Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti

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Come i Catechisti devono comportarsi verso il prossimo

1º - Doveri da compiere

In qualunque condizione uno sia, ha dei superiori, degli uguali e degli inferiori.

Si deve ai primi il rispetto e la sommessione secondo il grado d'autorità che hanno su di noi; ai secondi deferenza e riguardi; ai terzi le cure e la protezione secondo i rapporti che hanno con noi; a tutti la giustizia e la carità.

I Catechisti si sforzeranno di compiere questi differenti doveri con tutta la perfezione possibile per piacere maggiormente a Nostro Signor Gesù Cristo e per imitare la SS. Vergine che essi si gloriano di avere per Madre e per modello.

In tutti quelli che la Provvidenza ha collocati sopra di loro e dai quali dipendono, essi riguarderanno e rispetteranno l'autorità del Maestro supremo;

essi avranno per i propri Genitori il rispetto, l'amore e l'obbedienza di cui la legge naturale e la divina fanno loro un comandamento espresso e particolare;

essi onoreranno quelli che sono rivestiti dell'autorità civile e li obbediranno nelle cose che sono di loro spettanza come il pagamento delle imposte, l'osservanza dell'ordinamento di pulizia esterna ecc..

Essi avranno un profondo rispetto per i ministri di Gesù Cristo e per i legittimi pastori, rendere conto delle loro anime.

Nei loro uguali i Catechisti considereranno sempre Colui che per riscattare gli uomini si è fatto uomo Egli stesso e ci ha, in certo modo, uguagliati a Lui.

Per questa ragione i Catechisti cercheranno di prevenire, secondo l'avviso dell'Apostolo, tutte le persone con le quali avranno da trattare, e si comporteranno come se dovessero loro ogni sorta di onore; cederanno loro in tutto ciò che è convenevole ed eviteranno di avere con esse qualsiasi contestazione col fine di guadagnarle e affezionarle a Gesù Cristo.

Nelle persone che saranno sotto di essi o che saranno loro affidate, i Catechisti vedranno innanzi tutto delle anime riscattate dal sangue di Gesù Cristo, dei figli dell'Altissimo, dei membri dell'Uomo-Dio destinati a pigliar parte un giorno alla sua gloria e a sedersi con Lui su di un trono.

Questa vista ispirerà loro per esse, una tenera carità e li porterà a vigilare su di esse, a prenderne una cura paterna e a tollerare volentieri le pene inseparabili da tale cura e anche a sopportarne i difetti, le mormorazioni, le pigrizie e le ingratitudini.

In quello che essi ordineranno ai loro inferiori mireranno più al bene reale di questi che non alla propria utilità;

e mentre per conservare il buon ordine, essi manterranno la loro autorità ed esigeranno dai loro inferiori la dovuta sommessione, essi si metteranno interiormente, per spirito d'umiltà al di sotto di tutti e di ciascuno.

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