Summa Teologica - I |
In 1 Sent., d. 27, q. 1, a. 2; De Pot., q. 8, a. 3, ad 7; q. 10, a. 3; Comp. Theol., c. 63
Pare che gli atti nozionali siano presupposti alle proprietà [ personali ].
1. Il Maestro delle Sentenze [ 1,27 ] dice che il « Padre è sempre Padre, perché sempre genera il Figlio ».
Quindi pare che la paternità concettualmente presupponga la generazione.
2. Ogni relazione presuppone ciò su cui si fonda: come l'uguaglianza presuppone la quantità.
Ma la paternità è una relazione fondata sopra l'atto della generazione.
Quindi la paternità presuppone la generazione.
3. La nascita sta alla filiazione come la generazione attiva sta alla paternità.
Ma la filiazione presuppone la nascita: poiché il Figlio è Figlio in quanto è nato.
Quindi anche la paternità presuppone la generazione.
La generazione è un'operazione della persona del Padre.
Ma la paternità costituisce la persona del Padre.
Quindi la paternità concettualmente precede la generazione.
Secondo l'opinione di coloro i quali sostengono che le proprietà non distinguono e non costituiscono le ipostasi, ma servono soltanto a manifestarle già distinte e costituite, si dovrebbe senz'altro dire che le relazioni, stando al nostro modo di intendere, presuppongono gli atti nozionali, per cui sarebbe giustificata questa espressione: è Padre perché genera.
Partendo invece dal presupposto che in Dio le relazioni differenziano e costituiscono le ipostasi, allora bisogna distinguere.
Poiché nella Trinità l'origine può essere indicata all'attivo o al passivo: all'attivo, p. es., è indicata la generazione attribuita al Padre e la spirazione che, presa come atto nozionale, viene attribuita al Padre e al Figlio; al passivo invece [ viene indicata ] la nascita attribuita al Figlio e la processione dello Spirito Santo.
Ciò posto, senza dubbio le origini indicate al passivo precedono concettualmente le proprietà anche personali delle Persone procedenti: poiché l'origine al passivo sta a indicare il processo per giungere alla persona costituita dalla proprietà.
- E similmente anche l'origine all'attivo è concettualmente anteriore alla relazione non personale della persona originante: l'atto nozionale di spirazione, p. es., è concettualmente anteriore alla corrispondente proprietà relativa, senza nome, comune al Padre e al Figlio.
- La proprietà personale del Padre può essere invece considerata in due modi.
Primo, come relazione: e presa così presuppone ancora una volta l'atto nozionale, poiché la relazione, in quanto relazione, si fonda sull'atto.
Secondo, come costitutiva della persona: e allora è necessario che l'atto nozionale presupponga la relazione, come l'azione presuppone la persona che la compie.
1. Nell'espressione del Maestro delle Sentenze: « è Padre perché genera » il termine Padre è usato soltanto in quanto dice relazione, non in quanto significa la persona sussistente.
In questo caso infatti bisognerebbe dire il contrario, che cioè genera perché è Padre.
2. L'obiezione ha valore se la paternità è considerata solo come relazione, e non come costitutiva della persona.
3. La nascita sta a indicare il processo per giungere alla persona del Figlio, per cui concettualmente essa precede la filiazione, anche se prendiamo quest'ultima come costitutiva della persona del Figlio.
Invece la generazione attiva sta a indicare il processo che deriva dalla persona del Padre, e quindi presuppone la proprietà personale del Padre.
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