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Carissimo Fr. Direttore,
In ottemperanza alle direttive del Carissimo Fratello Assistente, che desidera fondare e sviluppare l'Unione anche nella Comunità da Lei diretta, cominciamo a darle qualche schiarimento su varie questioni, che sorgono spontanee nella fondazione dell'Unione.
1 - Volendosi iniziare l'Unione, dove non esiste altra opera di perseveranza, basta scegliere sei o sette alunni per ogni classe, e riunirli una volta la settimana, seguendo il programma delle adunanze contenuto nel Regolamento.
Conviene quindi aggiungere gradatamente ai primi scelti, gli altri alunni che fanno qualche sforzo per meritare, con la buona condotta e con la diligenza nello studio, di essere accettati nell'Unione, in modo da terminare l'anno scolastico con l'iscrizione alla medesima di un buon numero di allievi.
2 - Se, invece, esiste già qualche altra opera di perseveranza, si potrebbe procedere nel modo seguente:
a) Per un'opera formata di elementi giovani, basta cambiare indirizzo e dare la forma e il Regolamento dell'Unione.
b) Per un'opera composta di un dato numero di Effettivi, con abitudini non interamente conformi alle finalità dell'Unione, conviene persuadere individualmente i giovani migliori ad accettare le direttive dei nostri Superiori Maggiori sull'introduzione dell'Unione nella Comunità, con l'integrità del suo titolo e del suo Regolamento.
Riguardo al titolo, si potrebbe anche conservare quello già esistente facendolo precedere, nell'uso abituale, da "Unione Catechisti" - per esempio - Unione Catechisti San Giuseppe, Torino; limitandosi ad aggiungere: "del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata", nei soli documenti ufficiali.
In merito al Regolamento, converrà far osservare che esso non richiede più di quanto il Santo Padre Pio XI, esige da quelli che vogliono essere veramente giovani di Azione Cattolica!
Per indurre i giovani ad accettare più facilmente il titolo e il Regolamento dell'Unione, conviene dire le cose come realmente stanno, cioè presentare il cambiamento, come un'organizzazione uniforme di tutta l'Azione Cattolica stabilita dai Superiori dei Fratelli.
A tal uopo potrà giovare l'esposizione completa dell'ordinamento dell'Unione, naturalmente solo come Associazione e non come Congregazione, nel suo pieno sviluppo.
Essa comprende, infatti:
a) il gruppo dei Piccoli Ascritti dai 7 ai 10 anni;
b) il gruppo degli Aspiranti, dai 10 ai 15 anni;
c) il gruppo degli Effettivi, di età maggiore ai 15 anni;
d) il gruppo degli sposati o Anziani, in corrispondenza ai Fanciulli Cattolici, ai Giovani Cattolici e agli uomini organizzati nell'Azione Cattolica.
Dopo aver persuaso individualmente i migliori giovani, si potrà esporre, in adunanza plenaria, le ragioni e la deliberazione del cambiamento.
3 - Introdotta l'Unione, converrà guardarsi da possibili deviazioni - causa, nel passato, degli esperimenti falliti - perciò attenersi esattamente alla Regolamento e alle direttive che periodicamente sarà nostra cura di farLe pervenire.
La preghiamo, pertanto, di volerci tenere informati di quanto Ella farà o potrà fare in merito; e, pregando il SS. Crocifisso e Maria S.S. Immacolata di esserLe larghi di grazie, ci sottoscriviamo.
Devot.mi
Torino, primo venerdì di ottobre 1934.
Il Presidente Generale L'Ispettore Generale
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