Il combattimento spirituale |
Per l'esame di coscienza considera tre cose:
le cadute di quel giorno;
la loro causa;
l'animo e la prontezza che dimostri per far loro guerra e acquistare le virtù ad esse contrarie.
Intorno alle cadute, farai quanto ti ho detto nel capitolo XXVI, dove ho indicato quello che bisogna fare quando siamo feriti.
Ti sforzerai di abbattere e di mandare a terra la causa di esse.
Fortificherai la volontà per fare questo e per acquistare le virtù con la diffidenza di te stessa, con la confidenza in Dio, con l'orazione e con numerosi atti, con i quali tu possa provare l'odio del vizio e desiderare la virtù contraria.
Le vittorie e le opere buone che avrai fatte ti siano sospette.
Inoltre ti consiglio di non considerarle molto, per il pericolo quasi inevitabile almeno di qualche motivo nascosto di vanagloria e di superbia.
Perciò, quali che siano, dopo averle tutte affidate alla misericordia divina, indirizza il tuo pensiero al molto più che ti rimane da fare.
Per quanto tocca poi il rendimento di grazie per i doni e i favori a te fatti dal Signore in quel giorno, riconoscilo come artefice di ogni bene e ringrazialo di averti liberata da tanti nemici manifesti e molto più da quelli occulti; di averti dato pensieri buoni e occasioni per praticare le virtù; infine ringrazialo per qualunque altro beneficio che tu stessa ignori.
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