L'ideale cristiano e religioso |
4 - Cristiani, nutriamo la nostra fede.
Se la poesia, la bellezza del culto divino, della liturgia cattolica non fanno su di voi alcuna impressione, se le preghiere e gli inni della Chiesa non eccitano la vostra fede, se gli spettacoli delle bellezze naturali non vi rapiscono nelle serene regioni del soprannaturale e nulla vi dicono dell'al di là, osservate il grande fatto della Chiesa nella storia.
Contemplate la lotta impegnata, in ogni tempo, tra bene e male, Gesù Cristo e Satana, civiltà e barbarie, cristianesimo e razionalismo.
Entusiasmatevi per questa Chiesa che riassume la vostra fede e la rende vivente, parlante in ogni tempo.
Vedete gli sforzi impotenti fatti contro di essa dall'inferno a cominciare dalla sua nascita fino ai nostri giorni!
Le eresie, gli scismi, le persecuzioni si scagliano volta a volta contro questa rocca inespugnabile e muoiono ai suoi piedi.
Sondate il mistero della potenza morale esercitata da un Papa disarmato sopra l'intelligenza, il cuore e l'attività di milioni di fedeli sparsi in tutto il mondo.
Spiegate a voi stessi questo sentimento di rispetto e di ammirazione che colpisce, alla vista del Papa, gli stessi principi increduli, il terrore che invade i suoi oppressori appena alza la voce per denunciare e colpire le loro ingiustizie.
Meditate il fatto dell'Eucarestia che fa piegare il ginocchio davanti ad un'ostia uomini illustri e geni che l'umanità conta in venti secoli; rendetevi conto del mistero della confessione che porta ai piedi di un prete le più belle intelligenze, i cuori più fieri, per esporre a un uomo le più umilianti proprie debolezze.
Accrescete il vostro amore per Gesù Cristo, autore e consumatore della vostra fede, la cui parola ha trasformato il mondo, creato la civiltà, fondato la Chiesa, prodotto i martiri e le vergini e riscaldato il mondo intero in preda al gelo dell'egoismo.
Così la vostra fede si incarnerà in voi, essa penetrerà la vostra immaginazione e la vostra intelligenza, vi si affaccerà in tutte le pagine della storia, si svolgerà, in qualche modo, sotto i vostri occhi negli avvenimenti e nei fatti del presente, svelerà ai vostri sguardi i misteri dell'avvenire.
E se volete una cosa più pratica ancora, più tangibile, leggete e rileggete, con amore, il santo Vangelo.
Voi vi troverete vicino a misteri sublimi e a verità profonde, le massime così semplici che devono regolare la vostra vita ordinaria.
Ricercate poi nella vita dei santi il commento pratico di tali verità così mirabilmente semplici.
Vi troverete il principio di ogni ascetismo.
" Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinunci a se medesimo, prenda la sua croce e mi segua " ( Mt 16,24 ); voi vi vedrete l'umiltà esaltata e l'orgoglio abbassato, vi contemplerete la divina Carità, l'abnegazione, l'oblio di sé, l'amore del prossimo, tutta la teoria infine delle nobili virtù che Gesù ci ha raccomandato.
La vostra fede si nutrirà delle sue massime divine praticate sotto i vostri occhi da anime meno favorite della vostra, e vi sentirete portato a seguirle.
Così compresa la vostra fede sarà adattata alla natura umana, alla maniera naturale di conoscere; essa metterà nell'anima vostra delle profonde radici e vi farà compiere delle opere sublimi di fede che si ammirano negli altri.
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