L'autore della lettera di Barnaba
Opere
Lettera
L'autore di questa lettera, falsamente attribuita a Barnaba, compagno di S. Paolo, rimane sconosciuto.
La data di composizione si colloca nei primi anni del secondo secolo.
L'argomento che viene affrontato riguarda il valore e l'importanza dell'Antico Testamento.
L'ignoto maestro cristiano sostiene che i precetti dati da Dio in antico circa i sacrifici, la circoncisione e i cibi vanno intesi in senso spirituale.
Ciò che Dio ricerca e che è gradito ai suoi occhi non sono i sacrifici materiali ma quello di un cuore contrito, non la circoncisione della carne ma quella interiore e spirituale.
I Giudei, traviati da un angelo cattivo, hanno interpretato male la volontà di Dio, intendendo ed applicandone la Legge letteralmente.
Conseguentemente a queste premesse, l'autore rilegge i fatti e le istituzioni veterotestamentarie in chiave tipologica, come prefigurazioni di ciò che in Gesù Cristo doveva apparire chiaramente e in pienezza.
La seconda parte della lettera cosiddetta di Barnaba è di carattere moraleggiante e descrive le "due vie", denominate via della luce e via delle tenebre.
Per il suo carattere di radicale avversione al Giudaismo, questo testo è fortunatamente unico nella letteratura cristiana antica.
L'interpretazione allegorica della Scrittura, che riecheggia la scuola di Filone, fa pensare ad Alessandria d'Egitto come luogo d'origine dell'autore.