Visioni

Seconda visione

V - Il libretto da trascrivere

1. Nella stessa stagione dell'anno precedente andai verso Cuma e cammin facendo mi ricordai della visione.

Ancora una volta lo spirito mi prende e mi porta nello stesso luogo dell'anno avanti.

2. Ivi giunto, mi inginocchio e incomincio a pregare il Signore e a glorificare il suo nome perché mi aveva stimato degno e mi aveva fatto conoscere i peccati di prima.

3. Dopo che mi alzai dalla preghiera vedo davanti a me la vecchia signora dell'anno precedente che passeggiava leggendo un libretto.

Essa mi dice: "Vuoi annunziare queste cose agli eletti di Dio?".

Le dico: "Non riesco a ricordarle tutte. Dammi il libretto perché possa trascriverlo".

"Prendilo - dice - e me lo renderai".

4. Lo presi e appartatomi in un luogo del campo lo trascrissi tutto lettera per lettera, perché non mi orientavo con le sillabe.

Dopo che terminai le lettere, improvvisamente mi fu tolto di mano il libretto e non vidi da chi.

VI - Per i giusti la penitenza ha un termine

1. Dopo quindici giorni, digiunando e pregando molto il Signore, mi fu rivelato il significato dello scritto.

Questo era il suo tenore.

2. "I tuoi figli, Erma, si sono rivoltati contro Dio, hanno bestemmiato il Signore e hanno tradito con grande malvagità i loro genitori.

Sono stati in fama di traditori dei genitori senza giovamento.

Inoltre hanno aggiunto ai loro peccati impurità e impasti di cattiveria.

Le loro iniquità erano al colmo.

3. Fa' conoscere queste parole a tutti i tuoi figli e alla tua consorte che deve essere per te una sorella.

Anch'essa non frena la lingua con la quale fa la maligna, ma udendo queste parole si frenerà e avrà misericordia.

4. Dopo che tu avrai fatto conoscere loro queste parole che il Signore mi ha ordinato che ti fossero rivelate, saranno rimessi loro tutti i peccati prima commessi e a tutti i fedeli che hanno peccato fino a questo giorno, se si pentono con tutto il cuore e rimuovono dal loro animo la dissociazione.

5. Il Signore ha giurato per la sua gloria a favore dei suoi eletti: se al compiersi di questo giorno c'è ancora il peccato, non conseguiranno la salvezza.

Per i giusti la penitenza ha un termine, e i giorni della penitenza sono compiuti per tutti i fedeli.

Per i pagani, però, la penitenza è valida sino all'ultimo giorno.

6. Dirai ai capi della Chiesa che dirigano il loro cammino nella giustizia, perché ottengano pienamente con molta gloria le promesse.

7. Siate perseveranti voi che operate la giustizia e non dubitate perché il vostro cammino sia con gli angeli santi.

Beati voi che sopportate la grande afflizione che sopraggiunge, e quanti non rinnegheranno la loro vita.

8. Il Signore giurò per il Figlio suo che siano rigettati dalla loro vita quelli che lo rinnegano e staranno per negarlo nei giorni futuri.

Per la grande misericordia è divenuto propizio a quelli che lo rinnegarono prima".

VII - L'astio genera la morte

1. "Tu, Erma, non essere adirato con i tuoi figli né tralasciare tua sorella, perché siano purificati dai loro peccati di prima.

Si educheranno con un indirizzo giusto se non porterai a loro astio.

L'astio genera la morte.

Tu, Erma, molto soffristi per le colpe della tua famiglia, perché non ti curasti di essa e la trascurasti, facendoti travolgere da affari sconsiderati.

2. Ma sei salvo per non esserti allontanato dal Dio vivente, per la tua semplicità e per la grande temperanza.

Queste cose, purché tu perseveri, hanno salvato te e salvano tutti quelli che le praticano seguendo l'innocenza e la semplicità.

Questi supereranno ogni malvagità e perverranno alla vita eterna.

3. Beati tutti coloro che operano la giustizia; non periranno in eterno.

4. Dirai a Massimo: "Ecco, sopraggiunge la sofferenza. Se ti pare nega di nuovo.

Il Signore è vicino a quelli che si convertono, come è scritto nel libro di Eldad e Modat, che nel deserto profetarono al popolo".

VIII - La Chiesa creata prima di tutte le cose

1. Fratelli, mentre dormivo ebbi una rivelazione da un bellissimo giovane che mi diceva: "Chi credi sia la vecchia dalla quale prendesti il libretto?".

Io dico: "La Sibilla". "Ti sbagli, non lo è".

"Chi è allora?". "La Chiesa", dice.

Gli feci notare: Perché così vecchia? Rispose: "Perché fu creata prima di tutte le cose.

Perciò è vecchia e per essa fu ordinato il mondo".

2. Dopo ebbi una visione in casa mia.

Venne la vecchia e mi chiese se avessi dato il libro ai presbiteri.

Dissi di non averlo dato. "Hai fatto bene, disse, ho da inserire delle parole.

Quando avrò completato tutte le parole tu le farai conoscere a tutti gli eletti.

3. Scriverai due libretti e ne manderai uno a Clemente e uno a Grapte.

Clemente poi lo manderà ad altre città, come è stato incaricato.

Grapte esorterà le vedove e gli orfani.

Tu lo leggerai a questa città con i presbiteri che sono preposti alle Chiese".

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