Il combattimento spirituale

Capitolo LXIII

Quattro assalti dei nostri nemici nell'ora della morte

Si parla prima dell'assalto contro la fede e dei modo di difendersi

Quattro sono gli assalti principali e più pericolosi con i quali i nostri nemici sono soliti farsi incontro a noi nell'ora della morte.

Sono questi:

la tentazione contro la fede,

la disperazione,

la vanagloria e

varie illusioni e trasformazioni dei demoni in angeli di luce.

Quanto al primo assalto, se il nemico ti comincia a tentare con i suoi falsi argomenti, lascia presto l'intelletto e ritirati nella volontà dicendo: "Va' indietro, satana ( Mt 16,23 ), padre di menzogne ( Gv 8,44 ), perché io non ti voglio neppure sentire, bastandomi credere quanto crede la santa chiesa romana".

E non dar luogo per quanto puoi ai pensieri intorno alla fede, pur sembrandoti innocui; anzi li devi considerare come pretesti del demonio per attaccare briga.

E se anche non facessi a tempo a distogliervi la mente e a riprendere animo, sta' forte e ben salda per non cedere a qualunque ragione o autorità di sacra Scrittura che l'avversario adducesse: infatti tutte saranno manchevoli o male addotte o male interpretate, anche se a te paressero buone, chiare ed evidenti.

Se l'astuto serpente ti domandasse quello che crede la chiesa romana, non gli rispondere; ma vedendo il suo inganno e che vorrebbe anche sedurti con le parole, fa' un atto interiore di più viva fede; oppure per farlo scoppiare di sdegno, rispondigli che la santa chiesa romana crede la verità.

E se il maligno replicasse: "Qual è questa verità?", tu ripiglia: "Quello appunto che essa crede".

Soprattutto tieni sempre il tuo cuore fisso sul Crocifisso, dicendo: "Dio mio, creatore e salvatore mio, soccorrimi presto e non ti allontanare da me, perché io non mi allontani dalla verità della tua santa fede cattolica; e ti piaccia che, come in quella fede sono nata per tua grazia, così in essa a gloria tua io termini questa vita mortale".

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