Le Sante Piaghe di N. S. G. C. |
Lo scopo di questo opuscolo è semplicemente di dare un'idea del piano divino sulla vita di S.r Maria Marta, esponendo la sua missione, il suo "compito" di depositaria e d'apostola delle sante Piaghe.
Ma questa non è che una parte della sua vita interiore.
Ci resterebbe a parlare della "Santa Infancia" e delle relazioni si intime, si graziose, che esistevano fra quest'"anima infantile", si pura e semplice, e il celeste Amico dei piccoli e dei Vergini.
Ci resterebbe a dire l'amore del suo cuore scevro di ogni altro amore. - per "Gesù nella Santa Eucaristia".
Ci resterebbe a dimostrare come queste relazioni costanti e intime con Gesù Crocifisso e Gesù Bambino, la inducessero naturalmente, e quasi instintivamente alle "grandi e solide devozioni" a far conoscere, per esempio, la sua devozione verso la "S.S. Trinitá" ed i fatti straordinari ( non osiamo dire miracolosi ) che ne furono più d'una volta, la ricompensa, a dipingere la sua "tenera divozione verso Maria", che prese per Madre in tutta la forza del termine, e che - mostrandosi veramente Madre - veniva a completare le lezioni di Gesù, e fare, all'occorrenza la correzione materna alla sua figlia.
Ci resterebbe finalmente ad enumerare le sue "mortificazioni", - a descrivere le sue "estasi …"
Le cose suddette coi particolari della biografia di S.r Maria Marta, si leggeranno nella " Vita" che si sta preparando, e che - a Dio piacendo - sarà un giorno pubblicata.
* * *
Ogni giorno di questa vita eccezionale è segnato da grazie e fatti straordinari, - e ciò per lo spazio di vent'anni! - cioè fino alla morte della nostra Om.na Madre Teresa Eugenia Revel ( 30 dicembre 1887 ).
Molto tempo prima, Gesù, mostrando a S.r Maria Marta le due Madri che avevano il segreto di tutte le sue grazie, le aveva fatto questa domanda: "Me ne farai tu il sacrifizio? …"
E quest'anima, distaccata da tutto ciò che non era Gesù, aveva aderito; ma con una riserva: cioè, che d'allora in poi, niente apparisse più dei favori di cui Egli la ricolmava … che tutto resterebbe ben nascosto fra loro due solamente.
Gesù promise e mantenne la parola.
Dopo la morte della nostra buona Madre Teresa Eugenia, Egli coprì d'un velo sempre più impenetrabile colei che si era proposto di tener nascosta fino all'ultimo de suoi giorni.
Dio permise, - per un concorso di circostanze che sarebbe troppo lungo descrivere, - che le Superiore venute in seguito non avessero che una conoscenza molto vaga delle grazie da lei ricevute: i quaderni che ne contenevano il racconto essendo depositati in altre mani finchè ella visse.
Durante gli ultimi vent'anni, cioè fino alla sua morte, niente apparve all'esterno, di quelle grazie meravigliose, - niente, - se non le lunghe ore che S.r Maria Marta passava davanti al SS. Sacramento, immobile, insensibile, come in estasi! … e nessuno osava interrogarla su ciò che avveniva in quegl'istanti benedetti, tra la sua anima rapita e l'Ospite divino del Tabernacolo.
Questa catena ininterrotta di preghiere, di lavoro e di mortificazione … questo silenzio, questo nascondimento assoluto, ci sembra una prova di piú, - e non delle meno convincenti. - della verità dei favori inauditi di cui essa fu ricolma: Un'anima di un'umiltà sospetta, o anche soltanto ordinaria, avrebbe procurato d'attirare l'attenzione, si sarebbe fatta una gloria di ciò che Gesù operava in lei e per mezzo di lei … S.r Maria Marta, giammai! …
Essa si immergeva con delizia nell'ombra della vita comune e nascosta …
Ma, come il granello di senapa gettato in terra, la divozione alle sante Piaghe germogliava nei cuori.
* * *
Nell'ultima notte di Natale che la nostra Sorella passò sulla terra, Gesù. - cosí noi crediamo - l'aveva avvertita della sua prossima dipartita da questo mondo, e delle sofferenze ch'Egli voleva chiederle ancora.
Una Sorella, che si trovava vicina a lei, durante la Messa di mezzanotte, la sentì esclamare con angoscia: "O Gesù mio, questo no! … tutto, si tutto, ma questo no! …"
- "Questo!" con ciò voleva forse alludere alla malattia penosa, dolorosa … "Questo! …" ovvero si trattava dell'interno abbandono, dell'assenza del Diletto! …
Essa, abituata alla sua cara presenza, alla sua conversazione quotidiana, non poteva - senza un doloroso strazio - accettarne la privazione.
Infatti dal quel giorno in poi una tristezza profonda fu notata sulla sua fisonomia.
Colpita da una forte costipazione, a cui si unirono varie complicazioni gravissime, essa ricevette con gioia l'Estrema Unzione, il 13 febbraio 1907.
Ma le restava ancora un doloroso Calvario da salire: cinque settimane di suprema purificazione, nelle quali il suo Salvatore, per identificarla ognor più a se stesso, l'unì alle agonie fisiche e morali della sua Passione.
- Egli l'aveva prevenuta: "Il male che ti dará la morte uscirà dalle mie Piaghe."
Noi sentivamo che vi era qualche cosa di misterioso in quell'ultimo combattimento della natura …
Il 21 marzo, dopo una notte di terribili sofferenze, seguì una gran calma, un grande silenzio …
Tutta la Comunità circondava la moribonda, recitando migliaia di volte le care invocazioni alle sante Piaghe.
Finalmente alle ore otto della sera, ai primi Vespri dei Dolori di Maria S.S., questa buona Madre veniva a prendere la figlia, alla quale aveva insegnato ad amare Gesù! …
E lo Sposo riceveva per sempre nella ferita del suo Sacro Cuore, la sposa che Egli aveva reso quaggiù quale sua Vittima diletta, sua Confidente ed Apostola delle sue sante Piaghe.
Dio sia benedetto!
NIHIL OBSTAT
Pisis, 10 Febr. 1924
CAN. CUS NICOLAUS ZUCCHETTI
Indice |