L'ideale cristiano e religioso |
5 - Il temperamento flemmatico può essere forte o debole.
Il flemmatico debole è un abulico, un essere senza energia; qui non ci si occupa che del flemmatico forte.
Ha - ed è questa la sua caratteristica - una volontà riflessa e perseverante.
La coscienza sensibile, specie l'immaginazione, è poco viva e la sua vita di emozioni non è molto intensa.
L'intelligenza può allora riflettere, pesare i motivi e calcolare le probabilità di successo.
La volontà è in pieno possesso di se medesima e della sua azione, è calma e illuminata.
Inoltre se, prima di agire, fa pesare dall'intelligenza tutti i motivi, non vedrà alcuna ragione di cambiare e sarà perseverante.
Ciò che è vantaggioso per il flemmatico forma, se egli non sta attento, il suo pericolo.
Come non trova nessuna spinta nelle sue facoltà sensibili, la sua volontà non avrà slancio per l'azione.
E non trovando in se medesimo le passioni vive del sanguigno, le profonde passioni del nervoso, le passioni calde del bilioso, si crede facilmente virtuoso per questo solo, che non è cattivo.
Si crederà quindi dispensato dal reagire molto contro se stesso, e, se è religioso, non ricorrerà ai cilici e alle penitenze.
Certo sarebbe esagerato dar troppa importanza ai diversi temperamenti, è tuttavia ragionevole il cavarne tutti i vantaggi che possono procurare alla volontà.
Nell'uomo tutto è dono di Dio.
Se il peccato ha guastato l'opera del Creatore, non l'ha però distrutta.
Dobbiamo prevenire le tristi conseguenze del peccato e servirci delle buone qualità e delle favorevoli disposizioni alla virtù che Dio ci ha dato.
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