Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti |
- In tutti quelli che entrano nella Congregazione dei Catechisti si richiede:
1º una fede viva;
2º un sincero attaccamento alla Cattedra di S. Pietro;
3º una vera vocazione.
Le due prime disposizioni sono essenziali ad ogni buon cristiano, la terza è una grazia speciale che Dio non fa a tutti.
Prima di tutto ogni Catechista deve segnalarsi per la vivacità della sua fede.
È di qui che verrà la sua felicità: "Beata quae credidisti, quoniam perficientur ea quae dicta sunt tibi a Domino".
La seconda cosa che si richiede è l'attaccamento inviolabile alla Santa Sede apostolica, il che è inseparabile dalla vera fede.
In terzo luogo si richiede la vocazione.
La grazia della vocazione è assolutamente necessaria e i Superiori devono esaminarla con cura nei Postulanti e riconoscerla prima di ammetterli nella Congregazione e di permettere loro l'atto con il quale vi si legano.
La vocazione richiede non solo un desiderio generale di salvarsi e di lavorare alla propria perfezione, ma un desiderio ardente, sincero, efficace di attaccarsi, unirsi a Nostro Signore e alla sua Santissima Madre, di imitarli il più perfettamente possibile con la pratica dei Consigli evangelici.
Questa grazia è un puro dono che Dio fa a quelli che Egli vuole, senza che, sovente, l'uomo abbia fatto nulla per meritarlo.
Però ci vuole una fedele e costante cooperazione da parte nostra per conservarlo.
"Satagite ut certa, vocationem vestram faciatis".
Per tal fine i Catechisti non trascureranno nulla; essi avranno una grande stima di questa grazia e ne ringrazieranno sovente il Signore; pregheranno insistentemente Dio di conservarla e di fortificarla in essi, rinnoveranno sovente l'offerta che essi hanno fatto a Dio di se stessi.
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