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Fr. Teodoreto
G. M. G.
Torino, 23 Marzo 1934
Carissimo Fr. Assistente,
le scrivo non solo come a rappresentante di Dio e per compiere un dovere, ma anche molto volentieri e di cuore, come a mio gran benefattore per l'aiuto datomi nell'entrare in Congregazione.
Mi sono proposto proprio questa mattina di venerdì, dedicato ai Dolori della SS. Vergine, di cominciare una vita nuova tutta unita a Gesù e distaccata da tutto ciò che non è Dio.
Gli ostacoli principali a questo ideale li ho nel mio fisico.
Se piglio poco cibo mi sento debole, se ne piglio in quantità ordinaria non digerisco, e quindi ne viene una serie di cure che non vanno troppo d'accordo con il fervore.
Spero, ciò non di meno, con la protezione della SS. Vergine, di riuscire finalmente a togliermi dalla tiepidezza e darmi al fervore della vita religiosa.
I suoi consigli, Cariss.mo Fr. Assistente, mi saranno preziosi e da parte mia Le prometto di fare tutti gli sforzi possibili per metterli in pratica.
Con viva riconoscenza mi professo suo obbedientissimo inferiore.
Fr. Teodoreto
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