Il lavoro dei monaci
1.1 | Introduzione: le origini dell'opera |
1.2 | Le argomentazioni degli infingardi |
2.3 | Il linguaggio proprio nel Vangelo e in san Paolo |
3.4 | Schema della trattazione |
4.5 | La condotta di Paolo e quella dei Dodici: donna da non confondersi con moglie |
5.6 | I dodici si conformano agli esempi di Cristo |
6.7 | Concessioni non imposizioni |
7.8 | Paolo rinunzia al diritto di essere mantenuto |
8.9 | Preferisce lavorare manualmente |
9.10 | Interpretazioni assurde e faziose |
10.11 | Il disinteresse favorisce l'accettazione del Vangelo |
11.12 | Condiscendenza di Paolo verso i deboli |
12.13 | Si preoccupa di eliminare ogni pretesto |
13.14 | Il mestiere esercitato da Paolo fu certamente onesto |
14.15 | Contrasto fra l'instancabile attività di Paolo e l'oziosità di certi monaci |
15.16 | I fedeli debbono essere generosi verso i predicatori del Vangelo |
16.17 | San Paolo organizza una colletta per i poveri: esige dei testimoni a scanso di dicerie |
16.18 | Santa gara di generosità |
16.19 | Le offerte della gente devota non dispensano dal lavoro |
17.20 | Il lavoro manuale non sempre è incompossibile con l'attività spirituale |
18.21 | Lavorare con ordine, distribuendo saggiamente il tempo |
19.22 | Il mestiere esercitato da Paolo. Pericoloso il contagio della pigrizia |
20.23 | Un pretesto desunto dal comportamento dei Dodici |
20.24 | Si distinguono le circostanze e si obbedisce all'Apostolo! |
21.24 | L'attività degli Apostoli e l'oziosità dei monaci |
22.25 | … ma da classi plebee |
22.26 | Oziosi e patrocinatori dell'oziosità |
23.27 | Incoerenze colossali fra quello che dicono e quello che fanno |
23.28 | Il buonsenso li condanna |
23.29 | I veri anacoreti sono un rimprovero per gli oziosi |
23.30 | Riepilogo delle argomentazioni |
24.31 | Il Vangelo non proibisce d'essere previdenti |
24.32 | Dignità dei lavoro eseguito dal servo di Dio |
25.33 | Le occupazioni debbono essere proporzionate alle capacità di ciascuno |
26.34 | Curare la retta intenzione |
26.35 | Essere in grado di lavorare è dono di Dio |
27.35 | Esigere interventi indebiti è tentarlo |
28.36 | Richiamo paterno |
29.37 | Le responsabilità dell'Episcopato sono più gravose che non il lavoro manuale |
30.38 | Invito a non turbare la disciplina ecclesiastica. E a non parteggiare per gli indisciplinati |
31.39 | Contro certi capelloni e i loro insulsi raziocini |
32.40 | Le vere esigenze dell'uomo nuovo: Simbolismo del velo, proibito all'uomo e prescritto alla donna |
33.41 | Commiato |