Imitazione di Cristo |
1 - « Il regno di Dio è in mezzo a voi », dice il Signore ( Lc 17,21 ).
Rivolgiti con tutto il cuore al Signore, abbandona questo misero mondo e l'anima tua troverà riposo.
Impara a disprezzare le cose esteriori e a dedicarti a quelle interne; allora vedrai venire in te il regno di Dio.
Il regno di Dio è infatti « pace e gioia nello Spirito Santo » ( Rm 14,17 ) e non si da agli empi.
Cristo verrà a te portandoti le sue consolazioni se tu dentro di te gli avrai preparato una degna dimora.
« Tutta la gloria che egli cerca è all'interno » ( Sal 45,14 ) del cuore e ivi si compiace di stare.
Frequenti sono le visite ch'egli fa all'uomo di vita interiore, dolci i colloqui, soavi i conforti, grande la pace, meravigliosa la familiarità.
Suvvia, anima fedele, prepara il tuo cuore a questo sposo, perché si degni di venire a te e di abitare dentro di te.
Egli infatti così dice: « Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre lo amerà e a lui verremo e faremo dimora presso di lui » ( Gv 14,23 ).
Fa' dunque posto a Cristo e nega l'ingresso a tutte le altre cose.
Quando avrai Cristo, sarai ricco. Egli ti basta.
Egli provvederà a tutto e fedelmente si curerà di tutto; e tu non avrai nessun bisogno di sperare negli uomini.
Gli uomini presto mutano e facilmente vengono meno.
Ma « Cristo rimane in eterno » ( Gv 12,34 ) e fino alla fine ci sta accanto.
Non si deve riporre grande fiducia nell'uomo fragile e mortale, anche se è utile e lo si ama; così pure non ci si deve molto immalinconire se talvolta ci avversa o ci è contrario.
Quelli che oggi sono con te, domani possono esserti in opposizione, e viceversa; gli uomini mutano come il vento.
Metti tutta la tua fiducia in Dio; sia lui il tuo timore e il tuo amore.
Egli risponderà per te e nel modo migliore farà il tuo bene.
« Non abbiamo qui città permanente » ( Eb 13,14 ) e dovunque tu sei, sei un estraneo e un pellegrino; non avrai mai requie se non sarai intimamente unito a Cristo.
Perché ti indugi a girar l'occhio dintorno, se non è questa la patria del tuo riposo?
« In cielo dev'essere la tua abitazione » ( 2 Cor 5,2 ); tu devi guardare le cose della terra come fossi di passaggio.
Tutte passano e tu pure passi insieme con loro.
Cerca di non attaccarti troppo per non divenirne schiavo e per non perire.
Il tuo pensiero sia rivolto all'Altissimo Iddio, e senza posa si innalzi a Cristo la tua preghiera.
Se non sai salire alle altezze della contemplazione dei misteri celesti, fermati sulla passione di Cristo, abita volentieri nelle sacre piaghe del Signore.
Se devotamente ti rifugi nelle ferite e nelle preziose stimate di Gesù, sentirai grande conforto nell'ora della tribolazione, non ti curerai molto del disprezzo degli uomini e facilmente passerai sopra alle parole malediche dei tuoi denigratori.
Anche Cristo fu in questo mondo vilipeso dagli uomini; e quando più urgeva il bisogno venne abbandonato agli obbrobri dai conoscenti e dagli amici.
Cristo ha voluto patire e subire umiliazioni, e tu osi lamentarti di qualche cosa?
Cristo ebbe avversari e oppositori, e tu vuoi che tutti ti siano amici e ti facciano del bene?
Come sarà coronata la tua pazienza, se non hai incontrato nessuna avversità?
Se non vuoi soffrire nessun contrasto, come sarai amico di Cristo?
Sii forte con Cristo e per Cristo, se con Cristo vuoi regnare.
Se una volta sola tu fossi perfettamente entrato nell'intimo di Gesù e avessi assaporato un po' il suo ardente amore, non ti prenderesti preoccupazione dei tuoi comodi o dei tuoi disagi, ma piuttosto avresti gioia nel ricevere oltraggi, perché l'amore di Gesù conduce a ritenersi vile.
Chi ama Gesù e la verità ed è un uomo di vita interiore, sgombro da affetti disordinati, può liberamente volgersi a Dio, elevarsi nello spirito sopra sé stesso e riposarsi nel perfetto godimento di Dio.
È veramente saggio, ammaestrato da Dio più che dagli uomini chi giudica le cose come sono e non secondo quel che si dice o si stima.
Chi vive dentro di sé a da poco peso alle vicende esterne, non cerca luogo, non aspetta tempo per compiere i suoi doveri religiosi.
Un uomo interiore fa presto a raccogliersi, perché non si butta mai del tutto fuori di sé.
Non gli sono di impedimento l'attività esteriore o una occupazione necessaria in quel momento, ma si adatta alle evenienze.
Chi dentro è ben disposto e ordinato non bada ai gesti stupefacenti e perversi degli uomini.
L'uomo è tanto più ostacolato e dissipato quanto più si lascia incantare dalle cose del mondo.
Se tu agissi con rettitudine e fossi interamente puro, tutto ti riuscirebbe in bene e con tuo profitto.
Molte cose ti dispiacciono e spesso ti turbano perché non sei ancora totalmente morto a te stesso e staccato da tutto ciò che è terreno.
Nulla tanto macchia e impaccia il cuore dell'uomo come l'amore impuro alle creature.
Se rinunci alle consolazioni profane, potrai contemplare i misteri celesti ed essere frequentemente inondato di grande giubilo interiore.
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