Il grande segreto per diventare santo |
3. O anima, immagine vivente di Dio e riscattata dal Sangue prezioso di Gesù Cristo, il tuo Signore vuole che tu diventi santa come Lui in questa vita, e gloriosa come Lui nell'altra.
L'acquisto della santità di Dio è la tua sicura vocazione; a questo devono dunque mirare tutti i tuoi pensieri, tutte le tue parole, tutte le tue azioni, tutte le tue pene, e tutti i movimenti della tua vita, altrimenti tu resisti a Dio, non facendo ciò per cui ti ha creata e ti conserva.
Oh, quale opera stupenda!
La polvere cambiata in luce, la sozzura in purezza, il peccato in santità, la creatura nel Creatore e l'uomo in Dio!
Oh, opera stupenda!
Lo ripeto, ma opera difficile in se stessa ed impossibile con le sole forze della natura.
Dio solo, con la sua grazia, ed una grazia copiosa e straordinaria, può venirne a capo; la creazione stessa dell'universo non è un capolavoro così grande come questo!
4. Come farai tu, anima predestinata?
Di quali mezzi ti servirai per salire dove Dio ti chiama?
I mezzi di salvezza e di santità sono noti a tutti sono scritti nel Vangelo, sono spiegati dai maestri della vita spirituale, sono praticati dai Santi e necessari a quanti vogliono salvarsi e giungere alla perfezione; essi sono l'umiltà del cuore, la preghiera continua, la mortificazione universale, l'abbandono alla divina Provvidenza, la conformità alla volontà del Signore.
5. Per servirsi di tutti questi mezzi di salvezza e di santità, la grazia del soccorso di Dio è assolutamente necessaria, e questa grazia è concessa a tutti più o meno grande: nessuno ne dubita.
Dico più o meno grande, poiché il Signore, benché d'infinita bontà, non concede a tutti nella stessa misura ed intensità la sua grazia, sebbene a ciascuno ne dia a sufficienza.
Ora, l'anima fedele con una grazia grande fa una grande azione, e, con una grazia debole, ne fa una piccola; quindi il valore e l'eccellenza delle nostre azioni sono in proporzione del valore e dell'eccellenza della grazia concessa da Dio e corrisposta dall'anima.
Questi principi sono incontestabili.
6. Tutto dunque si riduce a trovare un mezzo facile per ottenere da Dio la grazia necessaria per diventare santo: proprio questo mezzo voglio indicarti e dico che per trovare la grazia di Dio, bisogna trovare Maria.
7. 1) – Solo Maria ha trovato grazia davanti a Dio, per sé e per ogni uomo in particolare; i Patriarchi e i Profeti, i Santi tutti dell'Antico Patto non poterono trovare questa grazia.
8. 2) – Perché Maria ha dato l'essere e la vita all'Autore di ogni grazia, e perciò è chiamata Madre della Grazia.
9. 3) – L'Eterno Padre, dal quale ogni dono perfetto ed ogni grazia discendono a noi come dalla sua sorgente essenziale, nel darle suo Figlio, le ha dato insieme tutte le sue grazie; di modo che, – come dice San Bernardo, – la volontà di Dio le è stata data in Lui e con Lui.
10. 4) – Dio l'ha scelta per tesoriera, economa e dispensatrice di tutte le grazie; di modo che tutte le sue grazie e tutti i suoi doni passano per le mani di Lei, e, secondo il potere ricevutone, Ella dà, – come dice San Bernardino, – a chi vuole, come vuole, quando vuole e nella misura che vuole, le grazie dell'Eterno Padre, le virtù di Gesù Cristo e i doni dello Spirito Santo.
11. 5) – Come nell'ordine della natura, è necessario che un figlio abbia un padre ed una madre, così nell'ordine della grazia è necessario che un vero figlio della Chiesa abbia Dio per padre e Maria per madre; di modo che, se egli si gloriasse di avere Dio per padre e non avesse la tenerezza di un vero figlio verso Maria, sarebbe un impostore, che avrebbe solo il demonio per padre.
12. 6) – Avendo Maria formato il Capo dei predestinati, che è Gesù Cristo, tocca pure a Lei di formare le membra di questo Capo, che sono i veri cristiani; nessuna madre, infatti, forma il capo senza le membra, o le membra senza il capo.
Chi dunque aspira ad essere membro di Gesù Cristo, pieno di grazia e di verità, deve essere formato in Maria, attraverso la grazia di Gesù Cristo, che risiede in Lei pienamente, per venire comunicata pienamente ai veri membri di Gesù Cristo e ai veri suoi figli.
13. 7) – Lo Spirito Santo ha sposato Maria e prodotto in Lei, per mezzo di Lei e da Lei Gesù Cristo, questo capolavoro, il Verbo Incarnato; e siccome non l'ha mai ripudiata, così continua ogni giorno a produrre in Lei e per mezzo di Lei, in modo misterioso, ma reale, i predestinati.
14. 8) – Maria ha ricevuto da Dio un particolare dominio sulle anime per nutrirle e farle crescere in Dio.
Sant'Agostino giunge a dire che in questo mondo i predestinati sono tutti chiusi nel seno di Maria, e che non vengono alla luce se non quando questa buona Madre li partorisce alla vita eterna: quindi, come il bambino trae tutto il cibo dalla mamma, che lo proporziona alla sua debolezza, così i predestinati traggono da Maria tutto il loro cibo spirituale e tutta la loro forza.
15. 9) – A Maria Dio Padre ha detto: « Figlia mia, abita in Giacobbe », cioè nei miei predestinati, di cui Giacobbe è la figura.
A Maria il Figlio di Dio ha detto: « Mia cara Madre, abbi la tua eredità in Israele, cioè nei predestinati ».
A Maria infine lo Spirito Santo ha detto: « Mia fedele Sposa, getta le radici nei miei eletti ».
Perciò, chiunque è eletto e predestinato, ha la Santa Vergine che dimora dentro se stesso, cioè nella sua anima, e lascia che Ella vi metta le radici di una profonda umiltà, di una carità ardente e di tutte le virtù.
16. 10) – Maria è chiamata da Sant'Agostino, e di fatto lo è, il modello vivente di Dio, « forma di Dio »; vale a dire che in Lei sola un Dio fatto Uomo è stato formato al naturale, senza che gli mancasse alcun lineamento della divinità, e in Lei sola altresì può essere formato l'uomo in Dio al naturale, per quanto ne è capace l'umana natura, attraverso la grazia di Gesù Cristo.
In due modi uno scultore può fare una statua o un ritratto al naturale:
1) – servendosi della sua capacità, della sua forza, della sua scienza e della bontà dei suoi strumenti per scolpire questa statua o ritratto in una materia dura ed informe;
2) – gettandola nello stampo.
Il primo modo è lungo e difficile, e soggetto a molti pericoli: spesso basta un colpo di cesello o di martello dato male, per guastare tutta l'opera.
Il secondo modo è pronto, facile e dolce, quasi senza fatica e senza spesa, purché lo stampo sia perfetto e rappresenti l'originale, e la materia di cui lo scultore si serve, sia maneggevole, e non resistente alla sua mano.
17. Maria è il grande modello di Dio, fatto dallo Spirito Santo, per formare al naturale un Uomo–Dio per mezzo dell'unione ipostatica e per formare un Uomo–Dio per mezzo della grazia.
A questo stampo non manca nessun lineamento della divinità: chiunque vi è gettato e si lascia maneggiare, riceve tutti i lineamenti di Gesù Cristo vero Dio, in modo soave e proporzionato all'umana debolezza, senza tanta agonia, né tanto travaglio; in modo sicuro, cioè senza timore di illusioni, dato che il demonio non ha mai avuto, né avrà mai accesso in Maria, santa ed immacolata, senza ombra della minima macchia di peccato.
18. O anima cara, quale differenza tra un'anima formata in Gesù Cristo con i metodi ordinari di coloro che, come gli scultori, si fidano della loro abilità e si appoggiano sulla loro capacità, e un'anima molto docile, distaccata da tutto, ben fusa, e che, senza confidare affatto in se stessa, si getta in Maria Santissima e si abbandona all'operazione dello Spirito Santo!
Quante macchie, quanti difetti, quante oscurità, quante illusioni, quanto di troppo naturale e di umano c'è nella prima, e quanto la seconda è pura, divina, simile a Gesù Cristo!
19. Non c'è, né ci sarà mai creatura alcuna in cui Dio sarà più grande, al di fuori di Lui stesso e in Lui stesso, che nella divina Maria, senza eccettuare i Beati, i Cherubini e i più alti Serafini, nel Paradiso stesso.
Maria è il Paradiso di Dio e il suo mondo ineffabile, dove il Figlio di Dio è entrato per operarvi meraviglie, per custodirlo, per compiacervisi.
Egli ha creato un mondo per l'uomo pellegrino, ed è questo che abitiamo; ha creato un mondo per l'uomo beato, ed è il Paradiso; ma ne ha creato un altro per Lui stesso e gli ha dato nome Maria: mondo, questo, sconosciuto a quasi tutti i mortali qui in terra, e incomprensibile anche a tutti gli Angeli, i Beati Comprensori del Cielo, i quali, meravigliati di vedere Dio così alto e così distante da tutti loro, così separato e così nascosto nel suo mondo, la divina Maria, esclamano giorno e notte: « Santo, Santo, Santo! ».
20. Beata, mille volte beata è quaggiù quell'anima, a cui lo Spirito Santo rivela il segreto di Maria, perché lo conosca; a cui apre questo giardino chiuso perché vi entri; questa fonte suggellata perché vi attinga e beva a gran sorsi le acque vivificatrici della grazia!
Quest'anima non troverà che Dio solo, senza creatura, in quest'amabile creatura: ma Dio nello stesso tempo infinitamente santo ed elevato, infinitamente condiscendente e proporzionato alla propria debolezza.
Dio, essendo dappertutto, si può trovare dappertutto, perfino nell'inferno; ma non vi è luogo in cui la creatura possa trovarlo più vicino a sé e più proporzionato alla propria debolezza quanto in Maria, poiché appunto per questo Dio si incarnò in Lei.
Dovunque egli è il pane dei forti e degli Angeli, ma in Maria è il Pane dei figli.
21. Non si creda, dunque, come alcuni falsi illuminati, che Maria, perché creatura, sia di impedimento all'unione con il Creatore; non è più Maria che vive, ma Gesù Cristo solo, Dio solo che vive in Maria.
La sua trasformazione in Dio supera quella di San Paolo e degli altri Santi, molto più che il Cielo non superi in altezza la terra.
Maria è stata creata solo per Dio, e quindi, ben lontano dal ritenere per se stessa un'anima, la getta in Dio e la unisce a Lui tanto più perfettamente quanto più questa anima è unita a Lei.
Maria è l'eco meravigliosa di Dio, che non risponde che: « Dio », quando le si grida: « Maria »; che glorifica soltanto Dio, quando, con Sant'Elisabetta, viene chiamata beata.
Se i falsi illuminati, così miseramente ingannati dal demonio perfino nell'orazione avessero saputo trovare Maria, e per mezzo di Maria, Gesù e, per mezzo di Gesù, Dio, non sarebbero caduti così miseramente.
Quando si è trovata Maria e, per mezzo di Maria, Gesù e, per mezzo di Gesù, Dio Padre, si è trovato ogni bene – dicono le anime sante –, e chi dice ogni bene. non eccettua nulla: ogni grazia ed ogni amicizia presso Dio, ogni sicurezza contro i nemici di Dio, ogni verità contro la menzogna, ogni facilità ed ogni vittoria contro le difficoltà di salvarsi, ogni soavità ed ogni gioia nelle amarezze della vita.
22. Non è detto che colui, che per mezzo di una vera devozione ha trovato Maria, sia libero da croci e da patimenti; al contrario!
Egli, anzi, ne è assalito più di chiunque altro, perché Maria, essendo Madre dei viventi, dà a tutti i suoi figli pezzi dell'Albero di Vita, che è la Croce di Gesù; bensì, se da una parte Maria taglia loro delle buone croci, dall'altra ottiene loro la grazia di portarle con pazienza e perfino con gioia; di modo che le croci che Ella dà a quanti le appartengono, sono piuttosto canditi o croci candite anziché croci amare; ovvero, se per qualche tempo sentono l'amarezza del calice che bisogna bere necessariamente per essere amici di Dio, la consolazione, poi, e la gioia che questa buona Madre fa seguire alla tristezza, li anima incredibilmente a portare croci ancor più pesanti e più amare.
23. La difficoltà è quindi di saper trovare realmente la divina Maria, per trovare ogni grazia in abbondanza.
Dio, perché assoluto padrone, può comunicare egli stesso direttamente ciò che in via ordinaria non comunica se non per mezzo di Maria, né senza temerarietà si può negare che qualche volta, anzi, lo faccia; però, nell'ordine della grazia – come dice San Tommaso Dio, visto l'ordine stabilito dalla sua divina Sapienza, ordinariamente non si comunica agli uomini che per mezzo di Maria.
Per salire fino a Lui e unirsi a Lui, è necessario servirsi dello stesso mezzo di cui Egli si servì per scendere fino a noi, per farsi uomo e per comunicarci le sue grazie: questo mezzo è una vera devozione a Maria Vergine.
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