Diario di M. Faustina Kowalska |
Ritiro spirituale mensile.
La sera mi sono preparata con molta cura ed ho pregato a lungo lo Spirito Santo, perché si degni di concedermi i Suoi lumi e mi prenda sotto la Sua speciale direzione.
Ho pregato anche la Madonna, l'Angelo Custode ed i Santi patroni.41
Qualunque cosa Gesù ha fatto, l'ha fatta bene.
Passò facendo del bene.
Nel modo di comportarsi era pieno di bontà e Misericordia.
La compassione guidava i Suoi passi.
Coi nemici ha mostrato bontà, cortesia, comprensione, agli indigenti ha dato aiuto e conforto.
Questo mese ho fatto il proposito di rispecchiare fedelmente in me questi tratti di Gesù, anche se ciò dovesse costarmi molto.
Durante l'adorazione ho udito una voce nell'anima: «
Continuare lo stesso: unirmi a Cristo Misericordioso.
Per la sua dolorosa Passione, pregherò il Padre Celeste per il mondo intero.
Punto della regola: osservanza rigorosa del silenzio.
Penetrare nel profondo del proprio essere e ringraziare di tutto Dio, unendomi a Gesù: con Lui, in Lui e per Lui do gloria a Dio.
O Signore, amore mio, Ti ringrazio per la giornata odierna, per avermi permesso di attingere i tesori delle Tue grazie dalla sorgente della Tua insondabile Misericordia.
O Gesù, non solo oggi, ma in ogni momento attingo dalla Tua insondabile Misericordia tutto quello che possono desiderare l'anima e il corpo.
Nei momenti di dubbio, cioè se l'anima è debole, preghi Gesù perché agisca Lui, sebbene sappia che dovrebbe agire lei con l'aiuto della grazia di Dio, ma in certi momenti lasci che Dio faccia tutto Lui.
Un certo momento ho saputo che verrò trasferita in un'altra casa.
Tale conoscenza è puramente interiore.
Nello stesso momento ho udito una voce nell'anima: «
Quando ero vicino al Signore, ha detto: «
Ho risposto: « Perché in questi momenti, Gesù, mi lasci sola e non sento la Tua presenza? ».
«
+ Oggi il Signore mi ha detto: «
O Gesù, desidero vivere nel momento presente, vivere come se questo giorno fosse l'ultimo della mia vita: utilizzare scrupolosamente ogni attimo per la maggior gloria di Dio, sfruttare per me ogni circostanza, in modo che la mia anima ne ricavi un profitto.
Guardare ad ogni cosa da questo punto di vista, e cioè che nulla avviene senza il volere di Dio.
O Dio d'insondabile Misericordia, abbraccia il mondo intero e riversati su di noi per mezzo del Cuore pietoso di Gesù.
In un momento passato da parecchio tempo.
La sera vidi Gesù Crocifisso.
Dalle mani, dai piedi e dal costato colava il Sacratissimo Sangue.
Dopo un momento Gesù mi disse: «
Risposi: « Se guardo. Gesù, la Tua Passione, io non faccio quasi nulla per salvare le anime ».
E il Signore mi disse: «
Compresi molte cose, che prima non ero riuscita a capire.
Questa sera è venuta da me una delle suore defunte: mi ha chiesto un giorno di digiuno e di offrire per lei in quel giorno tutte le pratiche di pietà.
Le ho risposto che ero d'accordo.
Il giorno dopo un dal mattino ho espresso l'intenzione di offrire tutto a favore di quella suora.
Durante la santa Messa per un momento ho vissuto il suo tormento, ho provato nell'anima una fame così grande di Dio che mi sembrava di morire per il desiderio di unirmi a Lui.
La cosa è durata un breve momento, ma ho capito che cos'è la nostalgia delle anime del purgatorio.
Subito dopo la santa Messa ho chiesto alla Madre Superiora il permesso per il digiuno, ma non l'ho ottenuto perché sono ammalata.
Quando sono entrata in cappella, ho sentito queste parole: « Se lei, sorella, avesse digiunato, avrei ottenuto il sollievo soltanto questa sera, ma per l'obbedienza, che le ha proibito di digiunare, ho ottenuto il sollievo immediatamente. L'obbedienza ha un grande potere ».
Dopo tali parole udii: « Dio gliene renda merito ».
Prego spesso per la Polonia, ma vedo il grande sdegno di Dio contro di essa, perché è ingrata.44
Faccio ogni sforzo dell'anima per difenderla.
Ricordo continuamente a Dio le Sue promesse di Misericordia.
Quando vedo la Sua ira, mi getto con fiducia nell'abisso della Misericordia e immergo in esso tutta la Polonia, ed allora non può far uso della Sua giustizia.
O Patria mia, quanto mi costi! Non c'è giorno che non preghi per te.
( Una frase di San Vincenzo de' Paoli: « Il Signore mette sempre mano ad un'opera, quando toglie di mezzo ogni sostegno umano e ci ordina di eseguire qualche cosa che sorpassa le nostre forze » ).
+ Gesù: «
Finché viviamo l'amore di Dio aumenta in noi.
Fino alla morte dobbiamo impegnarci per l'amore di Dio.
Ho conosciuto e sperimentato che le anime che vivono nell'amore, si distinguono per una grande perspicacia nel conoscere le cose di Dio, sia nella propria anima, sia nelle anime degli altri.
E le anime semplici, che non hanno un'istruzione, si distinguono per saggezza.
Alla quattordicesima stazione provo una sensazione strana, per il fatto che Gesù va sotto terra.
Quando la mia anima è tormentata penso soltanto così: « Gesù è buono e pieno di Misericordia ed anche se la terra si aprisse sotto i miei piedi, non cesserò di aver fiducia in Lui ».
Oggi ho udito queste parole: «
Oggi Gesù mi ha illuminato sul modo di comportarmi con una delle suore che mi aveva interrogata su molte questioni spirituali, sulle quali aveva dei dubbi.
In fondo però non era questo che le interessava, ma voleva sapere il mio parere su di esse per avere qualche cosa da raccontare su di me alle altre suore.
Oh, se almeno avesse ripetuto le medesime parole che le avevo detto, senza alterarle e senza aggiungervi altro!
Gesù mi ha messo in guardia nei confronti di quell'anima.
Ho deciso di pregare per lei, poiché soltanto la preghiera può illuminare quell'anima.
O Gesù mio, nulla può indurmi ad abbassare il mio ideale, cioè l'amore che ho verso di Te.
Benché la strada sia così tremendamente irta di spine, non ho paura d'andare avanti, anche se la grandine delle persecuzioni mi copre, anche se gli amici mi abbandonano, anche se tutto congiura contro di me e l'orizzonte si oscura, anche se la tempesta incomincia ad imperversare e sento che sono sola a dover far fronte a tutto.
Allora in tutta tranquillità confiderò nella Tua Misericordia, o mio Dio, e la mia fiducia non rimarrà delusa.
Oggi in refettorio, mentre mi si avvicinava una suora addetta a servire, ho provato un grande dolore nel punto delle Piaghe.
Mi è stato concesso di conoscere lo stato della sua anima. Ho pregato molto per lei.
Questa notte c'è stata una tempesta tremenda.
Mi sono stesa con la faccia a terra ed ho cominciato a recitare le litanie dei Santi.
Verso la fine delle litanie mi ha preso una tale sonnolenza, che non sono riuscita in nessuna maniera a terminare le litanie.
Allora mi sono alzata ed ho detto al Signore: « Gesù, placa la tempesta, poiché la tua bambina non riesce a pregare più a lungo e casca dal sonno ».
Dopo queste parole ho spalancato la finestra e non ho nemmeno messo i ganci.
Suor N.45 mi ha detto: « Ma cosa fa, sorella, il turbine scardinerà la finestra ».
Le ho risposto: « Dorma pure tranquillamente ».
E subito la tempesta è cessata del tutto.
Il giorno dopo le suore hanno parlato dell'improvvisa cessazione della tempesta, non sapendo come spiegarla.
A questo non ho risposto nulla, ma ho pensato fra di me; « Gesù e la piccola Faustina sanno come spiegarlo … ».
Oggi ho appreso che debbo andare a Rabka.46
Avrei dovuto partire solo dopo il 5 agosto, ma ho pregato la Madre Superiora di permettermi di partire subito.
Non sono stata da Padre Andrasz ed ho chiesto di poter partire possibilmente quanto prima.
La Madre Superiora si è un po' meravigliata per questo, perché voglio partire così presto; io però non ho dato spiegazioni, né ho chiarito il perché.
Questo resterà un segreto per l'eternità.
Per simili evenienze ho fatto un proposito che manterrò.
Sono entrata un momento in cappella ed ho pregato Gesù di poter fare un viaggio felice.
Tuttavia nella mia anima silenzio e buio.
Sentivo che ero sola, non avevo nessuno, ho pregato Gesù di stare con me.
Ad un tratto ho avvertito nell'anima uno spiraglio di luce, Gesù era con me.
Ma dopo questa grazia aumentarono le tenebre, ed un buio ancora più fitto è penetrato nell'anima.
Allora ho detto: « Sia fatta la Tua volontà. Tu puoi tutto ».
Mentre andavo in treno ed osservavo dal finestrino i dintorni stupendi e le montagne, cominciai a provare nell'anima tormenti ancora maggiori.
Quando le suore mi salutarono e cominciarono a dimostrarmi la loro cordialità, la mia sofferenza aumentò.
Avrei voluto nascondermi e riposare un momento in solitudine, restare sola.
In quei momenti nessuna creatura è in grado di confortarmi e anche se volessi dire qualche cosa di me, proverei un nuovo tormento.
Perciò in quei momenti ho taciuto e in silenzio mi sono sottomessa alla volontà di Dio, e questo mi ha dato sollievo.
Dalle creature non pretendo nulla e tratto con loro solo se lo esige la necessità.
Non farò confidenze, se non nel caso che sia necessario per la gloria di Dio.
Sto trattando familiarmente con gli angeli.
Qui però la salute va così male che sono costretta a rimanere a letto.
Sento degli strani, acuti dolori in tutta la cassa toracica, non posso muovere nemmeno una mano.
Ho passato una notte in cui ho dovuto rimanere distesa senza fare alcun movimento; se mi muovevo sembrava che mi si spaccasse tutto nei polmoni.
Quella notte non finiva mai.
Mi sono unita a Gesù Crocifisso ed ho pregato il Padre Celeste per i peccatori.
Dicono che una malattia di petto non procura dolori così acuti, io però questi dolori acuti li provo continuamente.
Qui la mia salute è talmente peggiorata, che debbo mettermi a letto e Suor N.47 ha detto che qui non mi sentirò meglio, poiché Rabka non è adatta per tutti i malati.
Oggi non ho potuto andare nemmeno alla santa Messa, né alla santa Comunione e fra le sofferenze dell'anima e del corpo ho ripetuto tra me: « Sia fatta la volontà del Signore. So che la Tua generosità è irraggiungibile ».
Improvvisamente ho udito il canto di un angelo, che narrava cantando tutta la mia vita, tutto ciò che aveva contenuto in sé.
Rimasi stupita, ma acquistai anche forza. ,
San Giuseppe mi ha chiesto48 di avere per Lui una devozione continua.
Lui stesso mi ha detto di recitare ogni giorno tre preghiere assieme al « Memorare ».49
Mi ha guardato con molta Cordialità e mi ha fatto conoscere quanto appoggia quest'opera e mi ha promesso il Suo aiuto particolarissimo e la sua protezione.
Recito ogni giorno le preghiere richieste e avverto la Sua speciale protezione.
Indice |
41 | I Santi Patroni della CSBVMM ed i giorni in cui si celebrano le loro feste sono: La Madonna della Misericordia - 5 agosto; S. Giuseppe - 19 marzo; S. Michele Arcangelo - 29 settembre; Sant'Ignazio di Loyola - 31 luglio; S. Maria Maddalena - 22 luglio; S. Teresa d'Avila - 15 ottobre |
42 | Si fratta della fondazione della nuova congregazione |
43 | Nel manoscritto qui c'è una parola illeggibile. Dal contesto risulta che deve essere « esorta », « incita » o « incoraggia » |
44 | Sull'ingratitudine della nazione polacca verso Dio e la Chiesa apparvero in quel periodo molti articoli sulla stampa cattolica |
45 | Probabilmente era Sr. Fabiola Pawluk ( Diano, Q. II, nota 56 ) |
46 | Rabka, una località situata ai piedi dei monti Carpazi, dove la congregazione ha una piccola casa di riposo per le suore e per le educande |
47 | Probabilmente era Sr. Elena, Maria Urbanska ( 1884-1940 ), che svolse prima la mansione di infermiera e poi divenne superiora della casa aperta da poco a Rabka ( 1932 ) |
48 | Santa Faustina non chiarisce di che genere fosse la richiesta, si può tuttavia supporre che fosse un'ispirazione interiore, una propensione intima verso la devozione a San Giuseppe. Poteva tuttavia essere anche una visione di San Giuseppe. Suggerisce questo pensiero l'espressione successiva della Santa: «Lui stesso mi ha detto … » |
49 | Il « Memorare » è una preghiera a San Giuseppe, che si usava recitare quotidianalmente in tutta la congregazione. Si suppone che le altre « tre » preghiere siano un Pater, Ave e Gloria |