Regole del governo individuale e collettivo dei Catechisti |
La cura di rendersi perfetti nel proprio stato è realmente necessario: senza questa cura come potrà un Catechista compiere l'obbligo indispensabile di ogni anima religiosa di tendere alla perfezione?
Ogni stato, ogni professione ha dei doveri particolari, vi sono delle virtù, come pure dei vizi che sono propri a ciascuno di essi.
Ognuno studierà tutti i doveri del suo stato e abbraccerà con fervore tutte le virtù che gli convengono e specialmente avrà in orrore tutti i vizi che ordinariamente riflettono tali condizioni.
Quelli che saranno in ogni stato di opulenza o di elevazione eviteranno con gran cura l'orgoglio e l'oziosità; essi si applicheranno specialmente nella pratica dell'umiltà, della carità, del lavoro utile.
Quelli che si trovano nella dipendenza o sottoposti a lavori pesanti o penosi, avranno cura di difendersi dall'umor nero; si affezioneranno in modo particolare all'obbedienza e all'amore dell'abiezione.
Quelli che si trovano in qualche specie di negozio avranno in orrore ogni specie di avarizia e di inquietudine riguardo alle cose della terra; essi si applicheranno principalmente al più perfetto disinteresse, a un santo abbandono e alle opere di misericordia.
Quelli che sono incaricati dell'educazione dei giovani, si ricorderanno sovente dell'eccellenza di tale funzione e ricorderanno le parole di N. S. G. C: "Chi scandalizza uno di questi piccoli…ecc." ( Mt 18,6 ).
Se il Signore svilupperà questo piccolo germe della Congregazione, si potrà, in seguito, tracciare per ogni differente stato, un quadro dei suoi doveri, di ciò che si deve fare e di quello che si deve evitare per comportarsi con tutta la perfezione possibile.
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24 | Titolo inserito da Fratel Teodoreto. |