L'ideale cristiano e religioso |
1 - Il cristiano è essenzialmente un membro di Gesù Cristo.
San Paolo, sulla strada di Damasco, l'ha compreso e ce l'ha spiegato.
Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?
Così disse Gesù al suo futuro apostolo.
Paolo non perseguitava che i cristiani, e Gesù gli disse che perseguitava Lui stesso.
Gesù e il cristiano formerebbero dunque la stessa cosa?
Sì, risponde S. Paolo, e lo ripete incessantemente nelle sue Epistole.
Cerca di far comprendere questa verità ai fedeli e perciò moltiplica le immagini.
Quella che ritorna spesso nei suoi scritti, è l'immagine del corpo umano.
Gesù Cristo - egli dice - può essere paragonato al corpo umano che ha la testa e le membra.
La testa o il capo del Corpo mistico è Gesù, le membra sono tutti i cristiani.
Dio, scrive S. Paolo agli Efesini, ha dato Gesù come capo incomparabile alla Chiesa, che è il suo corpo, cioè il complemento di Colui che si completa interamente in tutte le membra.
Questo corpo mistico è un essere morale quanto mai reale, ma non palpabile, formato da Gesù e dai fedeli.
Noi siamo l'organismo, ossia membra di Gesù, il suo complemento, come Lui stesso è il nostro capo, e questo procura ai suoi membri l'unità, l'incremento, la vita.
Questi membri hanno bisogno di essere vivificati dalla stessa sostanza che vivifica il capo: Colui che non mangia la mia carne non ha la vita in sé.
La grazia santificante che circola in tutto il mio essere e lo fa vivere, è la linfa del mio Gesù che lo anima e fa vivere Lui stesso.
Indice |