Diario di M. Faustina Kowalska |
O Dio, Tu sei la felicità in Te stesso e per tale felicità non hai bisogno di alcuna creatura, poiché sei in Te stesso la pienezza dell'amore.
Tuttavia per la Tua insondabile Misericordia chiami all'esistenza delle creature e le fai partecipare alla Tua eterna felicità ed alla Tua vita interiore divina che Tu vivi nell'eternità quale Unico Dio in Tre Persone.
Nella Tua insondabile Misericordia hai creato gli spiriti angelici e li hai ammessi al Tuo amore, alla Tua familiarità divina.
Li hai resi capaci di amare eternamente.
Sebbene li abbia così generosamente forniti di bellezza e di amore, tuttavia nulla è venuto a mancare alla Tua pienezza, o Dio, ne d'altronde la loro bellezza ed il loro amore hanno completato Te, poiché Tu in Te stesso sei tutto.
E se hai permesso loro di prendere parte alla Tua felicità, di esistere e di amarTi, ciò è dovuto unicamente all'abisso della Tua Misericordia.
Per la Tua bontà insondabile essi Ti glorificano senza fine, prostrandosi ai piedi della Tua Maestà e cantando il loro eterno inno: « Santo, Santo, Santo … ».
Sii adorato, unico e misericordioso Dio nella SS. Trinità,
Insondabile, incommensurabile, inconcepibile.
Pur immergendosi in Te, la loro mente non può comprenderTi,
Perciò ripetono senza fine il loro eterno: « Santo! ».
Sii glorificato, nostro misericordioso Creatore e Signore,
Onnipotente, ricco di pietà, inconcepibile.
Il compito della nostra esistenza è quello di amarTi,
Cantando il nostro eterno inno: « Santo! ».
Sii benedetto, o Dio misericordioso, Amore eterno,
Tu sei al di sopra dei cieli, dell'azzurro firmamento.
La pura schiera degli spiriti Ti loda così,
Col suo eterno inno: « Tre volte Santo … ».
OsservandoTi direttamente in volto, o Dio,
Vedo che prima di loro avresti potuto chiamare in vita altre creature,
Perciò, prostrandomi davanti a Te con grande umiltà,
Comprendo bene che questa grazia proviene unicamente dalla Tua Misericordia.
Uno degli spiriti più belli non volle riconoscere la Tua Misericordia.
Accecato dalla sua superbia, trascinò con sé altri
E da angelo splendente divenne demonio,
Ma in un attimo dall'alto dei cieli fu sprofondato nell'inferno.
Allora gli angeli fedeli esclamarono: « Sia gloria alla Misericordia di Dio! ».
E superarono felicemente la prova del fuoco.
Gloria a Gesù, al Cristo umiliato,
Gloria alla Madre Sua, la Vergine umile e pura.
Dopo quella battaglia quei puri spiriti s'immersero nell'oceano della Divinità,
Meditando, adorando l'abisso della Sua Misericordia.
Affondano nella Sua bellezza e nel Suo immenso splendore,
Conoscendo la Trinità delle Persone, ma l'Unità della Divinità.
O Dio, Tu nella Tua Misericordia Ti sei degnato di chiamare dal nulla all'esistenza il genere umano e lo hai generosamente dotato della natura e della grazia.
Ma questo per la Tua bontà non è stato sufficiente.
Tu, Signore, nella Tua Misericordia ci dai la vita eterna, ci ammetti alla Tua eterna felicità e ci fai partecipare alla Tua vita intima e lo fai unicamente per la Tua Misericordia.
Tu ci concedi la Tua grazia unicamente perché sei buono e pieno d'amore.
Non eravamo affatto necessari per la Tua felicità, ma Tu, Signore, vuoi dividere la Tua felicità con noi.
Ma l'uomo non seppe resistere alla prova.
Avresti potuto punirlo come gli angeli respingendolo da Te per l'eternità, ma qui si manifestò la Tua Misericordia e le Tue viscere furono scosse da una grande pietà e promettesti Tu stesso di provvedere alla nostra salvezza.
Lo dobbiamo all'abisso inconcepibile della Tua Misericordia se non ci hai punito come meritavamo.
Sia adorata la Tua Misericordia, o Signore!
Per tutti i secoli continueremo ad esaltarla.
Anche gli angeli sono rimasti stupiti per la grande Misericordia che hai mostrato per gli uomini …
Sii adorato, o nostro Dio misericordioso,
Nostro onnipotente Creatore e Signore,
Ti rendiamo onore nella più profonda umiltà,
Immergendoci nell'oceano della Tua Divinità.
Ma l'uomo non perseverò nell'ora della prova,
Su istigazione del maligno. Ti divenne infedele,
Perse la grazia e i doni e gli rimasero soltanto miseria,
Lacrime, sofferenze, dolore, amarezza fino alla tomba.
Ma Tu, o Dio misericordioso, non permettesti che l'umanità perisse,
E promettesti un Redentore,
Non ci lasciasti nella disperazione, nonostante le nostre gravi malvagità,
Ed inviasti i Tuoi profeti ad Israele.
Però l'umanità grida a Te giorno e notte,
Dall'abisso della miseria, dei peccati e di ogni dolore.
Ascolta i lamenti e le lacrime. Tu che regni nei cieli,
O Dio di grande Misericordia, o Dio di pietà.
L'uomo peccò, ma non era in grado di ottenere il perdono,
Perché un abisso infinito si era aperto fra Dio e l'uomo.
E gridava con la voce della sua miseria: abbi pietà di noi.
Ma Jahvé taceva … e passava un secolo dopo l'altro.
Aumenta la nostalgia di tutta l'umanità
Per Colui che le era stato promesso.
« Vieni, Agnello di Dio, e cancella le nostre colpe,
Vieni come un raggio luminoso e rischiara le nostre tenebre ».
E l'umanità grida senza posa a Te, Signore dei Signori,
Alla Tua insondabile Misericordia, alla Tua pietà,
O grande Jahvé lasciaTi placare,
Rammenta la Tua bontà e perdona i nostri peccati.
O Dio, Tu non hai sterminato l'uomo dopo la caduta, ma nella Tua Misericordia gli hai perdonato ed hai perdonato veramente da Dio, cioè non solo gli hai rimesso la colpa ma l'hai colmato di ogni grazia.
La Misericordia Ti ha spinto fino al punto che Tu stesso Ti sei degnato di scendere tra noi per sollevarci dalla nostra miseria.
Dio scende sulla terra, il Signore dei Signori si umilia, Egli l'Immortale.
Ma dove scendi, Signore? Forse nel tempio di Salomone?
Vuoi forse che Ti venga costruita una nuova dimora dove hai intenzione di scendere?
O Signore, che dimora Ti prepareremo, dal momento che tutta la terra è il Tuo sgabello?
Tu stesso Ti sei preparato una dimora: una Santa Vergine.
Le Sue viscere immacolate sono la Tua abitazione ed avviene l'inconcepibile miracolo della Tua Misericordia, o Signore.
Il Verbo si fa Carne, Dio abita fra di noi, il Verbo di Dio, la Misericordia Incarnata.
Con la Tua umiliazione ci hai innalzato alla Tua Divinità.
È l'eccesso del Tuo amore, è l'abisso della Tua Misericordia.
Stupiscono i cieli per questo eccesso del Tuo amore.
Ora nessuno ha più paura di avvicinarsi a Te.
Sei il Dio della Misericordia, hai pietà per la miseria, sei il nostro Dio e noi il Tuo popolo.
Sei nostro Padre e noi per Tua grazia siamo Tuoi figli.
Sia glorificata la Tua Misericordia, poiché Ti sei degnato di scendere tra noi.
Sii adorato, o Dio misericordioso,
Per esserTi degnato di scendere dal cielo su questa terra.
Ti adoriamo in grande umiltà,
Per aver innalzato tutto il genere umano.
Insondabile nella Tua Misericordia, inconcepibile!
Per amore verso di noi prendi per Te il corpo
Da una Vergine Immacolata, mai sfiorata dal peccato,
Perché così avevi stabilito dall'eternità.
La Vergine Santa, quel niveo giglio,
Per prima adora l'onnipotenza della Tua Misericordia.
Il Suo Cuore puro si apre con amore alla venuta del Verbo,
Crede alle parole del messaggero divino e si rafforza nella fiducia.
Si stupì il cielo che Dio si fosse fatto uomo,
Che ci fosse in terra un cuore degno di Dio.
Perché mai, Signore, non Ti unisci a un Serafino, ma ad un peccatore?
Questo è un austero della Tua Misericordia, nonostante il puro grembo della Vergine.
O mistero della divina Misericordia, o Dio di pietà,
Che Ti sei degnato abbandonare il trono celeste
Per abbassarli alla nostra miseria, all'umana debolezza,
Perché non gli angeli, ma gli uomini hanno bisogno di Misericordia.
Per esprimere degnamente la Misericordia del Signore,
Uniamoci alla Tua Madre Immacolata,
Così allora il nostro inno Ti sarà più gradito,
Dato che Essa è stata scelta fra gli angeli e gli uomini.
Attraverso Lei, come attraverso un puro cristallo
È giunta a noi la Tua Misericordia.
Per Suo merito l'uomo divenne gradito a Dio,
Per Suo merito scendono su di noi torrènti di grazie di ogni genere.
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45 | Inizia qui ima serie di cinque considerazioni tre trattano, con estrema semplicità, la misericordia divina. Ogni meditazione: in prosa è seguita da un'altra in versi |