Discorsi sul Vecchio Testamento |
2 - Il mistero del perché il Signore abbia scelto in principio uomini modesti per condizione, pochi, inesperti, rozzi, pur avendo davanti ai suoi occhi una gran folla e molti, anche se di meno in confronto dei più poveri, ricchi nel proprio genere, nobili, dotti, sapienti ( raccolti poi anche loro ), è svelato all'Apostolo: Dio ha scelto le cose deboli di questo mondo per confondere le forti; Dio ha scelto ciò che è senza sapienza in questo mondo, per confondere i sapienti; Dio ha scelto le cose umili di questo mondo e quelle che non sono, cioè non sono considerate, per togliere valore a quelle che sono. ( 1 Cor 1,27-28 )
Era venuto infatti per insegnare l'umiltà ed abbattere la superbia.
Dio era venuto umile: non poteva assolutamente qui cominciare a cercare le persone altolocate colui che era apparso tanto umile.
Anzitutto, ha scelto di nascere da quella donna che era sposata ad un operaio.
Non ha scelto dunque natali illustri, per evitare che la nobiltà si insuperbisse in questa terra.
Nemmeno ha scelto una città molto grande ove nascere, ma Betlemme di Giuda, che non ha neppure il nome di città.
Tuttora gli abitanti di quel luogo lo chiamano villaggio, tanto è piccolo, esiguo, quasi nulla se non fosse famoso per l'avvenuta nascita di Cristo Signore.
Egli ha scelto dunque i deboli, i poveri, gli indotti, non perché avesse voluto rifiutare i forti, li ricchi, i sapienti, i nobili, ma perché, se avesse scelto costoro per primi, essi avrebbero potuto credere che la loro scelta fosse dipesa dalle loro ricchezze, sostanze, natali e, resi alteri per questi motivi, non avrebbero potuto ricevere la salvezza dell'umiltà, senza la quale nessuno può ritornare a quella vita da cui non si decade se non per la superbia.
3 - Non ha detto "madre", perché a volte le madri, o perché più delicate di salute o perché meno amorose, fanno allattare da altre donne i figli che hanno partorito.
Ancora, se avesse detto solamente: Come nutrice che allatta, senza aggiungere: i figli suoi, ( 1 Ts 2,7 ) poteva esser sospettato di aver ricevuto figli di altre da allattare.
Ma chiamò sé "nutrice", perché allattava, e figli suoi, perché egli li aveva partoriti, dicendo: Figli miei, che di nuovo partorisco, finché Cristo non sia formato in voi. ( Gal 4,19 )
Partorisce perciò, come partorisce la Chiesa, dal proprio seno, non dal proprio seme.
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