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Torino, 27 novembre 1931
Carissimo Fr. Amato, ecco alcune cose di quelle da Lei richieste:
Fra Leopoldo era entrato nell'Ordine dei Minori Osservanti Francescani nel 1901 quando era nel 49° anno di età.
Si chiamava Luigi Musso ed era nato a Terruggia presso Casale Monferrato.
Aveva esercitato la professione di cuoco presso famiglie distinte a Vercelli e a Torino dando sempre esempio di vita cristiana fervente.
Mentre era ancora secolare il Signore lo preparava con visioni e comunicazioni straordinarie alla missione di propagatore della "Divozione a Gesù Crocifisso".
Fatto religioso si diede alla meditazione sul Crocifisso e vi fece tali progressi da entrare nella intimità con Gesù Crocifisso tanto da sentirne interiormente la divina voce.
Venne così guidato a comporre la "Divozione a Gesù Crocifisso" e a propagarla tra le persone di sua conoscenza.
Una di queste persone presentò tale "Divozione", nel 1911, al Fratello Direttore delle Scuole Cristiane di Torino via delle Rosine.
La pratica della "Divozione a Gesù Crocifisso" si mostrò efficacissima perché ottenne alla Comunità due grazie segnalate: quella di poter dare gli esami con valore legale agli allievi della Regia Opera Mendicità Istruita e una casa di campagna a Pessinetto per liberare i Fratelli dalle esalazioni estive di uno stallone [grossa stalla] posto sotto la sala di studio.
Fatta conoscenza con Fra Leopoldo il Direttore ne approfittò per ottenere preghiere e consigli nei casi difficili.
In quel tempo si era dovuto chiudere nella Comunità di S. Pelagia il Circolo e la Società sportiva perché non davano risultati di vita cristiana.
In un pomeriggio del mese d'Aprile 1913 il Direttore dei Fratelli esprimeva, in un colloquio con Fra Leopoldo, il desiderio di istituire, tra i numerosi alunni delle Scuole Cristiane, un'Associazione di giovani scelti tra i migliori per aiutarli a condurre una vita intensamente cristiana.
Terminava la conversazione col dire al servo di Dio: "Abbia la bontà di pregare il Signore perché si degni far conoscere se un'opera di tal genere potrà svilupparsi, ché mi rincrescerebbe iniziarla e poi, dopo breve tempo, doverla sciogliere."
Fra Leopoldo pregò con molto fervore e la sera del 23 aprile 1913 alle ore 21, Gesù gli rispose: "Dirai al Fratello Teodoreto che faccia ciò che ha nella mente."
Vennero subito scelti tre o quattro alunni per ogni classe a cominciare dalle terze elementari fino alle terze tecniche e la Domenica seguente 27 aprile si fece la prima adunanza.
Si tennero quindi costantemente le adunanze settimanali.
Nel mese di febbraio 1914 si fece nello stesso modo la scelta nelle classi serali, e nel mese di marzo dello stesso anno in un'adunanza presieduta dal Cariss.mo Fr. Assistente Candido venne scelto all'unanimità dei Soci il titolo: "Unione del SS. Crocifisso" al quale si aggiunse per disposizione provvidenziale "e di Maria SS. Immacolata".
Il 9 maggio 1914 Sua Eminenza il Cardinale Richelmy erigeva presso i Fratelli delle Scuole Cristiane di Santa Pelagia l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Si è aggiunto la parola Catechisti perché Gesù stesso disse a Fra Leopoldo che tutti i membri di detta Unione devono essere "Catechisti".
Fra Leopoldo ebbe ordine da Gesù di trasmettere la diffusione della "Divozione a Gesù Crocifisso" ai Fratelli delle Scuole Cristiane e per mezzo di essi ai Catechisti che attualmente lavorano per diffonderla in tutto il mondo.
Tale "Divozione" fu tradotta in dodici lingue e vennero diffuse gratuitamente tre milioni novecentomila copie.
Per avere tali foglietti basta farne domanda. Furono spese più di centomila lire (L.102.050) per la stampa e la spedizione.
Tale somma fu mandata dalla Provvidenza di Dio stesso per dimostrare quanto gradisce la "Divozione" al Crocifisso.
La formazione dell'Unione Catechisti venne fatta con avvisi, correzioni, suggerimenti dati da Gesù a Fra Leopoldo e trasmessi ai Fratelli.
Il Regolamento ebbe l'approvazione prima da N. S. G. C. e poi dall'Autorità Ecclesiastica.
Finché visse Fra Leopoldo fu una serie continua di fatti "soprannaturali" aventi per fine la diffusione della "Divozione a Gesù Crocifisso" e la formazione dei Catechisti.
I Catechisti diplomati dall'Autorità Ecclesiastica e preparati dai Fratelli sono più di settanta sebbene non tutti in esercizio contemporaneamente ma successivamente in modo che passarono per circa 20 parrocchie della città e dintorni istruendo più di diecimila cinquecento alunni nel catechismo.
I Catechisti aiutarono i Fratelli coll'insegnamento religioso e profano nelle Scuole serali e aprirono essi pure scuole domenicali e serali per poter insegnare il catechismo.
La più fiorente di queste scuole è quella che i Catechisti aprirono nel 1925 nella borgata Monte Rosa di Torino ove acquistarono una casa del valore di trecentottanta mila lire.
La chiamano "Casa di Carità" e vi tengono una Scuola Domenicale e serale che conta oggi trecentosessanta alunni.
Annessa alla Scuola c'è una Cappella nella quale gli alunni ogni Domenica assistono alla S. Messa e ascoltano la predica prima di cominciare le lezioni.
L'Ordinamento dell'Unione è il seguente:
Alcuni, tra i Catechisti abbracciano lo stato coniugale, altri, attirati dall'ideale di vita perfetta anche in mezzo al mondo, costituiscono nell'Unione stessa una Pia Congregazione destinata a perpetuare e dirigere l'Unione e tutte le sue opere.
L'Unione comprende quindi due gruppi di membri, quello dei Catechisti Associati che intendono abbracciare lo stato coniugale e quello dei Catechisti Congregati che si mantengono celibi per attendere con maggior profitto alla propria salvezza e al bene del prossimo.
I Catechisti Associati hanno un Regolamento che li prepara sia alla vita cristiana in famiglia, sia, se lo desiderano, all'ammissione nel gruppo dei Catechisti Congregati.
Questi ultimi attendono alla perfezione cristiana con l'osservanza delle loro Costituzioni.
Tutti i Catechisti Associati e Congregati rimangono però nelle loro famiglie e attendono ai loro impieghi nei giorni feriali consacrando all'apostolato catechistico la Domenica e alcune sere.
Circa quaranta di essi entrarono in Seminario o nelle diverse Congregazioni Religiose o negli Ordini principali.
La maggior parte dei Catechisti Congregati che conservano il celibato sono giovani che vorrebbero entrare specialmente nella nostra Congregazione e farsi Fratelli, ma doveri gravi di famiglia li obbligano a rimanere nel mondo per assistere il padre o la madre e allora cercano di accostarsi alla nostra vocazione il più che possono.
Ciò che consola è il modo con cui fanno il Ritiro ogni prima Domenica del mese: è una giornata di raccoglimento, di meditazione, di preghiere, di contatto intimo con Gesù esposto nel SS. Sacramento memoriale della sua Passione.
Al termine di quelle sante giornate si sentono sollevati e pronti a sostenere il combattimento mensile contro il demonio, il mondo e la carne.
Il numero dei Catechisti non è grande, sono in media una trentina per ogni ritiro, ma il loro contegno in casa, negli impieghi e nell'apostolato è tale che il Clero tutto con a capo Sua Eccellenza l'Arcivescovo di Torino sono ammirati e lodano i Fratelli per tale opera.
Negli ultimi giorni di ottobre n.s. S. E. Mons. Maurilio Fossati volle celebrare la S. Messa nella Casa di Carità.
Fece una predica sull'importanza dell'opera dei Catechisti paragonandoli ai 72 Discepoli di N. S. G. C., e visitò le classi piene di giovanotti e di uomini.
Ne rimase soddisfatto tanto che qualche giorno dopo recatosi a Roma per la visita così detta "Ad limina" su tre quarti d'ora di udienza avuta dal Papa "occupò ( sono sue parole ) venti minuti a trattenersi sui Catechisti del SS. Crocifisso".
La Sede principale dell'Unione è presso la Comunità di Santa Pelagia, ma vi è una Sezione fiorente al Collegio San Giuseppe da Lei ben conosciuta, e una Sezione molto promettente alla Scuola La Salle. Anche a Bengasi e altrove specialmente a Genova si lavora per stabilire buone Sezioni.
La chiusura dei Circoli non ha portato gran danno all'Unione perché gli stessi funzionari ci dissero che nella Chiesa potevano riunirsi; e così fu fatto, si tennero le adunanze nella Cappella e non se ne perdette neppur una.
Cariss.mo Fr. Amato, Le chiedo scusa del ritardo e del disordine di questo scritto.
Mi è capitato un lavoro di statistiche e di regolamento che mi assorbe mi assorbe il tempo in modo straordinario tanto che avevo già pregato al caro Fr. Anastasio di rispondere alla sua lettera.
Incomincio a spedirle questo e se la risposta del Fr. Anastasio aggiungerà cose diverse da queste Le spedirò anche quella.
La prego di salutarmi tanto tanto il caro Fr. Deodato. Mi raccomando alle loro preghiere.
Suo affez.mo in G. M. G. Fr. Teodoreto.
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