Cammino |
146. Mi dai l'impressione di portare il cuore in mano, come per offrire una merce: chi lo vuole?
- Se non piace a nessuna creatura, verrai a darlo a Dio.
Credi che i santi abbiano fatto così?
147. Le creature per te?
- Le creature per Iddio: semmai, per te ma per Iddio.
148. Perché chinarti a bere alle pozzanghere delle consolazioni mondane, se puoi saziare la tua sete nelle acque che saltano fino alla vita eterna?
149. Distàccati dalle creature sino a restarne nudo.
Perché il demonio - dice il Papa San Gregorio - non ha niente di proprio in questo mondo e viene nudo alla contesa.
Se vai vestito a lottare contro di lui, presto cadrai a terra: perché avrà dove afferrarti.
150. È come se il tuo Angelo ti dicesse: Hai il cuore pieno di tanti affetti umani! …
- E poi: È questo che vuoi far custodire al tuo Custode?
151. Distacco.
- Quanto costa! …
Oh, non aver altro legame che tre chiodi, né altra sensazione nella mia carne che la Croce!
152. Non avverti che ti giungeranno maggior pace e unione quando avrai corrisposto a quella grazia straordinaria che esige il tuo completo distacco?
- Lotta per Lui, per fargli piacere: ma fortifica la tua speranza.
153. Coraggio, generosamente e come un bambino, digli: Che cosa vorrai mai darmi, se esigi « questo » da me?
154. Hai paura di diventare freddo e sostenuto con tutti.
Tanto vuoi distaccarti!
- Allontana questa preoccupazione: se sarai di Cristo - tutto di Cristo! - avrai per tutti fuoco, luce e calore: di Cristo.
155. Gesù non si accontenta di « compartecipare »: vuole tutto.
156. Non vuoi sottometterti alla Volontà di Dio … e ti adatti, invece, alla volontà di qualunque creaturella.
157. Non prendere lucciole per lanterne: se Dio stesso ti si dona, perché tanto attaccamento alle creature?
158. Adesso sono lacrime.
- Fa male, eh?
- Naturalmente!
Proprio per questo ti hanno colpito lì.
159. Il tuo cuore vacilla e cerchi un sostegno sulla terra.
- Bene; però sta' attento che l'appoggio preso per non cadere non diventi un peso morto che ti trascini, una catena che ti renda schiavo.
160. Dimmi un po': quella … è un'amicizia o una catena?
161. Fai sperpero di tenerezza.
- E io ti dico: carità con il tuo prossimo, sì: sempre.
Però - ascoltami bene, anima d'apostolo - è di Cristo, e solo per Lui, quell'altro sentimento che il Signore stesso ti ha messo nel petto.
- E poi …, non è forse vero che nel togliere qualche catenaccio dal tuo cuore - di sette catenacci hai bisogno - la nuvoletta del dubbio è emersa più d'una volta sul tuo orizzonte soprannaturale …, e, preoccupato, nonostante la purezza d'intenzione, ti sei chiesto: non sarò andato troppo lontano nelle mie manifestazioni esteriori d'affetto?
162. Il cuore, da parte.
Prima il dovere.
- Però, nel compiere il dovere, mettici anche il cuore: che è soavità.
163. Se il tuo occhio destro ti scandalizza … strappalo e gettalo lontano!
- Povero cuore: è proprio lui a scandalizzarti!
Stringilo, premilo forte tra le tue mani: non dargli consolazioni.
- E, quando ne chieda, digli adagio, come in confidenza, pieno di nobile compassione: « Cuore, cuore in Croce, cuore in Croce! ».
164. Come va questo cuore?
- Non t'inquietare: anche i santi - che erano esseri ben costituiti e normali, come te e come me - sentivano queste « naturali" inclinazioni.
E se non le avessero sentite, la loro reazione « soprannaturale » di custodire il cuore - anima e corpo - per Iddio, invece di dedicarlo a una creatura, avrebbe avuto poco merito.
Perciò, visto il cammino, credo che la fragilità del cuore non debba essere un ostacolo per un'anima decisa e « bene innamorata ».
165. Tu … che per un amoruccio della terra ti sei assoggettato a tante bassezze, credi sul serio di amare Cristo senza sopportare - per Lui! - quell'umiliazione?
166. Mi scrivi: « Padre, ho … mal di denti nel cuore ».
- Non la prendo per ischerzo, perché capisco che hai bisogno di un buon dentista che faccia qualche estrazione.
Se tu lasciassi fare! …
167. « Ah, se avessi troncato all'inizio! », mi hai detto.
- Voglia il cielo che tu non debba più ripetere questa esclamazione tardiva.
168. « Mi ha fatto sorridere sentirla parlare del conto che le chiederà nostro Signore.
No, per loro non sarà Giudice - nel senso severo della parola - ma semplicemente Gesù ».
- Questa frase, scritta da un Vescovo santo, che ha consolato più di un cuore afflitto, ben può consolare il tuo.
169. Il dolore ti abbatte perché lo ricevi con viltà.
- Ricevilo con animo coraggioso, con spirito cristiano: e lo stimerai un tesoro.
170. Com'è chiaro il cammino! …
Come sono evidenti gli ostacoli! …
Che buone armi per superarli! …
- Eppure, quante deviazioni e quanti inciampi!
Non è vero?
- È il filo sottile - catena, catena di ferro temprato -, che tu e io conosciamo, e che non vuoi rompere, la causa che ti allontana dal cammino e ti fa inciampare e perfino cadere.
- Che aspetti a tagliarlo … e avanzare?
171. L'Amore … ben vale un amore!
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