Abbandono alla divina Provvidenza

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Cenni biografici di Jean-Pierre De Caussade

JEAN-PIERRE DE CAUSSADE nacque nel 1675 nel Quercy ( una regione nei Pirenei ) ed entrò a 18 anni nella Compagnia di Gesù.

Ordinato sacerdote nel 1705, fu professore, predicatore, direttore e guida spirituale in diversi collegi dell'Ordine e in altre case religiose di Francia.

Morì a Tolosa nel 1751.

Tra le sue opere più famose le Lettere Spirituali e l'abbandono alla divina Provvidenza

L'abbandono alla divina provvidenza è tratto da frammenti di lettere che l'autore indirizzò a una religiosa del convento delle Visitandine di Nancy: la madre Marie-Anne-Thérèse de Rosen la cui nipote madre Marie-Anne-Sophie de Rottembourg molto probabilmente ha scritto la breve prefazione al trattato.

adre Pierre era stato direttore spirituale del convento di Nancy dal 1733 al 1739.

La raccolta, già organicamente strutturata in manoscritto verso il 1740, fu pubblicata postuma solo nel 1861, dopo non poche polemiche, a cura del padre H. Ramière, il quale peraltro la sottopose a un rimaneggiamento ( togliendo le parti che potevano essere tacciate di quietismo ) totale sconvolgendo il disegno originale dell'opera.

Il trattato ebbe un rilevatissimo influsso spirituale e fu un autentico successo editoriale.

Prefazione

Questo piccolo trattato contiene le lettere scritte da un ecclesiastico a una superiora di una comunità religiosa.

Si vede bene che l'autore era una bell'anima, molto interiore e grande amico di Dio: egli rivela nelle sue lettere, di cui si è creduto di dover sopprimere qualcosa per brevità, il vero metodo, il più breve e realmente unico, per arrivare a Dio.

Felice l'anima che abbraccerà con coraggio gli insegnamenti che egli dà.

I peccatori troveranno di che riscattare le loro colpe riparando le azioni passate della propria volontà applicandosi solo più a quella di Dio.

I giusti vedranno che con poca fatica e senza darsi eccessiva pena, per così dire, dei propri interessi, possono arrivare in poco tempo a un alto grado di perfezione e a un'eminente santità.

E questo l'unico scopo che ci proponiamo per la maggior gloria di Dio e per la santificazione del lettore.

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