Imitazione di Cristo |
Figliuolo, cammina alla mia presenza, cercami sempre nella verità e nella semplicità del tuo cuore.
Chi nella verità cammina alla mia presenza sarà sempre al sicuro dagli assalti nemici; la verità lo libererà dai seduttori e dalle maldicenze dei perversi.
Se la verità ti libererà, sarai veramente libero e non ti preoccuperai delle ciarle degli uomini.
Signore, è proprio vero quello che dici; ti prego che così avvenga di me.
La tua verità mi ammaestri, mi custodisca, mi conservi fino all'ultimo momento nella via della salvezza eterna.
Essa mi liberi da ogni affetto non buono, da ogni attaccamento disordinato, e io camminerò con te in grande libertà di cuore.
Io ti insegnerò, dice la Verità, ciò che è giusto e gradito al mio cospetto.
Pensa ai tuoi peccati con grande amarezza e vivo dolore; non ritenere di essere qualche cosa per via delle tue opere buone.
In realtà sei un peccatore, soggetto e vincolato a molte passioni.
Da parte tua sempre tendi al nulla; presto cadi, presto sei vinto, presto ti turbi, presto ti abbatti.
Non hai nulla da poterti gloriare, bensì molto da umiliarti, perché sei infermo più che non possa comprenderlo.
Nulla dunque ti sembri gran cosa di tutto quello che fai.
Nulla ti appaia eccelso, nulla prezioso, nulla ammirevole, nulla degno di riputazione.
Fuorché ciò che è eterno, non vi è nulla che meriti lode e sia desiderabile.
Ti piaccia soprattutto l'eterna Verità e sempre ti muova a disgusto la tua estrema viltà.
Che tu nulla tanto tema, tanto biasimi e fugga come i tuoi difetti e le tue colpe: esse ti devono dispiacere più della perdita, delle tue sostanze.
Alcuni non camminano sinceramente alla mia presenza, ma, mossi da una funesta curiosità e presunzione, vogliono scrutare i miei segreti e comprendere le sublimità di Dio, mentre trascurano sé stessi e la loro salvezza.
Costoro, per la loro superbia e curiosità, cadono spesso in molte tentazioni e in molti peccati, perché io mi oppongo ad essi.
Temi i giudizi di Dio, paventa l'ira dell'Onnipotente.
Non discutere le opere dell'Altissimo; piuttosto scruta le tue iniquità, in quante colpe sei caduto, quante opere buone hai omesso.
Alcuni fanno consistere la loro devozione nei libri, altri nelle immagini, altri ancora in manifestazioni e cerimonie esteriori.
Alcuni mi hanno sulle labbra ma poco nel cuore.
Vi sono altri che, illuminati nella loro intelligenza e purificati nei loro affetti, anelano continuamente ai beni eterni, mal volentieri odono parlare delle cose terrene, né senza pena si sottomettono alle esigenze della natura.
Costoro intendono che cosa dice dentro di essi lo Spirito di Verità.
Poiché egli insegna loro a disprezzare le cose terrene e ad amare le eterne, a trascurare il mondo, a desiderare, giorno e notte, il cielo.
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