Diario di M. Faustina Kowalska |
Durante la santa Messa mi ha investito un tale ardore interiore d'amor di Dio e per la salvezza delle anime, che non riesco ad esprimere.
Sento che sono tutta un fuoco, che combatterò contro ogni male con l'arma della Misericordia.
Ardo dal desiderio di salvare le anime; percorro tutto il mondo in lungo e in largo e m'inoltro fino agli estremi di esso, fin nei luoghi più selvaggi, per salvare le anime.
Lo faccio mediante la preghiera ed il sacrificio.
Desidero che ogni anima esalti la Misericordia di Dio, poiché ognuno sperimenta su di sé gli effetti di tale Misericordia.
I santi in cielo adorano la Misericordia del Signore, io desidero adorarla fin d'ora qui in terra e diffonderne il culto, come Dio lo vuole da me.
Mi sono resa conto che in certi momenti e nei più difficili sarò sola, abbandonata da tutti e dovrò far fronte a tutte le tempeste e combattere con tutte le forze dell'anima, perfino contro coloro dai quali mi attendevo un aiuto.
Ma non sono sola, con me c'è Gesù; con Lui non ho paura di nulla.
Mi rendo bene conto di tutto e so quello che Dio vuole da me.
La sofferenza, il disprezzo, lo scherno, la persecuzione, l'umiliazione saranno la mia porzione stabile, non conosco altra via; per un amore sincero, l'ingratitudine.
Questa è la strada che devo battere, seguendo le orme di Gesù.
Gesù mio, mia forza ed unica mia speranza, sì, in Te solo c'è tutta la mia speranza; la mia fiducia non rimarrà delusa.
La presenza di Dio penetra nella mia anima in modo non solo spirituale, ma l'avverto anche fisicamente.
Verso sera dopo i vespri andai al cimitero,63 pregai un momento e all'improvviso vidi una delle nostre suore che mi disse: « Siamo nella cappella ».
Compresi che dovevo andare nella cappella e pregare lì per acquistare le indulgenze.
Il giorno dopo, durante la santa Messa, vidi tre colombe bianche che si alzavano in volo dall'altare verso il cielo.
Mi fu dato di comprendere che non solo quelle tre care anime, che avevo visto, erano andate in paradiso, ma molte altre che non erano morte nel nostro istituto.
Oh, quanto è buono e misericordioso il Signore!
Mi ha meravigliato enormemente una cosa, che ho notato durante ogni conversazione in cui ho attinto consigli e indicazioni dal Padre e precisamente: ho notato che Padre Andrasz, a tutte le domande che gli facevo sulle cose che esige da me il Signore, mi rispondeva con tale chiarezza e decisione, come se lui stesso avesse vissuto questo.
O Gesù mio, se ce ne fossero di più di tali guide spirituali, le anime sotto una simile direzione giungerebbero in breve tempo all'apice della santità e non sprecherebbero grazie tanto grandi.
Io ringrazio continuamente Dio per questa grande grazia, perché nella Sua bontà si è degnato di porre sulla strada della mia vita spirituale queste colonne luminose che mi rischiarano il cammino, affinché non vada fuori strada o non mi attardi nel tendere all'intima unione col Signore.
Ho un grande amore per la Chiesa che educa le anime e le conduce a Dio.
Colloquio con la Madre Generale.64
Quando parlai con la Madre Generale della questione di uscire, ottenni questa risposta: « Se Gesù vuole che lei, sorella, abbandoni questa Congregazione, mi dia un qualche segno che è Lui che lo vuole.
Lei, sorella, preghi per tale segno, poiché io temo che lei possa essere vittima di qualche illusione.
Ma d'altra parte non vorrei porre ostacoli alla volontà di Dio, né oppormi ad essa, poiché anch'io desidero fare la volontà di Dio ».
E così ci accordammo che rimango ancora così come sono, fino al momento in cui il Signore farà conoscere alla Madre Superiora che Lui vuole che abbandoni questa Congregazione.
E quindi tutta questa faccenda è stata rinviata ancora per un po'.
Vedi, Gesù, che ora dipende soltanto da Te.
Sono completamente tranquilla, nonostante le grandi sollecitazioni; io da parte mia ho fatto tutto, ed ora tocca a Te, Gesù mio, e così apparirà evidente che la causa è Tua.
Io da parte mia sono pienamente d'accordo con la Tua volontà, fa' di me quello che Ti piace, o Signore, dammi solo la grazia di amarTi con sempre maggior ardore; questa è la cosa che mi sta più a cuore, non desidero nient'altro all'infuori di Te, o Eterno Amore.
Non importa per quali strade mi condurrai, se dolorose o gioiose.
Io desidero amarTi in ogni attimo della mia vita.
O Gesù, se Tu mi ordini di andare a compiere la Tua volontà, io andrò … se mi ordini di restare, resterò.
Non importa quello che dovrò soffrire, sia in un caso che nell'altro.
O mio Gesù, se andrò, so quello che debbo sopportare e patire; sono d'accordo con ciò con piena consapevolezza e l'ho già accettato con un atto della mia volontà.
Non m'importa quello che è racchiuso per me in questo calice, mi è sufficiente sapere che me l'ha dato la mano amorevole di Dio.
Se mi richiami da questa strada e mi ordini di restare, resterò nonostante tutte le sollecitazioni interiori.
Se me le manterrai ancora nell'anima e mi lascerai in questa agonia inferiore anche fino alla fine della vita, l'accetto con piena consapevolezza della volontà e con amorevole sottomissione a Te, o mio Dio.
Se rimarrò, mi nasconderò nella Tua Misericordia, o mio Dio, così profondamente in modo che nessuno sguardo possa scorgermi.
Nella mia vita desidero essere un incensiere pieno di fuoco nascosto; e Ti sia gradito il fumo che s'innalza verso di Te, o Ostia viva.
Sento nel mio cuore che ogni piccolo sacrificio fomenta il fuoco del mio amore verso di Te, benché in modo così silenzioso e nascosto, che nessuno riesce a vederlo.
Quando dissi alla Madre Generale che il Signore voleva che la Congregazione recitasse questa coroncina per placare lo sdegno di Dio, la Madre mi rispose che per il momento non poteva introdurre queste nuove preghiere non approvate.
« Ma, sorella, mi dia questa coroncina; forse durante qualche adorazione si potrà recitare. Vedremo.
Sarebbe bene che il reverendo dr. Sopocko stampasse un opuscoletto con la coroncina.
In tal caso sarebbe meglio e più facile poterla recitare in Congregazione; mentre così è un po' difficile ».
Le anime sante in paradiso esaltano la Misericordia del Signore, poiché esse hanno sperimentato su di sé questa infinita Misericordia.
Ciò che quelle anime fanno in paradiso, io incomincio a farlo già su questa terra.
Glorificherò Dio per la Sua infinita bontà e m'impegnerò perché altre anime conoscano e adorino questa inesprimibile ed inconcepibile Misericordia di Dio.
+ Promessa del Signore: «
O mio Gesù, insegnami ad aprire le viscere della Misericordia e dell'amore a tutti coloro che me lo chiedano.
O Gesù, o mia Guida, ammaestrami Tu, affinché tutte le mie preghiere ed azioni abbiano impresso il sigillo della Tua Misericordia.
Oggi ho cercato di fare tutte le mie pratiche di pietà prima della benedizione, perché mi sentivo peggio del solito.
Perciò subito dopo la benedizione sono andata a coricarmi.
Però quando entrai in dormitorio, conobbi all'improvviso interiormente che dovevo entrare nella cella di Sr. N. che aveva bisogno d'aiuto.
Entrai subito in quella cella e Sr. N. mi disse: « Che fortuna che Dio l'ha condotta qui sorella ».
E parlava con una voce così bassa che riuscii a capire a malapena.
Mi disse: « Sorella, mi porti per favore un po' di tè col limone, perché ho una gran sete e non posso muovermi perché soffro molto ».
Ed in realtà soffriva molto ed aveva la febbre alta.
Le feci il servizio e con quel po' di tè spense l'arsura delle sue labbra.
Quando entrai nella mia cella, la mia anima venne avvolta da un grande amor di Dio e compresi quanto occorra fare attenzione alle ispirazioni interiori e seguirle fedelmente.
E la fedeltà ad una grazia, ne attira altre.
Oggi, durante la S. Messa, ho visto Gesù che mi ha
detto: «
Ed il Signore scomparve ed era il momento di accostarsi alla S. Comunione.
Dopo la S. Comunione all'improvviso vidi il Cenacolo ed in esso Gesù e gli Apostoli.
Vidi l'istituzione del SS.mo Sacramento.
Gesù mi permise di penetrare nel Suo intimo e conobbi la Sua grande Maestà e nello stesso tempo il Suo grande abbassamento.
Quella luce misteriosa, che mi permise di conoscere la Sua Maestà, mi svelò contemporaneamente quello che c'è nella mia anima.
Gesù mi fece conoscere l'abisso della Sua mitezza e della Sua umiltà e mi fece capire espressamente che vuole questo da me.
Sentii lo sguardo di Dio nella mia anima, che mi riempì di un amore ineffabile, ma capii che il Signore guardava con amore le virtù ed i miei sforzi eroici e conobbi, che questo attirava Iddio verso il mio cuore.
Per questo compresi che non era sufficiente che mi preoccupassi solo delle virtù normali; perciò m'impegno a praticare le virtù eroiche.
Benché la cosa all'esterno sia del tutto normale, tuttavia diverso è il modo che solo l'occhio di Dio riesce a scorgere.
O Gesù mio, quello che ho scritto è soltanto una pallida ombra di quello che comprendo nell'anima; e queste sono cose puramente spirituali.
Ma per scrivere qualche cosa di quello che il Signore mi fa conoscere, debbo usare dei termini che non mi soddisfano affatto, poiché non rendono bene la realtà.
La prima volta che ricevetti questa sofferenza65 fu così: dopo i voti annuali,66 un certo giorno mentre pregavo vidi un grande bagliore e da quel bagliore uscirono dei raggi che m'investirono e subito provai un terribile dolore alle mani, ai piedi ed al costato e le punture della corona di spine.
Provavo questa sofferenza il venerdì durante la santa Messa, ma durava un momento molto breve.
La cosa si ripeté per alcuni venerdì, ma in seguito non sentii alcun dolore fino al momento attuale cioè fino alla fine di settembre di quest'anno.
Nel corso di questa malattia, il venerdì durante la santa Messa, sento che vengo investita dalla stessa sofferenza, che si ripete ogni venerdì e qualche volta quando incontro un'anima che non è in stato di grazia.
Benché la cosa avvenga raramente, la sofferenza dura pochissimo; ma è terribile e senza una particolare grazia di Dio non potrei sopportarla.
Esternamente non ho alcun segno di questa sofferenza.
Quello che verrà in seguito non lo so. Tutto per le anime …
O Gesù, vedi che non sono ne gravemente malata e nemmeno sana.
M'infondi nell'anima l'entusiasmo per l'azione e non ho le forze, arde in me il fuoco del Tuo amore e quello che non riesco ad ottenere con le forze fisiche, viene pareggiato con l'amore.
Gesù, il mio spirito soffre di nostalgia e desidera ardentemente unirsi a Te, ma mi trattengono le Tue opere.
Non è ancora completo il numero delle anime che debbo condurre a Te.
Desidero le fatiche, le sofferenze; si adempia in me tutto quello che hai stabilito prima dei secoli, o mio Creatore e Signore.
Comprendo soltanto la Tua parola; essa sola mi da forza.
Il Tuo spirito, Signore, è spirito di pace e nulla riesce a turbare il mio intimo, poiché vi dimori Tu, Signore.
So di essere sotto il Tuo particolarissimo sguardo, o Signore.
Non indago con timore sui Tuoi disegni nei miei riguardi; il mio compito è quello di accettare tutto dalle Tue mani.
Non temo nulla, benché imperversi la tempesta e tremendi fulmini si abbattano attorno a me.
Ed allora mi sento veramente sola, ma il mio cuore sente Te e la mia fiducia aumenta notevolmente e vedo tutta la Tua onnipotenza che mi sostiene.
Con Te, o Gesù, vado attraverso la vita, nelle giornate serene e in quelle di tempesta, con un grido di gioia, cantando sottovoce l'inno della Tua Misericordia.
Non interromperò il mio canto d'amore, finché non lo riprenderà il coro degli angeli.
Non c'è alcuna forza al mondo che possa trattenermi nella mia corsa verso Dio.
Vedo che non sempre, nemmeno i superiori, comprendono la strada attraverso la quale il Signore mi conduce e non me ne meraviglio.
Un certo momento vidi Don Sopocko che pregava e che esaminava questa causa.67
Ad un tratto vidi che veniva tracciato un cerchio di luce sul suo capo.
Benché lo spazio ci separi, lo vedo spesso, specialmente quando lavora, allo scrittoio, nonostante la stanchezza.
Oggi durante la santa confessione Gesù mi ha parlato per bocca di un certo sacerdote.68
Quel sacerdote non conosceva la mia anima ed io mi sono accusata solo dei peccati.
Egli tuttavia mi ha detto queste parole: « Adempì fedelmente tutto quello che Gesù vuole da te, nonostante le difficoltà.
Sappi che, se gli uomini dovessero anche adirarsi contro di te, Gesù non si adira e non si adirerà mai contro di te.
Non badare ad alcuna considerazione umana ».
Sulle prime mi stupii di questo insegnamento, ma poi compresi che il Signore parlava per mezzo suo, mentre lui si rendeva ben poco conto della questione.
O sacro mistero, quali grandi tesori racchiudi in te!
O fede santa, segnale nel mio cammino!
Indice |
62 | I voti furono rinnovati il venerdì 30 ottobre 1936 ( Diario, Q. I, nota 53 ) |
63 | Diario, Q. I, nota 198 |
64 | M. Michada Moraczewska ( Diario, Q. I, nota 16 ) |
65 | Diario, Q. I, 17 alla fine |
66 | Cioè, dopo a 30.6.1928 |
67 | Si può supporre che Don Sopocko esaminasse le questioni della diffusione del culto e dell'istituzione della festa della Divina Misericordia, nonché della fondazione del nuovo istituto religioso |
68 | Non si è potuto accertare chi sia stato questo sacerdote |