Imitazione di Cristo |
1 - Non possiamo fidarci troppo di noi, perché spesso ci manca la grazia e l'intendimento.
Scarso lume è in noi e in un attimo lo perdiamo a causa della nostra negligenza.
Spesso nemmeno ci accorgiamo di quanto siamo interiormente ciechi.
Sovente agiamo male e, quel ch' è peggio, ci scusiamo.
Alle volte siamo mossi dalla passione e la giustifichiamo come zelo.
Siamo duri nel rimproverare agli altri i loro piccoli falli, e ai nostri ben più gravi passiamo sopra.
Subito avvertiamo e pesiamo ciò che gli altri ci fanno sopportare, ma non ci diamo pensiero di quanto gli altri devono sopportare da parte nostra.
Chi ponderasse bene e rettamente le proprie opere non giudicherebbe rigorosamente il prossimo.
L'uomo interiore fa precedere a tutte le cure quella di sé; chi bada con diligenza a sé facilmente tace degli altri.
Non sarai mai un uomo interiore e devoto, se non saprai mantenere il silenzio sui fatti altrui, riservando ogni speciale attenzione a te medesimo.
Se attendi interamente solo a te e a Dio, poco ti disturberà ciò che vedi al di fuori.
Dove sei quando non sei presente a te stesso?
E quand'anche tu avessi girato il mondo, se hai trascurato te stesso, che ti giova?
Se vuoi possedere la pace e l'unione vera, è necessario che tu lasci da parte tutto il resto e te solo abbia dinanzi agli occhi.
Molto pertanto avanzerai se ti conserverai libero da ogni affanno temporale.
Molto invece regredirai se darai importanza a qualche cosa del mondo.
Nulla ti sia grande, nulla sublime, nulla gradito, nulla che non sia soltanto Dio o che lo riguardi.
Stima tutto vano quanto di consolazione ti è dato da una creatura.
Amando Dio, l'anima disprezza tutte le cose perché inferiori a Dio.
Solo Dio è eterno e immenso; egli di sé tutto riempie; egli è il sollievo dell'anima, la vera letizia del cuore.
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