Il cuore di Gesù al mondo |
Padre Lorenzo Sales nacque a Sommariva Bosco ( Cuneo ) il 13 aprile 1889 in una numerosa famiglia piemontese, in cui ricevette solida educazione umana e cristiana.
Attratto poi dall'immagine della Vergine Consolata, sentì il desiderio di essere missionario.
Nel 1907, a Torino, viene accolto nell'Istituto Missioni Consolata da poco fondato, per formare e consolidare la propria vocazione.
Avrà come guida lo stesso Fondatore dell'Istituto, il Beato Giuseppe Allamano.
Il 23 dicembre 1911, con sua grande gioia e tra la soddisfazione della giovane comunità, il Sales fu consacrato sacerdote del Card. A. Richelmy.
Il Venerato Fondatore, ringraziando il Signore per quel dono, ebbe allora a dire di Padre Lorenzo: « E a me carissimo! ».
Nel 1914 Padre Sales parte per la missione in Kenya, ma nel 1920 già viene richiamato a Torino per assumere la direzione e la redazione della rivista ufficiale dell'Istituto: La Consolata.
Il suo zelo apostolico e le sue doti oratorie lo impegnano nell'animazione missionaria per l'Istituto in tutta Italia e come animatore delle Pontificie Opere Missionarie.
Inoltre, rappresenta l'Istituto al Consiglio dell'Unione Missionaria del Clero a Roma.
Sono molti i missionari e le missionarie che devono la loro vocazione ad un incontro, consiglio o conferenza di P. Sales.
Nel 1922 è Segretario del primo Capitolo generale dell'Istituto e viene eletto Segretario generale della Congregazione.
Dopo la morte del Fondatore, gli è assegnato il compito di scriverne la biografia e, più tardi, di ordinarne gli insegnamenti.
Per i nuovi impegni abbandona il grande pubblico, ma tiene corsi di predicazione nei monasteri e nelle case religiose.
Nello svolgimento di questo ministero incontra la cappuccina suor Consolata Betrone.
Nel 1948 P. Sales si ritira presso le Suore Missionarie della Consolata a S. Mauro Torinese, dove trascorrerà gli ultimi 24 anni in vita quasi eremitica, dedito per lo più al ministero delle confessioni.
Qui si spegne il 25 febbraio 1972 in concetto di santità.
Fu un missionario di fuoco, ardente di amore di Dio, capace di contagiare gli altri dello stesso slancio nello spirito di preghiera e nell'osservanza religiosa: fu straordinario nell'ordinario.
Nasce in Saluzzo ( CN ) Pierina Betrone da Pietro e da Giuseppina Nirino, sposata in seconde nozze.
Dalla prima moglie Giovanna Viano, Pietro ebbe 18 figli, e dalla seconda ne ebbe 6.
Pierina è la secondogenita di questa ulteriore nidiata.
8 aprile. Battesimo.
Trasferimento della famiglia Betrone a Torino, dove gestisce una panetteria.
Nuovo trasferimento della famiglia ad Airasca per aprirvi una panetteria con annessa trattoria, che sarà gestita fino al successivo trasloco del 26-2-1917 a Torino.
s.d. Prima Comunione.
s .d. Cresima.
Per le vie di Airasca ( TO ), dove ora risiede la famiglia, le sale alle labbra, con un'intensità mai conosciuta prima, una giaculatoria: " Mio Dio, Ti amo!".
È la prima chiamata dell'« Amore Eterno » che l'ha scelta e destinata ad una missione particolare.
8 dicembre.
In una Comunione generale delle Figlie di Maria, sente per la prima volta nel suo cuore Gesù che le dice: « Vuoi essere tutta mia? », rispose: « Gesù, sì ».
La famiglia Betrone trasloca a Torino dove rileva un avviatissimo negozio di paste alimentari e granaglie.
Legge la biografia di santa Teresa del Bambino Gesù.
Rimane colpita dalla frase: « Gesù! Vorrei amarlo, tanto amarlo, come nessuno lo ha amato mai! ».
Contrasto con i familìati per la sua vocazione religiosa: Pierina « non si nutrì che di lacrime ».
26 gennaio.
Entra tre le « Figlie di Maria Ausiliatrice » di Don Bosco.
5 agosto.
Vestizione religiosa.
Inizia il noviziato a Pessione ( TO ).
28 dicembre.
Torna a Casa Madre.
La sua vocazione salesiana è in crisi.
Esce dall'Istituto e torna a casa in via S. Massimo a Torino.
Scriverà poi: « Non avevo ancora 25 anni perciò andai a "battere" ( = bussare ) ai conventi di penitenza ».
Entra allora tra le Taidine del Cottolengo.
Passa nella famiglia di santa Marta.
E di nuovo in crisi.
26 agosto.
Esce dalla « Piccola Casa » col rammarico dei superiori.
Entra nel monastero di Borgo Po a Torino.
Scriverà poi, tuttavia: « Nulla mi attira tra le Cappuccine ».
8 maggio.
Riceve due grazie dalla Madonna di Pompei e da santa Teresa del Bambino Gesù: quella di essere liberata dagli scrupoli e quella di sentire nuovamente un ardente desiderio di perfezione.
È l'inizio della sua vita mistica.
Cuoca, portinaia, ciabattina al Monastero delle Cappuccine di Borgo Po in Torino.
Capitolo di accettazione alla Vestizione religiosa di suor Consolata Betrone.
28 febbraio.
Vestizione religiosa.
Voti temporanei.
Capitolo di accettazione alla Professione Solenne di Consolata Betrone.
29 marzo. Giovedì Santo.
Durante il ritiro che precede la sua Professione Solenne, suor Consolata riceve dalla « Voce » un preciso invito a « offrirsi vittima per i suoi "Fratelli e Sorelle" ed ella aderisce con slancio ».
31 marzo. Sabato Santo.
Suor Consolata aggiunge: « Accetto tutto il dolore che al Padre piacerà di inviarmi … per tuo amore [ Gesù ], per provarti che ti amo … e per salvarti anime …
È l'inizio della sua « missione ».
8 aprile.
Professione Solenne.
17 agosto.
Gesù preannuncia l'« Opera delle Piccolissime ».
Gesù le suggerisce il voto dell'incessante atto d'amore.
Nasce l'« Opera delle Piccolissime » già annunciata da Gesù il 17 agosto 1934.
Da questo momento in poi la cronologia si fa più affollata.
Le date si susseguono ravvicinate e ricordano, citandoli, pensieri, propositi, locuzioni con la « Voce ».
Apertura del Monastero di Moriondo.
Suor Consolata si trasferisce a Moriondo.
Cuoca, portinaia, ciabattina, segretaria, infermiera al Monastero delle Cappuccine di Moriondo Moncalieri.
L'Italia entra in guerra a fianco della Germania.
L'ascetica dell'appetito.
L'apostolato della fame.
Suor Consolata si priva del già scarso cibo, specialmente del pane, a favore delle Consorelle più bisognose.
Decreto della Curia Arcivescovile di Torino per l'istituzione in perpetuo a Moriondo della giornata dell'adorazione il 1° Venerdì del mese, caldeggiata da suor Consolata.
Suor Consolata sente già il venir meno delle forze.
Dicembre.
Da Torino bombardata sfollano a Moriondo le Consorelle Cappuccine di Borgo Po e San Vito.
La Comunità si adopera con sacrifici e rinunce per accogliere il meglio possibile.
Consolata moltiplica i suoi già gravosi impegni.
Accompagna il medico da una sorella inferma.
Il dottore che sommariamente visita anche lei, dice: « Questa suora ha un cuore che soffia, soffia …
« Tutto il 1943 passò … nel sacrificio diurno e notturno, in una continua sofferenza fisica.
Né il nuovo anno poteva recarle alcuna possibilità di miglioramento », scrive Padre Sales.
Prime avvisaglie dell'ultima malattia.
Per far piacere alla Madre si sottopone ad una nuova visita medica.
Dice il medico: « Questa Suora non ha mali, è distrutta! ».
26 novembre.
Suor Consolata dice: « La Madre ( Badessa ) stamane era impressionata perché Consolata non è solo pallida, ma trasparente ».
La salute va peggiorando: « Si fece di tutto per curarla, ma il Signore intervenne: non fu possibile trovare ciò che le avrebbe fatto bene », scrive P. Sales.
22 luglio.
Rinnova, con i suoi voti privati di confidenza e di vittima, anche quello di abbandono.
4 novembre.
Dopo visite mediche e radiografie si decide per il sanatorio.
Parte per Lanzo Torinese.
I medici riscontrano subito l'impossibilità di curarla con pneuma toracico per le molte aderenze, l'impossibilità dell'intervento per rimuoverle a causa dell'alta febbre ( 39°-40° e più ).
16 novembre.
Viene trasferita al sanatorio « San Luigi» di Torino.
Ritorna al monastero di Moriondo
9 luglio.
Ha una crisi assai grave, si teme di perderla.
Le è amministrata l'Estrema Unzione.
Nel pomeriggio le viene portato in forma solenne il Santo Viatico.
Riceve le commissioni per il Paradiso.
18 luglio.
Ore 6 del mattino muore santamente.
20 luglio.
Preceduta dalla Messa di suffragio ha luogo la sepoltura.
Viene sotterrata nel Cimitero di Moncalieri.
Sulla sua tomba una lastra marmorea reca inciso il suo nome e il suo atto d'amore: « Gesù, Maria, vi amo, salvate anime! ».
1958. 17 aprile.
Traslazione della salma dal cimitero di Moncalieri al Monastero di Moriondo.
1995. 8 febbraio.
A Torino, apertura del Processo di Beatificazione.
1999. 23 aprile.
Chiusura del Processo Informativo a Torino.
Invio della Causa di Beatificazione a Roma.
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