Fratel Teodoreto ( Prof. Giovanni Garberoglio ) |
La sincerità nelle parole, la lealtà di opere e d'atteggiamenti sta diventando merce tanto rara anche sui mercati ... conventuali, da meritare che se ne parli a parte.
Contraddire non era proprio nello stile del Nostro; ma quando il silenzio avrebbe potuto parere consenso ad apprezzamenti e procedimenti offensivi del bene, quindi del Signore, parlava alto e forte, lui che taceva tanto volentieri.
In particolare è ricordato un suo deciso intervento in un Capitolo dei Voti, quando nel giudicare un Fratello di condotta apertamente irregolare, ebbe l'impressione che umane debolezze spingevano parecchi dei suffraganti a scagionarlo completamente.
"Egli scattò, come mosso da interno impulso, e disse cose gravi e impressionanti, tra la meraviglia e il silenzio generale" ( Fr. Arcangelo ).
Non fece ostacolo all'« interno impulso » che - come confesso poi - lo aveva mosso a intervenire, l'impaccio della parola legata, quasi Iddio gliel'avesse sciolta per un più efficace richiamo ...
Forse lo mosse anche il pensiero della leggerezza con cui da alcuni si procede, in circostanze di tanto peso per il bene dei singoli e per l'avvenire della Congregazione, scusando per naturale simpatia o tacendo per deplorevole viltà.
Il ricordo dell'episodio è vivo ancora oggi in parecchi, e rimane ammonitore per esempio.
C'è anche, nella cronaca allegra del convento, un aneddoto capitato non dirò né dove né quando, pago ad assicurare l'autenticità.
Avvenne dunque, un certo anno, che, mancando in refettorio l'uno o l'altro Fratello, la bottiglietta di vino destinata all'assente trovasse qualche volenteroso che la consumava in vece sua, a ristoro dello stomaco affaticato e dell'ugola riarsa dell'estenuante fatica scolastica.
Si trattava, con molta probabilità, di qualcuno di quei religiosi che, spesso imbrogliato nella confessione ebdomadaria a trovar materia da sottoporre all'assoluzione sacramentale, era tentato a trarsi d'impaccio commettendo artificialmente un apposito peccatuccio del genere ..
Peccatuccio ch'era poi anche facile riparare, astenendosi dalla propria bottiglietta in qualche giorno seguente e da cui quasi quasi, dl resto, l'avrebbe forse potuto assolvere la ... prescrizione.
Ma appunto perché l'istituto giuridico della prescrizione non potesse venir invocato a scusa, quel giorno il Fratello cantiniere protestò contro l'illegittima appropriazione, e si assicuro l'appoggio del Fratel Direttore, che pure ebbe a stigmatizzare il non micidialissimo abuso ...
Ci fu allora chi intervenne a difesa del delinquente di turno, asserendo che non era poi male così enorme da meritare un processo tanto clamoroso; e confessando che, se quella sera egli era innocente del misfatto, altre colte se ne era reso colpevole ...
Gli parve anzi dare il colpo di grazia, aggiungendo che lo stesso Fratel Direttore qualche volta aveva accolto, con interpretazione epicheria, il provvidenziale supplemento liquido d'un vicino assente ...
L'incriminato Direttore si trovò male a vedersi sbalzato dalla parte di giudice o di un pubblico ministero che fosse, a quella di reo ...
E gli parve dover tornare sull'argomento il mattino appresso nella conferenza, condannando l'abuso in sé, e scrollando ogni addebito dalle proprie spalle.
Sapeva che il Fratel Teodoreto aveva sommo rispetto per l'autorità, non avesse mai veduto la mano del ... calunniato scorrere cauta è distratta al quartino del Confratello assente, e invocò la di lui testimonianza.
Fratel Teodoreto, chiamato in causa, si alzò e disse con la più imperterrita naturalezza: « Mi pare che il nostro carissimo Fratel Direttore da qualche tempo non lo faccia più! »
Così era data un po' di ragione a tutti quanti, salvando intera la verità e la carità.
La causa, tranne i commenti di corridoio, fu dunque finita con questa testimonianza ch'ebbe valore di sentenza, e che solo un Fratel Teodoreto poteva pronunciare, veramente degna dei Fioretti di S. Francesco ».
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