Trattato della vera devozione alla S. Vergine |
[274] O Sapienza eterna ed incarnata!
O amabilissimo ed adorabile Gesù, vero Dio e vero uomo, Figlio unico dell'Eterno Padre e di Maria sempre Vergine: io ti adoro profondamente nel seno e negli splendori del Padre, per tutta l'eternità, e nel seno verginale di Maria, tua degnissima Madre, nel tempo della tua Incarnazione.
Io ti rendo grazie perché ti sei annientato prendendo la forma di uno schiavo, per trarmi dalla crudele schiavitù del demonio; ti lodo e ti glorifico perché ti sei voluto sottomettere a Maria, tua Santa Madre, in ogni cosa, nell'intento di rendermi, per mezzo suo, tuo schiavo fedele.
Ma, io sono ingrato ed infedele, e non ho mantenuto i voti e le promesse che ti ho fatti tanto solennemente nel mio Battesimo: non ho adempiuto i miei obblighi.
Io non merito di essere chiamato figlio tuo, né tuo schiavo; e siccome in me non c'è niente che non meriti la tua ripulsa e la tua collera, io non oso più avvicinarmi da solo alla tua santa ed augusta Maestà.
Ricorro perciò all'intercessione ed alla misericordia della tua Santissima Madre, che mi hai data per mediatrice presso di te, e, per mezzo suo, io spero di ottenere da te la contrizione ed il perdono dei miei peccati, l'acquisto e la conservazione della Sapienza.
Ti saluto dunque, o Madre immacolata, tabernacolo vivente della divinità, nel quale la Sapienza eterna, nascosta, vuole essere adorata dagli angeli e dagli uomini.
Ti saluto, o Regina del cielo e della terra, al cui impero è soggetto tutto quanto è al di sotto di Dio.
Ti saluto, o Rifugio sicuro dei peccatori, la cui misericordia non è mancata a nessuno.
Esaudisci il desiderio che ho della divina Sapienza e ricevi perciò i voti e le offerte che la mia bassezza ti offre.
Io, N …, peccatore infedele, rinnovo e ratifico oggi, nelle tue mani, i voti del mio Battesimo: rinuncio per sempre a Satana, alle sue pompe ed alle sue opere, mi dò interamente a Gesù cristo, Sapienza incarnata, per portare dietro a lui la mia croce ogni giorno della mia vita, e per essergli più fedele di quanto non lo sia stato fin qui.
Io ti scelgo oggi, in presenza di tutta la corte celeste, per mia Madre e Patrona.
Ti consegno e consacro, in qualità di schiavo, il mio corpo e la mia anima, i miei beni interiori ed esteriori, ed il valore stesso delle mie interiori ed esteriori, presenti e future, lasciandoti il diritto pieno e totale di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza eccezione, secondo il tuo gradimento, per la maggior gloria di Dio, nel tempo e nell'eternità.
Ricevi, o Vergine benigna, questa piccola offerta della mia schiavitù, in onore ed unione della sottomissione che la Sapienza eterna ha voluto avere alla tua maternità; in omaggio della potenza che voi avete, tutti e due, su questo peccatore misero e insignificante; e in ringraziamento dei privilegi di cui la Santa Trinità ti ha favorita.
Io protesto, che da ora in poi, quale tuo vero schiavo, voglio cercare di onorarti ed ubbidirti in ogni cosa.
O Madre ammirabile!
Presentami al tuo caro Figlio, in qualità di eterno schiavo, affinché, avendomi egli riscattato per mezzo tuo, per mezzo tuo mi riceva.
O Madre di misericordia!
Fammi la grazia di ottenere la vera sapienza di Dio, e di mettermi a questo scopo nel numero di coloro che tu ami, ammaestri, guidi, nutri e proteggi come tuoi figli e schiavi.
O Vergine fedele!
Rendimi in tutto un così perfetto discepolo, imitatore e schiavo della Sapienza incarnata, Gesù Cristo, Figlio tuo, da farmi giungere, per tua intercessione, sul tuo esempio, alla pienezza della sua età sulla terra e alla pienezza della sua gloria nei cieli.
Così sia.
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