Imitazione di Cristo |
Figliuolo, tu non sei capace di rimanere sempre in fervido desiderio di virtù, né di mantenerti in più alto grado di contemplazione, ma hai bisogno, talvolta, per via del peccato originale, di discendere a più modeste occupazioni e di portare, anche tuo malgrado e con tedio, il gravame della vita corruttibile.
Finché vivi in un corpo mortale sentirai tedio e angoscia di cuore.
È pertanto necessario spesso, per il peso della carne, gemere nella carne, non avendo lena sufficiente a rimanere continuamente negli esercizi spirituali e nella divina contemplazione.
Allora ti conviene ripiegare nelle opere umili ed esteriori e ricrearti con le buone azioni, aspettando con ferma confidenza la mia venuta e le visite celesti, sopportando pazientemente il tuo esilio e l'aridità dello spirito, finché di nuovo sia da me visitato e liberato da tutte le pene.
Io ti farò dimenticare le tue fatiche e godere dell'interna quiete.
Distenderò dinanzi a te i prati delle Scritture perché con cuore lieto incominci a correre la strada dei miei comandamenti.
Allora dirai: « Le sofferenze del tempo presente non sono paragonabili con la gloria che dev'essere manifestata in noi » ( Rm 8,18 ).
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