Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti |
Non è ugualmente facile e non può essere uniforme per tutti i Catechisti.
Quelli che sono sotto la dipendenza di una famiglia, come i minorenni, e in generale tutti quelli che non sono padroni delle proprie azioni non possono avere un regolamento di vita particolare.
Basta per questi la fedeltà nell'eseguire ciò che è loro imposto o che è richiesto dalla necessità e di purificare la loro intenzione offrendo a Dio ciò che fanno.
Ma per quelli che possono disporre delle loro azioni è importantissimo che ognuno di essi riceva dal Presidente un Regolamento di vita, o che se lo faccia da sé e lo sottometta al suo giudizio.
È il mezzo di praticare in ogni cosa l'obbedienza, di non far nulla per capriccio e di non perdere nessun momento di tempo.
Non potendo prescrivere a tutti lo stesso regolamento, ecco ciò che si può dire in generale: la mattina deve essere impiegata successivamente nell'Orazione, nella S. Messa, in qualche buona lettura e in un lavoro utile e conforme al proprio stato; nel pomeriggio si recita il S. Rosario, si fanno le visite di dovere o di educazione, si praticano le opere di misericordia, si visita il SS. Sacramento, si studia o si lavora.
Nelle domeniche e nelle feste si deve attendere agli esercizi di pietà con più fervore e attendere con grande zelo alle opere di apostolato secondo l'obbedienza.
Ognuno deve osservare con fedeltà il proprio regolamento, ma questa fedeltà non consiste nel non scostarsene mai o raramente, ma nel non lasciarlo mai senza buoni e ragionevoli motivi.
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