Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti |
Nei casi urgenti tutti noi ci faremo un dovere di non rifiutare nessun servizio al prossimo quando sarà nostro potere di renderli, specialmente se tali servizi possono contribuire al bene spirituale delle anime e portarle a lodare il Signore che essi devono considerare in quelli ai quali rendono servizio, secondo le parole del S. Vangelo il cui ricordo è importante che essi richiamino sovente:
"Tutto ciò che voi avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, è a me che l'avete fatto".
I Catechisti, in particolare, non potendo abbracciare ogni sorta di servizio per il bene del prossimo, si atterranno specialmente a quelli che sono propri dell'Unione e prescritti dall'obbedienza pur tenendosi nella disposizione di rendere al prossimo qualsiasi servizio che sia richiesto dagli avvenimenti Provvidenziali e che siano in grado di compiere con vera utilità.
Anche nella scelta che essi faranno di una professione, non considerino l'interesse proprio e l'inclinazione particolare, ma la gloria di Dio, la propria salvezza e i bisogni del prossimo.
Quando questa scelta è in loro potere e non è dominata da necessità o circostanze particolari, essi devono dare la preferenza a quelle posizioni o professioni nelle quali si praticano maggiormente le opere di misericordia e specialmente le spirituali.
Essi devono tenere in grande considerazione l'educazione dei giovani.
L'estendere l'insegnamento e la pratica della Religione deve essere il loro ideale amato e ricercato sempre, non solo nelle opere affidate dalla obbedienza, ma in tutte le circostanze provvidenziali come procurare soccorsi spirituali a qualche malato, mezzi di conversione a peccatori, e specialmente ai giovani di buona volontà l'occasione di fare qualche ritiro spirituale.
In qualunque luogo si trovino i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata vi devono lavoro a procurare la maggior gloria di Dio non solamente applicandosi con la maggior cura alla propria perfezione, ma anche dedicandosi al servizio per il bene del prossimo per quanto essi possono senza detrimento del proprio bene spirituale.
Essi devono considerarsi, sull'esempio del nostro divin Salvatore, come essendo venuti per servire, e ognuno farsi, come l'Apostolo, tutto a tutti per guadagnare tutti a Gesù Cristo.
E per camminare sulle tracce della SS. Vergine della quale si gloriano di essere figli si sforzino di essere, per quanto potranno, il sostegno dei deboli, l'ausilio dei miserabili, la consolazione degli afflitti.
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