|
G. M. G.
Torino, 7 Marzo 1935
Mio sempre cariss.mo Fr. Bonaventura,
la ringrazio proprio di cuore del suo graditissimo biglietto perché da quelle poche righe ho potuto capire che l'unica sua fiducia è nell'aiuto di Dio ottenuto con la preghiera.
Si, preghiamo, Caro Fr. Bonaventura, preghiamo molto, nell'andare e nel venire, almeno con orazioni giaculatorie mentali, perché senza questa preghiera noi siamo perduti, non vediamo più chiaro, e terminiamo col consumarci inutilmente la vita.
Ho sempre avuto in mente le difficoltà di quell'affare delle officine: mi pare di averne capito l'importanza, ma l'aiuto di un Catechista di qui diventa sempre più difficile e quindi da escludersi completamente ora soprattutto che qualche Catechista è richiamato sotto le armi.
Continuerò a pregare perché il Signore risolva le difficoltà insormontabili per noi.
Spero che abbia già preso qualche buona piega.
La prego di salutare da parte mia il C.mo Fr. Benedetto e tutti i parenti quando li vedrà.
Saluti cordiali alla Comunità.
Affez.mo Fr. Teodoreto
Indice |