L'ideale cristiano e religioso |
Religiosi Catechisti, non separati dal mondo, quanto all'esterno, abbiamo degli obblighi riguardo al prossimo.
Questi obblighi sono di tre sorta:
1) doveri da compiere;
2) edificazione da dare;
3) servizi comuni da rendere.
1 - Doveri da compiere
In qualunque condizione uno sia, ha dei superiori, degli uguali e degli inferiori.
Si deve ai primi il rispetto, la sommissione secondo il grado d'autorità che hanno su di noi; ai secondi deferenza e riguardi; ai terzi le cure e la protezione secondo i rapporti che hanno con noi; a tutti la giustizia e la carità.
Dobbiamo sforzarci di compiere questi differenti doveri con tutta la perfezione possibile per amore di N. S. Gesù Cristo e per imitare la SS. Vergine nostra Madre.
In tutti quelli che la divina Provvidenza ha collocato sopra di noi e dai quali dipendiamo, noi riconosceremo e rispetteremo l'autorità del nostro supremo Signore; avremo per i nostri Genitori il rispetto, l'amore e l'obbedienza di cui la legge naturale e la divina ce ne fanno un comandamento espresso e particolare; onoreremo quelli che sono rivestiti dell'autorità civile e li obbediremo nelle cose che sono di loro spettanza come il pagamento delle imposte, l'osservanza degli ordinamenti di pulizia esterna, ecc.
Soprattutto avremo un profondo rispetto per i ministri di Gesù Cristo e per i legittimi Pastori e saremo docili ai loro avvisi sapendo che sono essi che dovranno rendere conto delle anime nostre.
Nei nostri uguali vedremo sempre Colui che per riscattare gli uomini si è fatto uomo Egli stesso e ci ha, in certo modo, uguagliati a Lui.
Per questo motivo noi cercheremo di prevenire, secondo l'espressione di S. Paolo, tutte le persone con le quali avremo da trattare, e ci comporteremo come se dovessimo loro ogni sorta di onore; cederemo loro in tutto ciò che è convenevole ed eviteremo di avere con esse qualsiasi contestazione col fine di guadagnarle e affezionarle a Gesù Cristo.
Nelle persone che saranno sotto di noi o ci saranno affidate, noi vedremo innanzi tutto delle anime riscattate dal sangue di Gesù Cristo, dei figli dell'Altissimo, dei membri dell'Uomo-Dio destinati a pigliar parte un giorno alla sua gloria e assidersi con Lui su di un trono.
Questa vista ci ispirerà per esse una tenera carità e ci porterà a vegliare su di esse, a prenderne una cura paterna e a tollerare volentieri le pene inseparabili da tale cura e anche a sopportarne i difetti, le mormorazioni, le pigrizie e le ingratitudini.
In quello che noi ordineremo ai nostri inferiori cercheremo più il bene loro reale che non la nostra utilità; e mentre, per conservare il buon ordine, manterremo la nostra autorità ed esigeremo dai nostri inferiori la dovuta sommissione, ci metteremo, interiormente, per spirito di umiltà, al di sotto di tutti e di ciascuno.
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