Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti |
- Ci è necessaria una partecipazione più intima:
non basta essere li compassati con tutte le norme di cerimonia, è necessario accompagnare col cuore le parti essenziali della Messa.
Al principio tenersi in profonda umiltà al cospetto di Dio come carichi del peso dei propri peccati.
Al Confiteor - Confessare internamente a Dio i propri peccati e confondersi per averne commessi tanti e chiederne perdono con cuore contrito e umiliato.
Al Gloria: adorare Gesù ringraziarlo, sollevarci e cantare la gioia santa degli Angeli alla capanna - L'Epistola, il Vangelo, il Credo bisogna seguirli con spirito di docilità facendo atti di fede sulle verità in esse contenute e domandare la grazia di internarle e praticarle.
Supponendo che l'Eterno Padre ci dica: "Questi è il mio Figlio diletto, ascoltatelo".
All'Offertorio offriamo il nostro corpo e i nostri sensi a Gesù Cristo come vittima a Lui unita e interamente consacrata offrendogli anche i patimenti della giornata.
Al Prefazio, unirci ai santi Angeli per rendere a Dio i nostri doveri e ringraziarli ( le nostre cose più care, le nostre pene, i nostri propositi ).
Alla Consacrazione dobbiamo unirci alla Divina Vittima nell'espiazione, nel ringraziamento, nell'adorazione.
Dobbiamo pregare per tutta la Chiesa, per i Confratelli, per la Congregazione, per gli alunni, per i nostri cari ecc.
Offrire a Dio la nostra anima e tutte le sue potenze per essergli consacrate in unione a Gesù Cristo.
Adorare Gesù Cristo presente sull'altare, unirci a Lui conformandoci alle sue disposizioni quale vittima da immolarsi e pregarlo di purificarci interamente dal peccato.
Al memento dei defunti pregare per le anime del Purgatorio.
Dal Pater alla Comunione: recitare l'orazione domenicale e prepararsi alla Comunione.
Alla Comunione dobbiamo fondere il nostro cuore con quello di Gesù.
- Dopo la Comunione ringraziare Dio delle grazie che ci ha concesso nel tempo della Messa e domandare per Gesù Cristo la grazia di trarne profitto.
Nel tempo della Benedizione pregare Dio di benedire noi e tutte le azioni della giornata.
- All'ultimo Vangelo - Ringraziare Gesù Cristo dei suoi benefizi e pregarlo di non permettere che diventiamo ingrati e infedeli non corrispondendo alle sue grazie.
Chi pratica questo può dire che segue liturgicamente la Messa.
La Messa ha un valore ascensionale:
Gesù non ferma a se stesso la nostra adorazione, il nostro culto, la nostra amicizia la porta al Padre.
Egli ci fa vivere per il Padre.
La Messa ha tutto questo movimento.
Il nostro amore per Gesù, per quanto grande, non deve fermarsi lì, deve portarci alla SS. Trinità.
Gesù è il ponte e per quanto bello sia, il ponte è fatto per essere passato attraversato, portarci al di là.
- Uniamoci a Nostro Signor Gesù Cristo per essere insieme con Lui offerte degne, gradevoli all'Eterno Padre.
Questa unione perfetta con Nostro Signore:
di pensieri, di atti, di propositi, sarà certamente il culto nobilissimo che noi daremo all'Eterno Padre e così la nostra religione sarà veramente la religione vera, perfetta.
Qualunque atto facciamo per nostro conto non è da mettere neanche a confronto con la S. Messa.
La Messa ha un valore trascendentale, tutto il resto desume il suo valore dalla S. Messa;
è come il sole da cui si sprigiona tutta la vita e la fecondità nel mondo materiale;
nella Chiesa nel mondo spirituale la S. Messa è il sole da cui deriva ogni fecondità.
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