Imitazione di Cristo |
Figliuolo, è necessario che tu dia tutto per tutto e che non appartenga per nulla a te stesso.
Sappi che l'amore di te stesso ti danneggia più di ógni altra cosa al mondo.
Qualunque cosa aderisce più o meno a te secondo l'amore e l'affetto che le porti.
Se il tuo amore sarà puro, semplice e bene ordinato, non sarai schiavo di nulla.
Non bramare ciò che non ti è lecito possedere, non possedere ciò che può esserti di impedimento e privarti della libertà interiore.
Stupisce che dal fondo del cuore tu non affidi a me te stesso con tutto ciò che puoi desiderare o avere.
Perché ti struggi in vane tristezze?
Perché ti affatichi in cure superflue?
Sta' al mio beneplacito e non soffrirai nessun nocumento.
Se cerchi questo o quello e vuoi essere qui o là in vista di un tuo comodo o di una soddisfazione tua, non sarai mai nella quiete né libero da preoccupazioni, perché in ogni cosa vi sarà qualche difetto e dovunque vi sarà chi ti contrasta.
Ciò che giova non è l'acquisto o l'accrescimento di un qualsiasi bene esteriore, ma piuttosto il disprezzarlo e reciderlo dal cuore: fino alle radici.
Questo non si riferisce solo al denaro e alle ricchezze, ma anche a quanto è nella cerchia dell'onore e nel desiderio della vana lode, tutte cose che passano col mondo.
Il luogo è una difesa fragile, se manca lo spirito di fervore; ne durerà a lungo la pace cercata al di fuori, se il cuore non ha uno stabile fondamento, e cioè se non poggia su di me; puoi cambiare posto, ma non puoi divenire migliore.
Perché se l'occasione si ripresenta e tu l'accetti, troverai quello che avevi sfuggito e ancora di peggio.
Fortificami, o Dio, con la grazia dello Spirito Santo.
Dammi la forza di corroborare in me l'uomo interiore e di sgombrare il mio cuore da ogni inutile preoccupazione e ansietà, cosicché non sia attratto da vani desideri di alcuna cosa, vile o preziosa, ma tutto consideri transeunte e me pure di passaggio al pari di loro.
Perché nulla è durevole sotto il sole, dove « tutto è vanità e afflizione di spirito » ( Qo 1,14 ).
Oh, come è saggio chi ragiona così !
5 - Dammi, Signore, la celeste sapienza perché impari a cercare e trovare te al di sopra di tutto, a gustare e amare tè soprattutto e a comprendere le diverse cose come sono in sé medesime, secondo l'ordine della tua sapienza.
Concedimi di schivare con prudenza chi mi lusinga e di sopportare con pazienza chi mi avversa, perché questa è la grande saggezza: non piegarsi a ogni vento di parole, né prestare orecchio alle pericolose lusinghe della sirena: così si prosegue sicuri per la via intrapresa.
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