Imitazione di Cristo |
Bisogna che tu chieda la grazia della devozione con insistenza, che la cerchi con viva brama, che l'aspetti con pazienza e con fiducia, che l'accolga con gratitudine, che la conservi con umiltà, che vi cooperi con diligenza, che ti rimetta a Dio per il tempo e il modo della visita suprema, finché essa venga.
Ti devi soprattutto umiliare quando internamente senti poca o nessuna devozione; ma non abbatterti soverchiamente, né contristarti con esagerazione.
Dio da spesso in un breve istante quello che aveva negato per lungo tempo; alle volte da alla fine quanto al principio dell'orazione aveva differito.
Se desse sempre e subito la grazia a seconda del nostro desiderio, l'uomo tanto debole non sarebbe in grado di sostenerla.
Perciò la si deve aspettare con ferma speranza e con umile pazienza.
Incolpa te e i tuoi peccati quando non ti è data, o magari ti è tolta senza che tu te n'avveda.
Alle volte un piccolo ostacolo impedisce o nasconde la grazia, se pure si può dire cosa da poco o non piuttosto grave quella che ci priva di tanto bene.
E se questo stesso inciampo, piccolo oppure grave, riuscirai ad allontanare e a vincere del tutto, otterrai quanto avevi chiesto.
Appena ti sarai dato a Dio con tutto il cuore e non cercherai più questo o quello secondo il tuo capriccio o il tuo volere, ma interamente ti rimetterai a lui, ti sentirai subito raccolto e tranquillo, perché nulla ti darà gusto e piacere come la conformità al volere divino.
Ognuno dunque che con cuore semplice avrà innalzato la sua intenzione a Dio e si sarà sbarazzato di ogni amore disordinato o dell'avversione a qualsiasi creatura, sarà ben disposto a ricevere la grazia e degno del dono della devozione.
Il Signore infatti infonde le sue benedizioni dove trova vasi vuoti.
E quanto più perfettamente l'uomo rinuncia alle cose terrene e più muore a sé stesso col disprezzo di sé, tanto più presto viene in lui la grazia, più copiosamente lo penetra e più in alto gli solleva il cuore.
Allora vedrà e sarà nell'abbondanza e resterà ammirato e si sentirà dilatare in sé stesso, perché la mano di Dio sta sopra di lui che si è posto totalmente e per sempre nelle sue mani.
« Ecco di quali beni sarà benedetto l'uomo che teme il Signore » ( Sal 128,4 ) e « non ha l'anima incline alle vanità » ( Sal 23,4 ).
Egli, ricevendo la santa Eucaristia, merita la grazia della divina unione, perché non ha di mira la propria devozione e consolazione, ma sopra ogni devozione e consolazione l'onore e la gloria di Dio.
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