Diario di M. Faustina Kowalska |
In questa domenica ho sperimentato in modo particolare i sentimenti del dolcissimo Cuore di Gesù.
Il mio spirito era là dov'era Gesù.
Ho visto Gesù seduto sull'asinello, e i discepoli ed una grande folla che andava assieme a Gesù tutta festante con dei rami in mano.
Ed alcuni li gettavano sotto i piedi dove passava Gesù, ed altri tenevano i rami in alto agitandosi e saltando davanti al Signore e non sapevano che fare dalla gioia.
E vidi un'altra folla che usciva incontro a Gesù, anche loro coi volti sorridenti e con rami in mano e gridavano in continuazione dalla gioia e c'erano anche dei bambini piccoli, ma Gesù era molto serio.
Ed il Signore mi fece conoscere quanto soffrì in quelle circostanze.
E in quel momento non vidi nient'altro all'infuori di Gesù che aveva il cuore gonfio per l'ingratitudine.
Il Padre Bukowski.42
Quando una misteriosa forza interiore mi sollecitò nuovamente, affinché non rinviassi oltre questa causa, non trovando pace, ne parlai al confessore Padre Bukowski, dicendogli che ormai non potevo attendere più a lungo.
Il Padre mi rispose: « Sorella, questa è un'illusione.
Gesù non può esigere questo, lei ha i voti perpetui, è tutta un'illusione.
Lei, sorella, sta inventando qualche eresia ».
E gridava contro di me quasi con tutta la voce che aveva.
Chiesi se era tutto illusione. Mi rispose: « Tutto ».
« E allora come debbo comportarmi d'ora innanzi, la prego di dirmelo ».
« Ecco qua, lei, sorella, non deve seguire nessuna ispirazione, deve distrarsi, non badare affatto a quello che udrà nell'anima, cercare di adempiere bene i propri doveri esterni e non pensare per niente a queste cose, vivere in completa distrazione ».43
Risposi: « Va bene, poiché finora mi sono regolata secondo la mia coscienza, ma ora, dato che lei mi ordina di non far caso al mio intimo, non lo farò ».
E disse: « Se Gesù le dirà di nuovo qualche cosa, la prego di riferirmela, ma lei non deve farla ».
Risposi: « Cercherò di essere obbediente ».
Non so da dove il Padre abbia preso tanta severità.
Quando m'allontanai dal confessionale, tutto un groviglio di pensieri oppresse la mia anima.
A che scopo essere sincera? In fin dei conti, quello che ho detto non sono peccati e perciò non ero obbligata a parlarne al confessore.
E ancora, com'è bello che non devo più badare al mio intimo, purché vadano bene le cose all'esterno.
Ora non ho più bisogno di badare a niente.
In realtà fin da ora non dovrò più seguire certe voci interiori, che talvolta mi costano tante umiliazioni.
Ma di nuovo un misterioso dolore compresse la mia anima: allora non potrò più trattare familiarmente con Colui al quale anelo così ardentemente?
Colui che è tutta la forza della mia anima?
Cominciai a gridare: « Da chi andrò, o Gesù? ».
Ma dal momento della proibizione del confessore, delle fitte tenebre sono cadute sulla mia anima.
Ho paura di sentire qualche voce interiore, per non infrangere la proibizione del confessore, d'altra parte agonizzo di nostalgia per Iddio.
Il mio intimo è dilaniato, non avendo la mia volontà, ma sono affidata totalmente a Dio.
Questo avveniva il Mercoledì Santo, la sofferenza aumentò maggiormente il Giovedì Santo.
Quando giunsi alla meditazione, entrai in una specie di agonia, non sentivo la presenza di Dio, ma tutta la giustizia di Dio gravava sopra di me.
Mi vidi quasi annientata per i peccati del mondo.
Satana cominciò a scherzarmi: « Ecco qua, d'ora in poi non ti interesserai più di anime.
Vedi che ricompensa ne hai.
Nessuno ti crederà che questo lo vuole Gesù.
Guarda come soffri adesso e quello che soffrirai ancora.
Dopo tutto, il confessore ti ha liberato fin d'ora da tutto questo ».
Adesso posso vivere come mi pare, purché vada bene all'esterno.
Questi pensieri terribili mi tormentarono per un'ora intera.
Quando s'avvicinò il momento della santa Messa un dolore mi strinse il cuore: io dovrei uscire dalla Congregazione?
E dato che il Padre mi ha parlato di eresia, dovrei staccarmi dalla Chiesa?
Con voce interiore e dolorosa gridai al Signore: « Gesù, salvami! ».
Ma nemmeno un raggio di luce entrò nella mia anima e sentii che le forze mi abbandonavano, come se avvenisse la separazione del corpo dall'anima.
Mi sottomisi alla volontà di Dio e ripetei: avvenga di me, o Dio, quello che hai stabilito, ormai in me non c'è più nulla di mio.
All'improvviso s'impossessò di me la presenza di Dio e mi penetrò da una parte all'altra fino al midollo delle ossa.
Era il momento di accostarsi alla santa Comunione.
Un istante dopo la santa Comunione persi la cognizione di tutto ciò che mi circondava e del luogo dove mi trovavo.
Ad un tratto vidi Gesù, così come è dipinto nell'immagine, che mi disse: «
E dissi: « Gesù, io non posso far nulla di quello che mi ordini, poiché il confessore mi ha detto che tutto questo è un'illusione e non debbo dar retta ai Tuoi ordini, io perciò non farò nulla di quello che ora mi raccomanderai.
Scusami, Signore, ma a me non è permesso nulla, debbo ubbidire al confessore.
Gesù, Ti chiedo perdono nel modo più sentito.
Tu sai quello che sto soffrendo per questo motivo, ma purtroppo, Gesù, il confessore mi ha proibito di eseguire i Tuoi ordini ».
Gesù ascoltò con amabilità e soddisfazione queste mie argomentazioni e lamentele.
Io pensavo che ciò avrebbe offeso molto Gesù e invece, al contrario. Gesù era contento e mi disse amabilmente: «
La mia anima fu ripiena di gioia e svanirono tutti i pensieri che la tormentavano, mentre entrarono nell'anima la certezza ed il coraggio.
Un momento dopo però fui investita dai tormenti che Gesù soffrì nell'Orto degli Ulivi.
Questo durò fino al venerdì mattina.
Il venerdì sperimentai la Passione di Gesù, ma già in un modo diverso.
In quel giorno giunse da noi da Derdy il Padre Bukowski.
Una forza misteriosa mi ingiunse di andare a confessarmi e di dire tutto quello che mi era capitato e quello che mi aveva detto Gesù.
Il Padre era completamente cambiato e mi disse: « Non abbia paura di nulla, sorella, non le capiterà nulla di male, poiché Gesù non lo permetterà.
Dato che lei è obbediente e in questa disposizione d'animo, la prego di non preoccuparsi di nulla.
Iddio troverà il modo di realizzare quest'opera, abbia sempre questa semplicità e sincerità e dica tutto alla Madre Generale.
Quello che le avevo detto è stato per metterla in guardia, sorella, poiché capitano illusioni anche in persone sante.
A queste cose può talvolta mischiarsi qualche suggerimento del diavolo, e proveniente alle volte anche da noi stessi, perciò deve essere prudente.
Lei, sorella, continui a comportarsi come ha fatto finora.
Lei ha visto che Gesù non si è adirato per questo.
Può ripetere queste poche cose, che sono successe ora, al suo confessore fisso ».44
Una cosa l'ho capita, che debbo pregare molto per ogni confessore, perché lo Spirito Santo lo illumini, poiché quando mi accosto al confessionale e prima non ho pregato fervorosamente, il confessore mi capisce poco.
Questo Padre mi esortò a pregare con fervore secondo questa intenzione, perché Dio faccia conoscere e comprendere meglio le cose che vuole da me.
« Sorella, faccia una novena dietro l'altra e Dio non rifiuterà la grazia ».
Alle tre vidi Gesù Crocifisso che mi guardava e disse: «
Ad un tratto vidi che dal Suo costato uscirono gli stessi due raggi che sono nell'immagine.
Nello stesso momento sentii nell'anima un gran desiderio di salvare le anime e di annientarmi per i poveri peccatori.
Assieme a Gesù agonizzante mi offrii all'Eterno Padre per la salvezza del mondo.
Con Gesù, per Gesù e in Gesù sono unita a Te, o Eterno Padre.
Il Venerdì Santo, Gesù soffrì in modo diverso nell'anima, da come aveva sofferto il Giovedì.
Quando entrai nella cappella, il mio spirito s'immerse in Dio, unico mio Tesoro.
La Sua presenza mi inondò.
O mio Gesù, o mio Maestro e Direttore spirituale, fortificami, illuminami in questi difficili momenti della mia vita; non attendo aiuto dagli uomini, ogni mia speranza è riposta in Te.
Sento che sono sola di fronte alle Tue richieste, Signore.
Nonostante i timori e l'avversione della natura, compio la Tua santa volontà e desidero compierla nella maniera più fedele per tutta la vita e nell'ora della morte.
Gesù, con Te posso tutto, fa' di me quello che Ti piace, dammi soltanto il Tuo Cuore misericordioso e sarà sufficiente per me.
O Gesù e Signore mio, aiutami, avvenga di me quello che hai stabilito prima dei secoli; sono pronta ad ogni cenno della Tua santa volontà.
Illumina la mia mente, in modo che io possa conoscere qual è la Tua santa volontà.
O Dio, che scruti nel profondo la mia anima.
Tu lo sai che non desidero altro all'infuori della Tua gloria.
O volontà divina, delizia del mio cuore, nutrimento della mia anima, luce del mio intelletto, forza onnipotente della mia volontà, poiché quando sono unita alla Tua volontà.
Signore, la Tua potenza agisce in me e prende il posto della mia volontà.
Ogni giorno cerco di compiere i desideri di Dio.
O Dio incomprensibile, quanto è grande la Tua Misericordia!
Oltrepassa ogni concezione umana ed angelica messe assieme.
Tutti gli angeli e gli uomini sono usciti dalle viscere della Tua Misericordia.
La Misericordia è il fiore dell'amore.
Dio è amore, la Misericordia è la Sua azione, nell'amore ha il suo inizio, nella Misericordia la sua manifestazione.
Ovunque io guardi, tutto mi parla della Sua Misericordia, anche la stessa giustizia di Dio mi paria della Sua infinita Misericordia, poiché la giustizia deriva dall'amore.
Ad una parola faccio attenzione, e con quest'unica parola faccio sempre i conti e questa parola per me è tutto, di essa vivo e con essa muoio, essa è la santa volontà di Dio.
Essa è il mio nutrimento quotidiano, tutta la mia anima è tesa ad ascoltare i desideri di Dio.
Compio sempre quello che vuole Dio da me, sebbene qualche volta la mia natura frema e senta che la grandezza delle richieste supera le mie forze.
So bene chi sono da me stessa, ma so anche quello che è la grazia di Dio che mi sostiene.
La sofferenza della mia anima quel giorno fu così acuta, come m'era capitato raramente.
Fin dal mattino sentii quasi il distacco del corpo dall'anima, sentii che Dio mi penetrava da parte a parte, sentii tutta la giustizia di Dio in me, sentii che ero sola davanti a Dio.
Pensai che una parola del direttore spirituale mi avrebbe tranquillizzata completamente.
Ma che fare? Egli qui non c'era.
Ad ogni modo decisi di cercare luce nella santa confessione.
Quando svelai la mia anima, quel sacerdote45 ebbe paura di continuare ad ascoltare la mia confessione e questo mi provocò una sofferenza ancora maggiore.
Quando avverto la timidezza di qualche sacerdote, non riesco ad ottenere affatto la tranquillità interiore, perciò ho deciso che farò in modo di rivelare la mia anima in tutto, dalle cose più grandi alla più piccola soltanto al direttore spirituale e di attenermi strettamente alle sue indicazioni.
Ora comprendo che la confessione è soltanto la dichiarazione dei peccati, mentre la direzione spirituale è completamente un'altra cosa.
Ma non voglio parlare di questo.
Desidero raccontare una cosa singolare, che mi è capitata per la prima volta.
Quando il confessore cominciò a parlarmi, non capii nemmeno una parola.
All'improvviso vidi Gesù Crocifisso, che mi disse: «
Terminata la confessione, meditai la tremenda Passione di Gesù e compresi che quello che soffrivo era nulla a confronto della Passione del Salvatore ed ogni anche più piccola imperfezione era stata la causa di quella tremenda Passione.
Tutto ad un tratto la mia anima fu presa da un grande pentimento e solo allora sentii che ero nel mare sconfinato della Misericordia di Dio.
Oh, quante poche parole ho per esprimere quello che ho vissuto!
Sentii che ero come una goccia di rugiada assorbita nel profondo dell'oceano sconfinato della Misericordia di Dio.
Indice |
42 | Diario, Q. I, nota 21 |
43 | Probabilmente il confessore intendeva mettere Santa Faustina in guardia dalle illusioni e le diede una raccomandazione non conforme alle norme della vita interiore. Se ne ha conferma dal testo successivo del Diario ( cfr. Diano, Q. n, p, 103 verso la fine) |
44 | Il confessore ordinario, cioè Don M, Sopocko |
45 | Probabilmente era il confessore ordinali delle suore a Walendów, Don Ceslao Maliszewski |