Discorsi sui tempi Liturgici |
1.1 - Cristo per noi è divenuto uomo
2.2 - Ricorrenza di S. Leonzio
3.3 - La festa dell'Ascensione è celebrata in tutto il mondo
4.4 - Il Cristo condannato ora è glorificato
6.5 - La Chiesa gloria di Cristo
Il Signore Gesù, unigenito del Padre e coeterno a colui che lo genera, ugualmente invisibile, ugualmente immutabile, ugualmente onnipotente, ugualmente Dio, per noi, come sapete e avete ricevuto e credete, è divenuto uomo, assumendo la natura umana senza perdere quella divina: nascondendo la sua potenza si è manifestato nella debolezza.
Come sapete è nato perché noi potessimo rinascere, è morto perché potessimo non morire in eterno.
Subito dopo, cioè al terzo giorno, egli risuscitò promettendo a noi, per la fine dei tempi, la risurrezione della carne.
Si manifestò ai suoi discepoli facendosi vedere con gli occhi e toccare con le mani; convincendoli di ciò che era diventato senza lasciare ciò che era da sempre.
Rimase con loro quaranta giorni, come avete ascoltato, entrando e uscendo, mangiando e bevendo; non già per necessità ma tutto per potenza.
E manifestando ad essi la realtà del suo corpo, nella croce ne fece vedere la debolezza, risorgendo dal sepolcro l'immortalità acquistata.
Oggi celebriamo il giorno della sua ascensione al cielo.
Oggi ricorre anche un'altra festa, propria di questa chiesa: la sepoltura di S. Leonzio, fondatore di questa basilica.
Ma la stella lasci che venga oscurata dal sole. Perciò continuiamo a parlare piuttosto del Signore come avevamo iniziato.
Il servo buono gioisce quando viene lodato il suo Signore.
In questo giorno dunque, cioè nel quarantesimo dopo la sua risurrezione, il Signore ascese al cielo.
Noi non abbiamo visto il fatto, però crediamoci ugualmente.
Coloro che lo videro predicarono e riempirono tutta la terra [ della loro predicazione ].
Sapete chi sono coloro che lo videro e che ce lo hanno trasmesso; chi sono coloro dei quali fu predetto: Non è racconto, non è linguaggio, non è voce che non possa essere intesa.
Per ogni terra ne corre la voce, ne giunge l'eco ai confini del mondo. ( Sal 19,4-5 )
Vennero anche da noi e ci svegliarono dal sonno.
Ed ecco che questo giorno vien celebrato in tutto il mondo.
Richiamate alla mente il Salmo. A chi fu detto: Innalzati sopra i cieli, Dio? ( Sal 57,12 )
A chi fu detto? Si potrebbe dire: Innalzati a Dio Padre, che mai si è abbassato?
Innalzati tu [ o Cristo ]; tu che fosti chiuso nel grembo di una madre; tu che sei stato formato in colei che tu stesso hai fatto; tu che sei stato adagiato in una greppia; ( Lc 2,7 ) tu che hai succhiato dal suo seno come un qualunque bambino; tu che, mentre reggi il mondo, eri sorretto da tua madre; tu di cui il vecchio Simeone vide la piccolezza ma lodò la potenza; ( Lc 2,25-32 ) tu che la vedova Anna vide poppante e riconobbe onnipotente; ( Lc 2,36-38 ) tu che hai avuto fame per noi, ( Mt 4,2 ) hai avuto sete per noi, ( Gv 19,28 ) ti sei stancato nel cammino per noi, ( Gv 4,6 ) ( ma può il pane ( Gv 6,35 ) aver fame, la fonte ( Gv 4,13 ) aver sete, la via ( Gv 14,6 ) stancarsi? ); tu che tutto questo hai sopportato per noi, tu che hai dormito e tuttavia non ti addormenti, custode d'Israele; ( Sal 121,4 ) tu infine che Giuda vendette, i Giudei comprarono ma non possedettero; tu che sei stato preso, legato, flagellato, coronato di spine, sospeso alla croce, trafitto dalla lancia; tu che sei morto e sei stato seppellito: Innalzati sopra i cieli, Dio.
5.4 - Innalzati - dice il Salmo - innalzati sopra i cieli, perché sei Dio.
Ora siedi in cielo tu che sei stato appeso alla croce.
Ora sei atteso come giudice venturo, tu che dopo essere stato atteso fosti giudicato.
Chi crederebbe a queste cose se non le avesse fatte colui che rialza il misero dalla terra e dal letame solleva il povero?
Lui stesso rialza il suo corpo misero e lo colloca con i principi del suo popolo, ( Sal 113,7-8 ) con i quali giudicherà i vivi e i morti.
Ha collocato questo misero corpo vicino a coloro ai quali disse: Sederete sopra dodici troni per giudicare le dodici tribù d'Israele. ( Mt 19,28 )
Innalzati perciò sopra i cieli, Dio.
Già questo è accaduto, già si è adempiuto.
Ma noi diciamo: Come è stato predetto che si sarebbero avverate le parole innalzati sopra i cieli, Dio - noi non lo abbiamo visto ma lo crediamo -, così è davanti ai nostri occhi quel che segue a quelle parole: Innalzati sopra i cieli, Dio e su tutta la terra la tua gloria. ( Sal 57,12 )
Chi non vede realizzata la seconda parte ( del versetto ) può anche non credere alla prima.
Che cosa significa infatti: e su tutta la terra la tua gloria se non: su tutta la terra la tua Chiesa, su tutta la terra la tua signora, su tutta la terra la tua fidanzata, la tua diletta, la tua colomba, la tua sposa?
La Chiesa è la tua gloria.
L'uomo - dice l'Apostolo - non deve coprirsi la testa, perché è immagine e gloria di Dio, mentre la donna è gloria dell'uomo. ( 1 Cor 11,7 )
Come la donna è gloria dell'uomo, così la Chiesa è gloria di Cristo.
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