Diario di M. Faustina Kowalska |
( Q. 1, nota 86 )
Questa visione si riferisce al rev. prof. Sopocko, che doveva soffrire molto a causa della soppressione del culto della Divina Misericordia secondo le forme proposte da Santa Faustina.
La predizione si è avverata quasi alla lettera.
Il decreto della S. Congregazione del S. Uffizio del 28.XI.1958 n. 65/52 e la Notificazione del 6.III.1959 vietavano di diffondere la devozione alla Divina Misericordia nelle forme proposte da Santa Faustina.
In conseguenza di ciò vennero tolte le immagini che in precedenza erano state collocate in molte chiese.
I sacerdoti smisero di predicare sulla Misericordia del Signore.
Lo stesso Don Sopocko ricevette un severo ammonimento dalla Santa Sede e, per aver diffuso la devozione alla Divina Misericordia, ebbe molti altri dispiaceri.
Anche la CSBVMM ricevette il divieto di diffondere il culto e, di conseguenza, di distribuire le immaginette e di propagare la coroncina, la novena e in genere tutto ciò che poteva riferirsi alla diffusione del culto della Divina Misericordia secondo le forme proposte da Santa Faustina.
Sembrava che « quest'opera, che pure il Signore raccomanda tanto … » fosse stata completamente annientata e che non sarebbe risorta più.
Fino al giorno in cui fu emanata la « Notificazione » del 1958, l'immagine della Divina Misericordia, custodita nella casa della congregazione a Cracovia, dove è morta Santa Faustina, era stata oggetto di grande venerazione ed era ricoperta di ex voto.
La terza domenica del mese si celebrava la messa solenne ed i sacerdoti facevano la predica sulla Divina Misericordia e la prima domenica dopo Pasqua si celebrava la festa della Divina Misericordia, che il cardinale Adamo Sapieha, per un periodo di sette anni, aveva arricchito dell'indulgenza plenaria.
Si deve prender nota del fatto che il cardinale, Principe Adamo Sapieha, arcivescovo di Cracovia ( 1912-1951 ), fu il primo ordinario in Polonia ad approvare coll'Imprimatur le pubblicazioni che contenevano la devozione alla Divina Misericordia.
In seguito ogni ordinario di Cracovia fu favorevole al messaggio e alla devozione nelle forme proposte da Santa Faustina.
È interessante notare che la prima immagine della Divina Misericordia, dipinta a Wilno, fu esposta alla venerazione dei fedeli nel 1937, con l'autorizzazione dell'arcivescovo Mons. Romualdo Jaibrzykowski, nella chiesa di San Michele di quella città, appartenente proprio alla famiglia dei Principi Sapieha.
Di quella chiesa era rettore allora Don Michele Sopocko.
Di fronte al divieto della Santa Sede, le suore si rivolsero all'arcivescovo Baziak, allora ordinario di Cracovia, per sapere come dovevano comportarsi in merito all'immagine della Divina Misericordia che si trovava nella cappella delle suore e che era oggetto di venerazione da parte dei fedeli e come dovevano regolarsi a riguardo della festa che era stata celebrata fino ad allora.
L'arcivescovo Baziak rispose di lasciare l'immagine al suo posto, di non impedire ai fedeli di chiedere davanti ad essa le grazie loro necessarie e di non abolire la festa celebrata fino ad allora in onore della Divina Misericordia.
In tal modo il culto della Divina Misericordia superò la prova nel piccolo centro della congregazione a Cracovia, in Via S. Faustyny 3, dove riposano le spoglie di Santa Faustina Kowaiska.
Nel momento attuale tale culto si intensifica nuovamente e suscita l'interessamento dei teologi.
Dato che la prima parte della predizione si era avverata quasi alla lettera, c'era da supporre che anche la seconda parte si sarebbe realizzata.
I fatti riportati qui sotto sono la prova evidente della veridicità della predizione della Santa.
Il 30 giugno 1978 la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato negli Atti della Sede Apostolica ( A.A.S., 70, pag. 350 ) una Notificazione firmata il 15 aprile 1978 dal suo Prefetto, Sua Em. il Card. Franjo Seper, e dal suo Segretario, l'arcivescovo Mons. J. J. Hamer, O.P., del seguente tenore: « Da diverse parti, specialmente dalla Polonia, anche autorevolmente, è stato chiesto se le proibizioni contenute nella Notificazione: della S. Congregazione del S. Offizio, Pubblicata sugli A.A.S., anno 1959, p. 271, riguardanti la devozione alla Divina Misericordia nelle forme proposte da Sr. Faustina Kowalska, si debbano ritenere ancora in vigore.
Questa S. Congregazione, tenuti presenti i molti documenti originali, non conosciuti nel 1959, considerate le circostanze profondamente mutate, e tenuto conto del parere di molti Ordinari Polacchi, dichiara non più vincolanti le proibizioni contenute nella citata Notificazione ».
Il 12 luglio 1979 rispondendo al Superiore Generale della Congregazione dei PP. Mariani dell'Immacolata Concezione della B.V.M. che, a nome del superiore della Provincia americana di San Stanislao Kostka della stessa congregazione, chiedeva un autorevole chiarimento in merito all'estensione del contenuto espresso nella Notificazione del 1978 che revocava il divieto di diffondere la devozione alla Divina Misericordia nelle forme proposte dalla Santa, il Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Cardinal Seper, confermava:
Prot. N. 65/52
Reverendissimo Padre,
Con pregiata Lettera Prot. N. 39/79 del 27 giugno p.p., e relativi allegati, la Paternità Vostra esponeva le difficoltà incontrate ad ottenere l'« Imprimatur » dall'Ordinario di Springfield, Mass., a pubblicazioni edite per iniziativa della Provincia di S. Stanislao Kostka di codesta Congregazione in U.S.A., in relazione al ripristino della diffusione della devozione alla Divina Misericordia nelle forme proposte dalla Serva di Dio Suor Faustina Kowalska.
La difficoltà addotta dalla Curia di Springfield sarebbe sorta dall'interpretazione della Notificazione con cui questo S. Dicastero, in data 15 Aprile 1978, dichiarò non più vincolante la precedente Notificazione del 6 Marzo 1959; per tale motivo Ella chiedeva un'autorévole chiarificazione sulla interpretazione dei limiti espressi nella Notificazione del 1978.
In merito mi pregio significarle che con la nuova Notificazione ( A.A.S., 30 Giugno 1978, p. 350 ), maturata alla luce della documentazione originale vagliata anche per l'accurato intervento informativo dell'allora Arcivescovo di Cracovia, Card. Carlo Wojtyla, la Santa Sede ha inteso abrogare la proibizione contenuta nella precedente Notificazione del 1959 ( A.A.S., 1959, p. 271 ), per cui si ritiene che non esista più, da parte di questa S. Congregazione, alcun impedimento alla diffusione della devozione alla Divina Misericordia nelle autentiche forme proposte dalla Religiosa su menzionata.
Ciò non toglie al su citato Vescovo di Springfield il diritto di decidere, in base a sue particolari valutazioni delle circostanze locali, sull'opportunità di concedere l'« Imprimatur » in questione.
Nel comunicarLe quanto sopra per opportuna cognizione e norma, profitto dell'occasione per confermarmi con sensi di religioso ossequio.
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