Lettere |
Scritta dopo il 395.
Cortese biglietto di Agostino a Cristino cui espone un motto adatto al progresso spirituale.
Agostino invia religiosi saluti a Cristino, signore meritatamente illustre, fratello sinceramente carissimo e degnissimo d'essere amato
1 - Dalla tua lettera vengo a sapere che tu desideri riceverne una mia.
Quale testimone poi ancora più autorevole del tuo affetto verso di me è sopraggiunto il fratello Giacomo, poiché mi ha rivelato di te qualità amabili ed esperimentate nei propri confronti più numerose di quante non avrebbe potuto rivelare quel tuo biglietto.
Mi congratulo quindi con la Benignità tua e ringrazio Dio, nostro Signore, dei tuoi sentimenti cristiani i quali sono doni suoi, mio signore meritamente illustre e fratello sinceramente carissimo e degnissimo d'essere amato.
Quanto a quel che mi chiedi, che cioè io ti venga a trovare con una lettera, io lo faccio ( piuttosto ) con l'affetto, il quale è superiore a tutte le lettere e so bene che tu comprendi in che cosa io cerco di raggiungerti.
Quanto invece al desiderio che avete di leggermi, temo che nelle vostre mani venga criticata la mia loquacità anziché ricercato il mio eloquio.
Potrei dirti brevemente una verità, che se tu la ruminerai di continuo nella tua mente, ne comprenderai il significato.
Mentre nelle vie di Dio sono fuggite, con vile paura, le cose più facili e fruttuose, nelle vie del mondo sono tollerate con affanno e fatica le cose più dure e infeconde.
Conservati sano in Cristo e progredisci, meritamente illustre signore e fratello sinceramente carissimo e degnissimo d'affetto.
Indice |