chiesa cristiana della Giudea; di me essi sentivano dire solo che colui che un tempo ci perseguitava, ora è diventato apostolo di quella fede che prima voleva distruggere, e in me glorificavano Dio. ( Gal 1,22-24 )
Pertanto i Giudei - dico quei Giudei che, come ad esempio gli Apostoli, erano passati alla sequela di Cristo, erano venuti e avevano creduto in Cristo -, costituivano una delle due pareti.
Restava l'altra parete, cioè la Chiesa proveniente dal paganesimo.
Orbene si incontrarono e in Cristo si stabilì la pace, si ottenne l'unità.
Dei due egli fece un'unica realtà. ( Ef 2,11-22 )
Ecco chi è il giorno fatto dal Signore.
E per giorno intendi tutto l'insieme: il capo e il corpo.
Cristo è il capo, la Chiesa è il corpo.
Ecco chi è il giorno fatto dal Signore.
Ripensate allo stato iniziale del mondo.
Le tenebre erano sopra l'abisso e lo Spirito di Dio si librava sulle acque; e Dio disse: Sia fatta la luce, e la luce fu fatta.
E Dio divise la luce dalle tenebre e alla luce diede il nome di giorno e alle tenebre il nome di notte. ( Gen 1,2-5 )
Pensate alle tenebre in cui si trovavano costoro prima che conseguissero la remissione dei peccati.
Veramente le tenebre si spandevano sopra l'abisso prima che a loro fossero rimessi i peccati.
Ma lo Spirito di Dio si librava sopra le acque.
Costoro scesero nelle acque al di sopra delle quali si librava lo Spirito di Dio e furono fugate le tenebre dei peccati.
Ecco il giorno fatto dal Signore.
A un tale giorno dice l'Apostolo: Un tempo eravate tenebre, ora invece luce nel Signore. ( Ef 5,8 )
Ha forse detto: Siete stati tenebre nel Signore? Tenebre di per voi stessi, nel Signore luce.
E Dio diede alla luce il nome di giorno, poiché è per un dono della sua grazia che avviene quel che avviene. ( 1 Cor 15,10 )
Loro, di per se stessi, poterono rendersi tenebre, mai però sarebbero potuti diventar luce se il Signore non l'avesse operato.
Ecco dunque come questo sia il giorno fatto dal Signore: ( Sal 118,24 ) dal Signore, non da se stesso.
E quel Tommaso, uno dei discepoli, non era forse un uomo, un uomo come tanti?
Gli altri discepoli gli dissero: Abbiamo visto il Signore, ma lui a ribattere: Se non lo toccherò, se non metterò il dito nel suo fianco, non crederò. ( Gv 20,25 )
Te l'annunziano dei messaggeri evangelici e tu non credi?
A loro ha creduto il mondo, ma quel discepolo non voleva credere.
Di loro è stato detto: Il loro rimbombo s'è, diffuso per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini della terra. ( Sal 19,5 )
Dalla loro bocca escono parole che si spandono sino alle estremità della terra e tutto il mondo crede; tutt'insieme annunziano la cosa ad uno, eppure costui non crede.
Non era ancora il giorno fatto dal Signore; le tenebre erano ancora su quell'abisso; ivi nella profondità di quel cuore umano c'erano le tenebre.
Ma venga lui, venga il capo di quel giorno e gli parli con pazienza e mansuetudine, non con ira, poiché egli è medico.
Gli disse: Vieni, vieni a toccarmi, e abbi fede!
Tu avevi detto: Se non lo toccherò, se non metterò il dito, non crederò.
Ebbene, vieni, toccami, metti il tuo dito, e non esser più incredulo ma credi. ( Gv 20,27 )
Vieni, metti il dito. Io conoscevo la tua piaga; per questo, cioè per il tuo bene, mi sono conservato la mia cicatrice.
In realtà, mettendo la mano raggiunse la pienezza della fede.
E quando si ha questa pienezza? Quando di Cristo si crede che non è soltanto uomo né soltanto Dio, ma insieme uomo-Dio.
Ecco la pienezza della fede, in quanto il Verbo si è fatto carne ed ha abitato in mezzo a noi. ( Gv 1,14 )
E quel discepolo, dopo che gli furono presentate, perché le toccasse, le cicatrici e le membra del suo Salvatore, appena le ebbe toccate esclamò: Mio Signore e mio Dio! ( Gv 20,28 )
Toccò l'umanità, riconobbe la divinità; toccò la carne, fissò l'occhio sul Verbo, poiché il Verbo si è fatto carne ed ha abitato in mezzo a noi.
Questo Verbo permise che la sua carne fosse sospesa al patibolo, che fosse fissata con chiodi, che venisse perforata dalla lancia, che fosse deposta nel sepolcro.
Lo stesso Verbo risuscitò la sua carne, la presentò agli occhi dei discepoli perché la vedessero, la fece toccare con le mani.
Toccano ed esclamano: Mio Signore e mio Dio! Questo è il giorno fatto dal Signore. ( Sal 118,24 )
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