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(senza data)
Carissimi Catechisti,
la vostra permanenza obbligatoria in mezzo al mondo paganeggiante, richiede da voi, per la perseveranza nel bene, una vita interiore molto abbondante.
Questa verità è dimostrata anche dall'esperienza che avete fatto e deve quindi indurvi a ricorrere ai mezzi necessari per progredire in quella vita di santità.
Trattandosi però di unione con Dio - nel che consiste appunto la vita interiore - dovete prima di tutto domandarla ogni giorno con preghiere ferventi e nello stesso tempo scegliervi un modello adatto alla vostra condizione e sforzarvi di imitarlo.
Nelle istruzioni date dai Sommi Pontefici che ressero la Santa Chiesa nei tempi a noi vicini, a cominciare da Sua Santità Papa Pio IX, Leone XIII, Pio X, ecc. troviamo quei grandi rappresentanti di Dio tutti intenti a raccomandare ai cristiani e ai religiosi di ricorrere al Gran San Giuseppe come patrono universale della S. Chiesa e modello della vita interiore.
Oltre alle istruzioni su tale argomento, da ricercare nei libri che le raccolsero, ci lasciarono delle preghiere che esprimono al vivo le necessità spirituali delle anime nei nostri tempi e l'efficacia della protezione di questo Gran Santo.
Tali preghiere, come ad esempio quella: "A te Beato Giuseppe …" non dovremmo accontentarci di recitarle qualche volta nei ritiri spirituali, ma faremmo bene a ritornarvi sopra nelle nostre meditazioni personali, riflettendo sulle frasi e sulle parole che le compongono per ricavarne la luce e la forza che in tanta abbondanza racchiudono.
Tra le preghiere a S. Giuseppe delle quali vi parlo, ve n'è una, non lunga, che vorrei facesse parte delle preghiere quotidiane di ogni catechista, eccola:
"Glorioso S. Giuseppe, che foste eletto da Dio a padre putativo del Verbo incarnato, a consolatore, della sua Madre Santissima, a solo fedelissimo cooperatore in terra de' suoi più grandi disegni: ottenetici di fare in ogni cosa la volontà del Padre, di meditare devotamente i misteri adempiti nella persona del Figliuolo, e, per le abbondanti grazie dello Spirito Santo, di perseverare puri di cuore e casti di corpo nel servizio di Dio".
"Fidelis Joseph, quem constituit Dominus suae carnis nutritium, suae Ma tris solarium, et solum in terris magni consitii coadjutorem fidelissimum; impetia ut faciamus voluntatem Patris, ut conferamus in corde nostro quae completa sunt in Filio, et ut abundante Spiritus Santi Gratia, mundo corde et casto corpore Deo serviamus".
Anche questa preghiera dovremmo meditarla di quando in quando e risolvere efficacemente di fare realmente e in tutto la volontà del nostro Padre Celeste; di meditare senza stancarsi mai i misteri dell'amabilissimo nostro Salvatore Gesù; di invocare con grande fiducia lo Spirito Santo per ottenere le grazie abbondanti necessarie per mantenerci puri e casti, poveri e obbedienti.
Ricordiamoci che S. Giuseppe fu in mezzo al mondo; condusse vita in famiglia; ebbe responsabilità; trattò con ogni genere di persona; sopportò disagi e contrarietà; sostenne fatiche in tutti i giorni della sua vita; fu obbediente alla volontà di Dio; meditò, anche nel lavoro, i misteri della vita di Gesù; fu umile e silenzioso; praticò tutte le virtù che dobbiamo praticare anche noi.
Ecco perché dobbiamo sforzarci di imitarlo il più perfettamente possibile.
Fortunati quelli che con la preghiera e con la meditazione riusciranno ad accendere nel proprio cuore una grande stima e un grande amore per il Gran San Giuseppe nostro Protettore principale.
Questo è l'augurio che fa a voi tutti e a se stesso il
Fr. Teodoreto
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