L'ideale cristiano e religioso |
2 Prima di tutto è necessario coltivare la devozione verso Gesù Cristo, capo del Corpo mistico.
Come cristiani dobbiamo aderire a Lui in modo ininterrotto; effettivamente noi dobbiamo vivere della sua vita, della sua linfa.
E non è ragionevole riconoscere praticamente questo vincolo che ci stringe a Lui e che, in ogni momento, ci assicura la vita spirituale?
La nostra unione con Gesù, la nostra devozione verso di Lui deve diventare il fondo stesso della nostra esistenza, l'essenza della nostra vita cristiana.
Questa devozione è assolutamente efficace.
Essa ci comunica tutti i beni perché i membri uniti alla testa ne ricevono di necessità l'influenza.
La devozione verso nostro Signore, unica in se medesima, prende diverse forme per adattarsi così a tutti i bisogni e soddisfare ogni attesa, ma il suo oggetto deve essere prima di tutto l'Infanzia di Gesù, poi la sua Passione e la SS. Eucaristia.
Il suo primo motivo rimane necessariamente l'amore che Gesù ci ha mostrato nei diversi misteri.
Più che tutte le altre la devozione al Cuore di Gesù realizza questa condizione.
L'oggetto materiale di questo culto è il cuore di carne di questo divino Salvatore, degno della nostra adorazione perché unito alla divinità; l'oggetto formale è l'eccellenza dell'amore che l'Uomo-Dio ci ha mostrato.
Questo culto del Sacro Cuore, senza cambiare perciò sostanzialmente, può rendere una forma più precisa e anche più attraente.
« Noi possiamo dedicarci a rendere un culto d'amore, di riconoscenza, di venerazione e di omaggio a questo atto di dilezione suprema col quale il nostro divin Redentore, prodigando tutte le ricchezze del suo Cuore, istituì l'adorabile sacramento dell'Eucarestia ».
In tal caso il nostro culto si rivolge al Cuore eucaristico di Gesù.
Devozione eccellente che riassume, per così dire, tutto il cristianesimo, tutto ciò che Dio ci ha dato e tutto ciò che noi possiamo e dobbiamo rendere a Dio.
Noi pure concentriamo tutta la nostra vita nell'amore verso il Cuore eucaristico di Gesù, principio, modello e fine della nostra perfezione spirituale.
Lì si trova per noi il mezzo per rendere al nostro Padre Celeste tutto ciò di cui noi siamo capaci di dare.
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